Discesa, pedalare oppure no?

Un altro test molto interessante effettuato nella Galleria del Vento Specialized a Morgan Hill (CA) fornisce utili indicazioni circa la posizione aerodinamicamente più efficace per affrontare la discesa. Ecco due video realizzati nel modernissimo “Win Tunnel” Specialized.


Il primo video determina il limite di pendenza entro il quale la pedalata risulta efficace per l’accelerazione della massa bici+ciclista. Con pendenze superiori al 6% non conviene pedalare, se non nei primi metri iniziali per fornire l’abbrivio, la spinta iniziale. Poi è meglio sfruttare la forza di gravità.

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Stabilito ciò, gli ingegneri Specialized hanno misurato l’efficienza aerodinamica del corpo del ciclista con una gamba completamente estesa verso il basso e l’altra flessa e raccolta in alto. Scendendo con questa postura, lungo una discesa al 6% di pendenza, si arriva a perdere 1 km/h.

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Tenendo le gambe flesse, parallele al terreno e complanari tra loro, si guadagna 0.3 km/h lungo la medesima discesa.


Appurato dunque che nelle discese aventi almeno il 6% di pendenza non è consigliabile pedalare, tenendo pertanto le gambe flesse e raccolte, gli ingegneri Specialized hanno voluto misurare quale fosse la posizione più vantaggiosa da tenere in discesa in termini di velocità massima raggiungibile, sempre applicata alla pendenza del 6%, con un ciclista del peso di 65 kg per 170 cm di altezza. In tal caso la prova è stata effettuata considerando tre diverse posture.

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Classica, seduti sulla sella, con busto flesso in avanti, mani in presa bassa. E’ la migliore dal punto di vista della sicurezza di noi ciclisti sulle strade aperte al traffico, perché consente di reagire immediatamente ai pericoli, garantendo la migliore guidabilità e tempi di risposta istantanei per quanto riguarda la frenata.
Classica centrale, seduti sulla sella, busto più allungato e mani al centro del manubrio, vicine allo stem. Guidabilità più complicata, tempi di reazione per la frenata molto lunghi.
Avanzata, super-aggressiva, seduti sul tubo orizzontale, busto proteso sullo stem e mani in presa bassa. Guidabilità più difficile, ma freni a portata di mano.

I risultati sono interessantissimi. Con la posizione Classica si raggiunge la velocità di 61 km/h, con quella Classica centrale si arriva a 64 km/h e con quella Avanzata si toccano i 68 km/h.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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