Vuelta a España, quasi come un Mondiale

Partirà sabato 23 agosto da Jerez de la Frontera la 69esima edizione della Vuelta a España, che si concluderà a Santiago de Compostela il 14 settembre, dopo 3.239,9 km suddivisi in 21 tappe. Al via quasi tutti i migliori corridori del World Tour, uno scenario che non si vedeva da parecchio tempo. Chris Froome e Nairo Quintana tra i favoriti dai bookmakers.

La Vuelta a España è indubbiamente la corsa ciclistica a tappe più importante della Spagna, equivalente al nostro Giro d’Italia. Molto cara ai corridori spagnoli, che hanno monopolizzato il podio fin dalle prime edizioni (le prime due, nel 1935 e 1936, furono però vinte dal belga Deloor), nel corso degli anni ha visto l’affermazione di grandissimi campioni. Jacques Anquetil (1963), Eddy Merckx (1973), Bernard Hinault (1978, 1983), Sean Kelly (1988), Tony Rominger (1992, 1993, 1994), Alex Zülle (1996, 1997), Jan Hullrich (1999), Roberto Heras (2000, 2003, 2004 e, sul campo, anche 2005, quando venne poi squalificato per doping), Alberto Contador (2008, 2012), e per l’Italia i nostri Felice Gimondi (1968), Giovanni Battaglin (1981), Vincenzo Nibali (2010).

Quest’anno la corsa vedrà al via moltissimi nomi illustri. Chi punterà al successo finale, chi a una maglia importante, chi a successi di tappa, chi a preparare il Mondiale di Ponferrada di fine Settembre. Sta di fatto che la “start-list” della Vuelta 2014 comprende campioni quali Chris Froome, Nairo Quintana, Alberto Contador, Alejandro Valverde, Rigoberto Uran, Joaquim Rodriguez, Tom Boonen, Peter Sagan, Tony Martin, Fabian Cancellara, Cadel Evans, Samuel Sánchez, John Degenkolb, Nacer Bouhanni, Thibaut Pinot, Michael Matthews, Daniel Martin, Ryder Hesjedal e il nostro Fabio Aru. Un cast veramente stellare, che non sfigurerebbe in un Campionato del Mondo.
Mancheranno Mark Cavendish, ancora sulla via del recupero dopo l’infortunio nella tappa inaugurale del Tour de France, e Domenico Pozzovivo, con tibia fratturata il 10 Agosto a seguito della caduta nella discesa dello Stelvio a causa di un gatto. E mancherà sorprendentemente anche il vincitore uscente Chris Horner, fermato da bassi livelli di cortisolemia a seguito di un trattamento cortisonico per curare una bronchite.

La Vuelta sarà seguita in diretta televisiva dal canale spagnolo TVE, da Eurosport, dalla TV belga VRT, dalla olandese NOS, da ESPN International (America Latina) e da numerose altre emittenti nel mondo, con segnali trasmessi in USA, Canada, Colombia, Australia, Giappone, Kazakhistan, Sud Africa, Norvegia, Danimarca. Purtroppo manca la diretta per la TV nazionale italiana, ed è un rammarico per un Paese come il nostro, dalla grande vocazione e tradizione ciclistica. Forse la RAI acquisterà i diritti per la Vuelta 2015, ma intanto gli appassionati dovranno arrangiarsi diversamente.
Segnaliamo però un canale web per la diretta streaming della Vuelta: www.sportcategory.com.

Il percorso
Il percorso della Vuelta è sempre stato favorevole agli scalatori, o al più ai passisti-scalatori. Inevitabile, vista la conformazione del territorio iberico. E anche quest’anno i GPM abbondano.
Le tappe pianeggianti, adatte ai velocisti, sono cinque. Una sola cronosquadre, che darà il via alla Vuelta, due cronometro individuali, cinque frazioni di media montagna e otto di alta montagna, quasi tutte con arrivo in salita. La tappa più impegnativa è la 16esima, con 4 GPM di 1° categoria e uno di 2° categoria. E’ anche la tappa che assegna più punti sul GPM finale.

Data e Tappa
23.08 – 1 (altimetria)
24.08 – 2 (altimetria)
25.08 – 3 (altimetria)
26.08 – 4 (altimetria)
27.08 – 5 (altimetria)
28.08 – 6 (altimetria)
29.08 – 7 (altimetria)
30.08 – 8 (altimetria)
31.08 – 9 (altimetria)
01.09 – riposo
02.09 – 10 (altimetria)
03.09 – 11 (altimetria)
04.09 – 12 (altimetria)
05.09 – 13 (altimetria)
06.09 – 14 (altimetria)
07.09 – 15 (altimetria)
08.09 – 16 (altimetria)
09.09 – riposo
10.09 – 17 (altimetria)
11.09 – 18 (altimetria)
12.09 – 19 (altimetria)
13.09 – 20 (altimetria)
14.09 – 21 (altimetria)
Partenza e Arrivo
Jerez de la Frontera (cronosquadre)
Algeciras – San Fernando
Cádiz – Arcos de la Frontera
Mairena del Alcor – Cordoba
Priego de Cordoba – Ronda
Benalmadena – Cumbres Verdes (La Zubia)
Alhendin – Alcaudete
Baeza – Albacete
Carbonera de Guadaza – Valdelinares

Monasterio de Veruela – Borja (crono indiv.)
Pamplona – San Miguel de Aralar (Navarre)
Logroño – Logroño
Belorado – Obregón
Santander – La Camperona
Oviedo – Lagos de Covadonga
San Martin del Rey Aurelio – La Farrapona

Ortigueira – A Coruña
A Estrada – Monte Castrove en Meis
Salvaterra de Miño – Cangas de Morrazo
Santo Estevo de Riba de Sil – Ancares
Santiago de Compostela (crono indiv.)
Distanza
12.6 km
174.4 km
197.8 km
164.7 km
180 km
167.1 km
169 km
207 km
185 km

36.7 km
153.4 km
166.4 km
188.7 km
200.8 km
152.2 km
160.5 km

190.7 km
157 km
180.5 km
185.7 km
9.7 km


Le formazioni
Le squadre in lizza sono 22, ciascuna con 9 corridori, per un totale di 198 atleti al via.

AG2R La Mondiale: Carlos Betancur, Maxime Bouet, Hubert Dupont, Rinaldo Nocentini, Yauheni Hutarovich, Lloyd Mondory, Damien Gaudin, Patrick Grestch, Sébastien Turgot.

Astana: Fabio Aru, Paolo Tiralongo, Andrea Guardini, Jacopo Guarnieri, Alexey Lustenko, Tanel Kangert, Mikel Landa, Daniil Fominykh, Andriy Zeits.

Belkin Pro Cycling: Stef Clement, Laurens ten Dam, Robert Gesink, Moreno Hofland, Martijn Keizer, Wilco Kelderman, Paul Martens, Maarten Tjallingii, Robert Wagner.

BMC Racing Team: Cadel Evans, Rohan Dennis, Philippe Gilbert, Steve Morabito, Dominik Nerz, Manuel Quinziato, Samuel Sánchez Gonzalez, Larry Warbasse, Danilo Wyss.

Caja Rural Seguros RGA: Luis León Sánchez, David Arroyo, Francesco Lasta, Javier Aramendía, Amets Txurruka, Pello Bilbao, Antonio Piedra, Lluis Más, Karol Domagalski.

Cannondale: Peter Sagan, Alessandro De Marchi, Oscar Gatto, George Bennett, Maciej Bodnar, Paolo Longo Borghini, Damiano Caruso, Matthias Krizek, Guillaume Boivin.

Cofidis: Daniel Navarro, Jérôme Coppel, Christophe Le Mevel, Yoann Bagot, Romain Hardy, Gert Joeaar, Guillaume Levarlet, Luis Angel Mate, Romain Zingle.

Europcar: Dan Craven, Jimmy Engoulvent, Romain Sicard, Yannick Martinez, Natnael Berhane, Jérôme Cousin, Maxime Mederel, Bryan Nauleau, Vincent Jérôme.

FDJ.fr: Nacer Bouhanni, Thibaut Pinot, Kenny Ellissonde, Laurent Mangel, Geoffrey Soupe, Cedric Pineau, Anthony Roux, Johan Le Bon, Murilo Fischer.

Garmin-Sharp: Daniel Martin, Ryder Hesjedal, Andrew Talansky, Nate Brown, Andre Cardoso, Koldo Fernandez, Nathan Haas, David Millar, Johan Vansummeren.

Giant-Shimano: John Degenkolb, Warren Barguil, Nikias Arndt, Chad Haga, Koen De Kort, Ramon Sinkeldam, Lawson Craddock, Johannes Fröhlinger, Tobias Ludvigsson.

IAM Cycling: Marcel Aregger, Jonathan Fumeaux, Sébastien Hinault, Dominic Klemme, Pirmin Lang, Matteo Pelucchi, Vicente Reynes, Aleksejs Saramotins, Johann Tschopp.

Katusha: Joaquim Rodriguez, Giampaolo Caruso, Sergei Chernetckii, Alexander Kolobnev, Dmitriy Kozonchuk, Alberto Losada, Daniel Moreno, Iurii Trofimov, Eduard Vorganov.

Lampre-Merida: Damiano Cunego, Elia Favilli, Roberto Ferrari, Przemyslaw Niemiec, Filippo Pozzato, Maximiliano Richeze, Winner Andrew Anacona Gomez, Josè Rodolfo Serpa Perez, Chris Horner Valerio Conti.

Lotto-Belisol: Sander Armée, Vegard Breen, Bart De Clercq, Jens Debusschere, Adam Hansen, Greg Henderson, Pim Ligthart, Maxime Monfort, Jurgen Van den Broeck.

Movistar Team: Nairo Quintana, Alejandro Valverde, Andrey Amador, Javi Moreno, Adriano Malori, José Herrada, Gorka Izagirre, Jonathan Castroviejo, Imanol Erviti.

MTN-Qhubeka: Sergio Pardilla, Gerald Ciolek, Louis Meintjes, Jay Thomson, Jaco Venter, Jacques Janse van Rensburg, Daniel Teklehaimanot, Merhawi Kudus, Kristian Sbaragli.

Omega Pharma-Quick Step: Rigoberto Uran, Tom Boonen, Tony Martin, Gianluca Brambilla, Wout Poels, Pieter Serry, Carlos Verona, Martin Velits, Nikolas Maes.

Orica-GreenEdge: Adam Yates, Brett Lancaster, Cameron Meyer, Esteban Chaves, Ivan Santaromita, Michael Matthews, Mitch Docker, Sam Bewley, Simon Clarke.

Team Sky: Chris Froome, Philip Deignan, Mikel Nieve, Vasil Kiryienka, Kanstantsin Siutsou, Christian Knees, Dario Cataldo, Luke Rowe, Peter Kennaugh.

Tinkoff-Saxo: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesus Hernandez, Sergio Paulinho, Ivan Rovny, Chris Anker Sørensen, Michael Valgren, Oliver Zaugg.

Trek Factory Racing: Fabian Cancellara, Julián Arredondo, Haimar Zubeldia, Kristof Vandewalle, Bob Jungels, Jasper Stuyven, Yaroslav Popovych, Jesse Sergent, Fabio Felline.


Le maglie e i premi in palio

Come al Giro d’Italia, anche alla Vuelta sono previsti secondi di abbuono per i primi tre classificati di ogni tappa, con 10″ al primo, 6″ al secondo e 4″ al terzo. Ogni traguardo volante assegna 6″, 4″ e 2″.
Per la Classifica a Punti si segue una scala di valori che premia i primi 15 atleti: 25-20-16-14-12-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1. Sui traguardi volanti vengono assegnati 4-2-1 punti.
Le tappe di montagna assegnano un punteggio maggiore, in base alla categoria dei GPM: 15-10-6-4-2 per i GPM di 1° categoria e per gli arrivi in salita, 5-3-1 per i GPM di 2° categoria e 3-2-1 per quelli di 3° categoria. Solo alla 16esima tappa, con arrivo in salita, verranno assegnati i seguenti punteggi: 20-15-10-6-4-2.


Maglia Rossa: indossata dopo ogni tappa al leader della Classifica Generale. Indossare la Maglia Rossa vale 160 euro al giorno, e il trionfo nella Classifica Generale finale ne porta 112.000. Il secondo nella Generale ne guadagna 57.000, il terzo 30.000 e così via a scendere fino ai 3.800 euro assegnati al 20esimo classificato.
Maglia Verde: indossata dal leader della Classifica a Punti, assegnati nei traguardi intermedi e in quello finale di ogni tappa. Vale 95 euro al giorno, con 11.000 euro assegnati al vincitore finale.
Maglia a Pois: indossata dal leader della Classifica dei Gran Premi della Montagna, cioè dal leader degli scalatori. I punti per questa speciale classifica vengono assegnati alla sommità di ogni salita. Anche questa maglia porta 95 euro al giorno a chi la indossa, mentre il premio finale è di 13.000 euro. La tappa N.16 assegnerà al vincitore uno speciale premio di 1.520 euro.
Maglia Bianca: indossata dal corridore leader della Classifica Combinata, calcolata sui piazzamenti della Classifica Generale, della Classifica a Punti e di quella della Montagna. La Maglia Bianca vale 70 euro per ogni giorno in cui la si indossa.
Classifica a Squadre: viene calcolata sui tempi dei tre atleti appartenenti alla medesima squadra meglio piazzati in ogni tappa. Anche in questo caso è previsto un premio in denaro per la squadra in testa alla classifica.
Premio per la Combattività: assegnato a ogni tappa al ciclista ritenuto più combattivo, a fronte della scelta effettuata dal pubblico di telespettatori. Piccolo premio in denaro anche per lui.
Vittoria di Tappa: il vincitore di tappa incassa 11.000 euro, il secondo classificato 5.500 e via via a scendere fino al 20esimo classificato, che porta a casa 360 euro.


I pretendenti alla vittoria
Pur essendo considerata la minore delle tre grandi competizioni a tappe, la Vuelta a España di quest’anno schiera ai nastri di partenza un gran numero di corridori dalle alte probabilità di vittoria, rendendo la contesa oltremodo interessante. Ai tanti atleti spagnoli, affezionati da sempre alla gara di casa, se ne sono aggiunti altri in cerca di gloria, non solo per la Maglia Rossa finale ma anche per quelle considerate “minori”, come la Maglia Verde o quella a Pois. Senza contare poi i fuoriclasse che hanno deciso di utilizzare la Vuelta quale banco di prova per il Mondiale di Ponferrada del 28 Settembre. Tutti questi interessi convergenti hanno fatto sì che la lotta per la corona finale, sulla carta, sia piuttosto incerta. I due principali favoriti sembrano essere l’inglese Chris Froome (Team Sky) e il colombiano Nairo Quintana (Movistar Team). Ma si tratta di una valutazione iniziale, puramente teorica e astratta. Sarà come sempre il campo a stabilire i reali valori e le gerarchie tra corridori. Ad ogni modo, questa Vuelta si preannuncia veramente entusiasmante.

Chris Froome (Team Sky): la Vuelta a España rappresenta per l’inglese l’obiettivo stagionale di riserva, dato che aveva puntato tutto sul Tour de France. Ritrovatosi incerottato in infermeria dopo sole cinque tappe della Boucle, il leopardo bianco keniano si è leccato le ferite e ha affilato gli artigli, in cerca di rivincita. Quanto e come si sia allenato, non lo sa nessuno. C’è però da scommettere che scenderà in campo con il dente avvelenato, attaccando fin dall’inizio. A partire dalla cronosquadre di apertura.

Nairo Quintana (Movistar Team): ritiratosi dalla scena agonistica a fine maggio, per rifugiarsi sulle alture colombiane in cerca di training ascetico, Quintana è miracolosamente riapparso in occasione della Vuelta a Burgos, da lui vinta l’anno scorso. Gli allenamenti ad alta quota devono avere aperto le ali al “condor”, che è volato sul podio per afferrare nuovamente il trofeo della Vuelta a Burgos. Apparso un po’ imballato causa carichi di lavoro, ha dichiarato di correre la Vuelta a España per cercare di vincerla. In salita è probabilmente più forte di Froome, dal quale però potrebbe prendere paga a cronometro. Sarà un bel duello.

Fabio Aru (Astana): dopo il brillante terzo posto al Giro d’Italia, il “tamburino sardo” è chiamato a una conferma qui in Spagna. Ha la stoffa del vero campione, che unita alla sua sfrontatezza giovanile potrebbe fargli cogliere più di un successo di tappa. Da stabilire l’aiuto che la sua squadra potrà fornirgli, perché sulla carta non sembra possedere un grosso potenziale collettivo.

Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step): può contare su una squadra molto solida, con due fuoriclasse al suo servizio quali Tom Boonen (in cerca di perfezionare la forma per il Mondiale, ma che qui alla Vuelta non disdegnerebbe la Maglia Verde) e Tony Martin (anche lui ha nel mirino il Mondiale di Ponferrada, bersaglio cronometro). Il colombiano non corre però dalla fine di Maggio, quando concluse al posto d’onore il Giro d’Italia. E’ dunque una mezza incognita, può fare benissimo oppure l’esatto contrario. Noi però lo vediamo tra i protagonisti di questa corsa.

Daniel Moreno e Joaquim Rodriguez (Team Katusha): i due “toreador” spagnoli, compagni di squadra, hanno entrambi buoni motivi per mirare alto. Dani Moreno per vendicare la sconfitta subita alla recente Vuelta a Burgos, nella quale si è dovuto inchinare per soli 3″ a Nairo Quintana. Lo abbiamo visto in ottima forma, se riuscirà a mantenerla anche nella seconda metà della Vuelta può arrivare sul podio finale.
Joaquim “Purito” Rodriguez correrà per raddrizzare un’annata costellata da una miriade di cadute che ne hanno compromesso la preparazione per Giro d’Italia e Tour de France.
Il calore del pubblico amico li sosterrà, e siamo certi che faranno vedere buone cose.

Alejandro Valverde (Movistar Team): il vincitore della Clásica San Sebástian del 2 Agosto è sempre un brutto cliente da affrontare qui alla Vuelta, da lui vinta nel 2009 e terminata sul podio nelle ultime due edizioni (2° nel 2012, 3° nel 2013). Lasciatosi clamorosamente sfuggire il podio al Tour de France, il murciano, che non ha ancora rinnovato il contratto con la Movistar, ha deciso di correre la Vuelta con il duplice obiettivo di conquistare qualche tappa (con un occhio anche alla Classifica Generale) e preparare il Mondiale di Ponferrada. Ultimamente, però, Valverde è apparso un po’ opaco nei momenti decisivi delle corse, non riuscendo mai a mettere a segno l’acuto vincente. Potrebbe soffrire la concorrenza diretta di Nairo Quintana, indiscusso capitano Movistar.

Alberto Contador (Tinkoff-Saxo): l’infortunio subito dal campione madrileno il 14 Luglio, nel corso della decima tappa del Tour de France, sembrava non concedergli scampo, costringendolo al forfait per la Vuelta. Invece, pochi giorni fa, Contador ha annunciato di schierarsi al via della corsa, benché ancora in fase di recupero atletico. La sua è comunque un’ottima scelta, perché gli consente di raggiungere un soddisfacente stato di forma in vista del Mondiale, guadagnando anche punti per la classifica World Tour. Il “pistolero” avrà però poche cartucce nel suo cinturone, e non potrà sicuramente centrare il bersaglio grosso qui alla Vuelta. La grinta che lo contraddistingue può tuttavia condurlo verso una vittoria di tappa, in particolar modo nel corso dell’ultima settimana.

Chris Horner (Lampre-Merida): il sorprendente vincitore 2013 torna sulla scena per difendere giustamente il proprio titolo. La tabella N.1 è sua, ma valutando l’agguerrita concorrenza sarà difficile che possa conservarla sul podio finale di Santiago de Compostela. Horner è sempre stato comunque un grande professionista quanto a impegno e dedizione, e non mancherà di mostrarlo anche in questa occasione.
Aggiornamento del 22.08.2014 – ore 11.30: Chris Horner non correrà la Vuelta a causa di una fastidiosa tracheobronchite che ha reso necessaria una terapia a base di cortisone, abbassando in tal modo il livello di cortisolemia nel sangue dell’atleta al di sotto del minimo previsto dalle norme MPCC (Mouvement Pour un Cyclisme Crédible). La squadra ha dunque preferito fermare Horner, convocando al suo posto il giovane Valerio Conti, all’esordio in un Grande Giro.

– Sito web ufficiale della Vuelta a España: www.lavuelta.com


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: El Pedal de Frodo, TDWSport, Bettini photo

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