Fiera del Cicloturismo, è tutto pronto

Nel weekend del 12 e 13 marzo si svolgerà a Milano, presso la Fiera del Vapore, questa interessante rassegna dedicata al turismo in bicicletta, che offrirà ai propri visitatori il contatto diretto con esponenti delle varie destinazioni (Italia e Spagna in primis) e con i tour operator.


Il trend in forte crescita anche in Italia del cicloturismo ha avuto una notevole accelerazione negli ultimi due anni a causa degli stili di vita che siamo stati costretti ad adottare per via della pandemia. Ora la bicicletta ha assunto un ruolo che precedentemente era impensabile, al punto da generare un fatturato che il mondo del turismo sta curando con un’attenzione mai dimostrata prima.

Grazie a ciò, il prossimo 12 e 13 marzo 2022 si svolgerà la prima edizione della Fiera del Cicloturismo, presso la Fabbrica del Vapore a Milano, che ha il grande merito di allineare domanda e offerta centrata sull’uso della bicicletta per il tempo libero e le vacanze.

Chi ha già avuto esperienze di cicloturismo, ma soprattutto quelli che vorrebbero avvicinarsi per provare un’esperienza nuova di viaggio, potrà incontrarsi con le destinazioni turistiche, i territori e i tour operator.

L’evento non sarà propriamente una fiera dedicata alle biciclette, perché i protagonisti della vacanza su due ruote non sono biciclette, componenti e accessori, ma proprio i cicloturisti e i paesaggi che attraversano.

Per questi motivi molti Assessorati al turismo regionali saranno presenti per proporre le tante opportunità dedicate al cicloturismo attraverso le infrastrutture allestite negli ultimi anni. L’entrata è gratuita previa registrazione sul sito www.fieradelcicloturismo.it.

Proprio Milano, la città ospitante, ha recentemente approvato un piano della mobilità ciclabile di 750 km su scala metropolitana per connettersi ai comuni dell’hinterland che, oltre a stimolare la mobilità in bicicletta per gli spostamenti quotidiani, garantirà anche la connessione con i percorsi cicloturistici lombardi, nazionali ed europei. www.yesmilano.it/guida-alla-citta

Ci sarà l’area “Terre di Pisa”, dagli Appennini al mare sfruttando il corso dell’Arno attraverso colline, boschi, oliveti, vigneti, antichi borghi e ville grandiose in cui la cultura enogastronomica si fonde con l’arte e la storia. Le Terre di Pisa sono un intreccio di sentieri che attraversa parchi naturali, dalle oasi come quella del lago di Santa Luce fino alla sorprendente atmosfera delle fumarole di Sasso Pisano. In Valdera sono stati disegnati itinerari dedicati ai ciclisti amanti dell’arte contemporanea, da Pontedera a Lajatico fino al museo a cielo aperto di Peccioli con Ghizzano e Legoli. Nel Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli si condensa un’autentica voliera libera fra acqua, terra e cielo. Ai limiti del Parco scorre un tratto dell’antica Via Francigena che i pellegrini medievali percorrevano per raggiungere Roma verso la Terrasanta e che oggi è stata in gran parte ridisegnata per chi pedalando ritrova la serenità dello spirito. www.terredipisa.it

Il Biellese si presenterà come destinazione naturalmente adatta per gli appassionati del gravel, XC, marathon ed enduro, oltre ad essere un punto di passaggio molto interessante per i cicloviaggiatori che vogliano seguire la Via Francigena, il tour del Monte Rosa e il Grand Tour UNESCO del Piemonte. Per gli amanti del ciclismo su strada, gli itinerari verso le montagne promettono sfide: la salita Biella-Oropa è diventata una delle sfide più appassionanti del Giro d’Italia o le salite verso Bielmonte, nel cuore dell’Oasi Zegna. Non mancano poi i percorsi collinari e pianeggianti, che attraversano l’intera provincia toccando piccoli borghi o riserve naturali. Qui, chi preferisce un approccio più slow avrà modo di rilassarsi a contatto con la natura e sostare lungo i percorsi alla scoperta di cantine ed aziende vitivinicole, aziende agrituristiche, ristoranti, trattorie e strutture ricettive. www.atl.biella.it

La Sicilia, una delle regioni italiane che più sta introducendo strumenti per lo sviluppo del turismo outdoor, grazie al clima particolarmente favorevole anche nei mesi autunnali e invernali, presenterà diversi progetti articolati su diverse destinazioni, sfruttando la naturale rete di sentieri, strade bianche e viabilità tradizionale a bassa densità di traffico. Fra essi il progetto europeo SIBIT (Sustainable Interregional Bike Tourism) che coinvolge le città siciliane di Siracusa, Caltanissetta, Ragusa, Agrigento e Trapani. Oppure l’area dell’Etna e del Parco dei Nebrodi. Il Parco delle Madonie, insieme alle tante cittadine che rispecchiano l’anima della Sicilia, come Geraci Siculo, Petralia Soprana, Cefalù e molte altre, annoverate tra i borghi più belli d’Italia sono lo scenario ideale di un cicloturismo esperienziale dove si fondono arte, cultura ed enogastronomia. I progetti sono sostenuti anche grazie alla presenza di diversi operatori locali e ben organizzati che offrono diversi gradi di proposte. www.visitsicily.info/sicilia-in-bicicletta

La Basilicata propone la “terra dei due mari in bicicletta” e presenta un’app dedicata, “Basilicata Free to Move” con 21 itinerari completi di traccia GPX che attraversano il territorio lucano toccando o sfiorando 81 borghi, 124 punti di interesse, alcuni dei quali raggiungibili solo a piedi o in bici. È in fase di attuazione un sistema di segnaletica turistica innovativa ed efficace che renda maggiormente fruibili gli itinerari individuati nella regione. www.basilicataturistica.it

Ci sarà molta Spagna, rappresentata da isole Canarie, Catalogna e comunità Valenciana. Per il 2022 Gran Canaria ha pronto un calendario con 14 appuntamenti per mettere alla prova ciclisti di ogni livello e specializzazione. Le isole sono la meta da molti anni dei ciclisti e la conoscenza di tanta potenzialità le consente mettere in cantiere progetti a lungo termine e diversificati anche verso la valorizzazione dei principi dello sviluppo sostenibile stabiliti dall’Istituto per il Turismo Responsabile (ITR). www.grancanaria.com

La Catalogna presenterà le Vies Verdes, la riqualificazione di vecchi tracciati ferroviari per un totale di 160 km, trasformati in sentieri ideali per il cicloturismo. Altri itinerari sulla costa di Barcellona con destinazione il Parco Naturale di “Montnegre i el Corredor” e l’inizio dei percorsi lungo la costa frastagliata e rocciosa, attraverso Santa Susanna e Calella, deliziosi villaggi alle porte del parco. In Costa Brava e a Roses, Blanes e Lloret de Mar si trovano percorsi lungo i quali si pedala con viste spettacolari sul Mediterraneo. A Girona, diventata una delle capitali mondiali del ciclismo grazie a numerosi ciclisti professionisti che qui vivono e si allenano, l’immersione sarà totale nelle numerose attività pensate per i ciclisti, compresi i bike-café. Per gli amanti della mountain bike, la Val d’Aran e i Pirenei sono il posto perfetto, percorsi tecnici circondati da spettacolari paesaggi pirenaici e natura selvaggia. www.catalunyaexperience.it

La Regione Valenziana (Valencia, Benidorm e Costa Blanca) offre una diversità di ecosistemi che formano un ambiente naturale unico, ricco di oltre tremila specie diverse di piante, alcune delle quali scomparse o inesistenti nel resto d’Europa, che rendono i territori valenziani un rifugio ideale per una moltitudine di uccelli durante la loro migrazione annuale all’interno di parchi naturali protetti, raggiungibili e visitabili in bicicletta. Con più di 2.500 ore di sole all’anno e una temperatura media tra +12°C e +20°C in inverno e +24°C e +32°C in estate, il territorio valenziano consente la pratica del ciclismo in tutte le sue versioni per 365 giorni all’anno. Durante la visita alla città di Valencia è immancabile la pedalata nei giardini del Turía, un corridoio verde di 13 km che attraversa la città di Valencia, ricavato dal letto del fiume il cui corso fu deviato a seguito di una devastante alluvione nel 1957. Originariamente pensato per diventare un’autostrada, divenne un polmone verde urbano a seguito delle richieste dei cittadini. www.comunitatvalenciana.com



– Sito web Fiera del Cicloturismo


Articolo a cura di Sauro Scagliarini

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