Arriva dall’Australia questo prototipo di ruote in carbonio per copertoncino, i cui raggi anch’essi in carbonio uniscono gli antipodi del cerchio abbracciando il mozzo. Prezzo ancora da stabilire poiché si tratta di una start-up. Il peso della coppia, invece, è dichiarato essere di poco inferiore al kg.
Realizzate in collaborazione con la Deakin University e l’azienda Carbon Nexus, specializzata nella produzione di componenti in carbonio, queste ruote non hanno ancora un nome, poiché ancora in fase di lancio prototipale.
I progettisti sono Simon Pilkington e Jon Partington, ingegneri aerospaziali fondatori del neo-brand 36T, la cui sede si trova a Vittoria, in Australia. Grazie a un premio per il design più originale di 25.000 dollari australiani – ottenuto dal Dipartimento australiano per lo Sviluppo e l’Innovazione – e a un piccolo finanziamento da parte della Bank of Melbourne, i due ingegneri hanno progettato e realizzato queste particolari ruote per bici da corsa, specifiche per copertoncino, dal profilo di 35 mm e con un canale interno da 25 mm, che può dunque comodamente supportare coperture di sezione fino a 27 mm.
Queste ruote sono dotate di 8 raggi in carbonio ciascuna, raggi che però si innestano in due punti diversi del cerchio, dando origine a una tensione equiparabile a quella di 16 raggi. Ciascun raggio parte da un punto del cerchio e abbraccia la flangia del mozzo con un angolo di circa 110°, proseguendo nella sua lunghezza e innestandosi in un altro punto del cerchio.
I raggi non hanno nipples di fissaggio al cerchio, ma sono saldati ad esso. La ruota posteriore ha una raggiatura asimmetrica per favorire la campanatura, uniformando la tensione dei raggi.
Oltre al cerchio e ai raggi, anche il corpo del mozzo è in carbonio. La ruota libera del mozzo posteriore è proprietaria, gira su cuscinetti ceramici ed è dotata di 48 punti di innesto. Al momento l’unico corpetto previsto è Shimano, ma nei prossimi mesi arriverà anche la versione Campagnolo. La commercializzazione di queste ruote inizierà probabilmente da Luglio 2015, a un prezzo ancora ignoto, ma che sicuramente non sarà economico, vista la tecnologia utilizzata e lo sbalorditivo peso dichiarato, incredibilmente inferiore ai 1.000 grammi la coppia.
– Sito web 36T
Articolo a cura di Roberto Chiappa
Foto: © 36T