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Il 47° episodio della serie The Col Collective vede Mike Cotty accompagnato da Alain Rumpf (Grand Tourd Project) lungo le pendici del Col de la Croix, Col du Pillon e Col des Mosses, nelle Alpi svizzere del Canton Vallese e Vaud. Un giro di oltre 100 km con 2.458 metri di dislivello tra paesaggi fiabeschi.
Per questo giro di tre cime alpine elvetiche, Mike Cotty si è fatto guidare dall’esperto Alain Rumpf, che conosce ogni anfratto turistico delle Alpi Vallesi. La partenza di questo tour è avvenuta ad Aigle, quartier generale UCI, per poi dirigersi verso Bex e attraversare i vigneti celebri per lo Chablais, poco prima di affrontare la salita del Col de la Croix, situato a 1.778 metri di altitudine, con le cime imbiancate dalla neve.
I 23 km di salita sono impegnativi non tanto per le pendenze quanto per la lunghezza dell’ascesa. La successiva discesa di soli 8 km verso Les Diablerets è importante per recuperare energie, anche se non è facile da interpretare e guidare in scioltezza. Il successivo Col du Pillon presenta un’ascesa di soli 4.3 km, contornata da cascate e resti di antichi castelli. La vista della funivia di Glacier 3000 suggerisce ciò che attende in cima chi vorrà pedalare questa meravigliosa salita. La discesa conduce all’esclusiva, affascinante cittadina di Gstaad, famosa per il turismo d’elite.
Meta seguente il grazioso paesino montano di Château-d’Oex, dove nel 1997 i nostri Hubert Pallhuber e Paola Pezzo vinsero i Mondiali MTB di Cross Country. Qui si trova anche il dirigibile sonda “Breitling Orbiter” che nel 1999 fu il primo pallone aerostatico a compiere il giro attorno al mondo.
Giunti a L’Etivaz inizia la terza salita, quella del Col des Mosses, il cui GPM è posto a 1.445 metri di altitudine. La discesa che segue ha 1.000 metri di dislivello negativo, e termina tra i vigneti di Château d’Aigle, scenario ideale per festeggiare con un buon bicchiere di vino locale.
Alpi Vallesi, da Aigle (CH)
Lunghezza: 108 km
GPM: 1.778 m
Dislivello in salita: 2.458 m
Pendenza massima: 14%
— The Col Collective official contacts —
Articolo a cura di Roberto Chiappa
