SuperOp, come trarne vantaggio

Il sistema di valutazione scientifica di SuperOp è utilizzato proficuamente da un numero sempre maggiore di atleti professionisti, tra cui i ciclisti del Team Bahrain-Merida e Bardiani-CSF. Abbiamo chiesto come sfruttare al meglio le potenzialità di questo strumento al suo ideatore, il Professor Marco De Angelis.


SuperOp è l’allenatore personale che ci suggerisce giorno per giorno come impostare i nostri allenamenti. Usato quotidianamente con la corretta metodologia permette un netto miglioramento delle prestazioni e del benessere generale. Chi ancora non conoscesse cosa sia SuperOp, come funziona e quali vantaggi porta, può leggere il nostro articolo di test di questo sorprendente “allenatore da polso”.

Un professionista o un amatore evoluto trovano abbastanza semplice interpretare i dati forniti dal SuperOp e migliorare la propria performance, ma chi non è esperto e vuole progredire potrebbe percepire come un ostacolo la mancanza dell’allenatore (in carne, ossa e voce) in grado di chiarire i dubbi che nascono nel primo periodo di utilizzo di questo strumento.

Per tentare di spianare questo ostacolo abbiamo pensato di approfondire la tematica SuperOp rivolgendoci direttamente al suo ideatore, il Professor Marco De Angelis. Specialista in Medicina dello sport, si occupa di Fisiologia Applicata all’Esercizio, Metodologia e Controllo dell’Allenamento, Nutrizione, Postura e strategie di Miglioramento del Benessere. E’ anche professore associato al Corso di Laurea in Scienze Motorie, Dipart. Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologie dell’Università de L’Aquila. Consulente dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, e della NASA per i problemi legati alle missioni di lunga durata. Ha collaborato per più di vent’anni con il Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI ed è consulente di numerosi atleti di alto livello, oltre a offrire consulenze alla Federazione Cinese di Atletica Leggera per la Marcia, alla Federazione Russa di Pattinaggio su Ghiaccio per la Velocità e al Comitato Olimpico Vietnamita.

Da oltre vent’anni il prof. De Angelis studia come ottimizzare la prestazione degli atleti. In virtù delle sue conoscenze relative al fenomeno della super-compensazione, unite all’esperienza e alle competenze maturate, Marco De Angelis ha sviluppato l’algoritmo di calcolo complesso che, partendo dalla semplice misura di frequenza cardiaca e pressione arteriosa, permette di “vedere” il motore interno di ogni singolo atleta e stabilire, giorno per giorno, la sua condizione e il livello di performance del suo organismo. In sintesi ha inventato SuperOp.

Tech-Cycling – Buongiorno Marco, parliamo dei ciclisti normali, di quelli che fanno una uscita lunga con gli amici la domenica e, se riescono, una o due brevi uscite in settimana, magari cimentandosi anche in qualche granfondo nel corso della stagione. Come possono usare SuperOp per migliorare le loro prestazioni?

Marco De Angelis – Per corridori e appassionati la situazione è simile, il modo con cui l’organismo recupera lo sforzo importante della domenica varia da individuo a individuo e, nel caso dei ciclisti che conducono una vita lavorativa normale, viene influenzato da tanti fattori. Per questo è fondamentale avere uno strumento che mi dice quale è la mia condizione il martedi prima dell’uscita infrasettimanale. In questo modo posso gestire al meglio le mie energie ed eventualmente comportarmi in modo da favorire il recupero.

Come funziona SuperOp?

MDA – Partiamo dal mattino, dopo aver misurato pressione e battito cardiaco e inserito i dati nell’applicazione otteniamo una prima informazione, con un semplice colore viene indicata la condizione fisica: con il verde potete sopportare un carico di lavoro importante durante allenamenti intensi e lunghi, giallo – condizione buona – permette un buon carico allenante anche impegnativo ma non massimale, arancio la situazione è un po’ compromessa, limitatevi ad una uscita leggera, rosso richiede riposo.

Oltre al colore del giorno SuperOp fornisce il valore di ricettività organica, che va da 0 a 100%, un valore alto conferma che l’organismo è pronto allo sforzo mentre all’opposto un valore basso suggerisce che potrei non avere benefici e stressare inutilmente troppo il mio corpo oltre ad avere una condizione mentale meno limpida. Annegato nel valore di ricettività organica è presente un dato relativo allo stress metabolico che include nella misura anche parametri tipo lo stress lavorativo e l’impegno mentale dello sportivo.

Ora devo integrare questo dato, che è solo mio, nel mio metodo di allenamento.

MDA – Facciamo un passo indietro, le capacità di recupero di ogni atleta sono uniche e quindi anche la sua condizione fisica, giorno per giorno, è diversa da quella di un altro atleta o del compagno di uscite. Le tabelle di allenamento invece seguono il calendario (giorni, settimane, mesi). Ora poniamo due ciclisti che la domenica hanno partecipato ad una gran fondo, il martedi uno ha recuperato completamente lo sforzo mentre l’altro non ha ancora smaltito lo sforzo. Se entrambi si sottopongono allo stesso carico allenante avremo due risultati diversi: il primo otterrà un miglioramento, il secondo al contrario peggiorerà la sua prestazione. SuperOp nasce per fornire ad ogni atleta una indicazione precisa sulla sua condizione fisica, in questo modo può modulare lo sforzo e ottenere il meglio da ogni allenamento.

Quindi, in questo esempio quale sarebbe la strategia migliore per i due ciclisti?

MDA – Una volta conosciuto il “colore” del giorno e la ricettività organica, il primo ciclista (verde) può sopportare un carico importante e seguire la tabella di allenamento o aumentarla. Il secondo invece è arancio e si deve limitare ad un allenamento leggero, non sta fermo quindi non perde condizione ma non va nemmeno a limitare le capacità di recupero del suo organismo. Il giorno successivo, potrebbe essere giallo o magari anche verde, e quindi caricare maggiormente rispetto alla sua tabella con un migliore effetto allenante.

La difficoltà che molti ci hanno segnalato sta nel non poter dialogare con SuperOP per chiarire i dubbi che possono venire nei primi mesi di utilizzo. Quali sono i tuoi consigli?

MDA – Innanzitutto i primi due mesi devono essere veritieri per il mio stile di vita (è il periodo necessario a SuperOp per tararsi sul proprio utilizzatore). E’ importante misurarsi tutti i giorni ma anche evitare di inserire cose strane. Il periodo dell’anno non è fondamentale perché SuperOp continua ad immagazzinare dati e diventa ogni giorno più preciso.

Quindi se mi regalano SuperOp a Natale posso iniziare ad usarlo subito?

MDA – Certo, magari per un amatore non sarà il periodo di massimo carico ma il sistema inizia a conoscere il suo utilizzatore per seguirlo poi nella stagione entrante.

Dopo la fase di taratura bisogna arrivare ad avere un giorno verde e, all’inizio, come abbiamo sperimentato nel nostro test, sembra non essere facile. Qual è il metodo migliore?

MDA – La risposta più semplice sarebbe dormire di più perché nel sonno diamo modo all’organismo di recuperare ma non c’è solo questo. I parametri sono molteplici e SuperOp vede cose che l’individuo non percepisce: dormire male senza rendersi conto o combattere una malattia sono situazioni abbastanza frequenti che limitano le prestazioni dell’organismo. A volte le malattie sono leggere, tipo un lieve malessere che non ha nessun effetto sulla vita normale, ma combattere questi stati richiede al nostro corpo un maggior dispendio di energie.

SuperOp permette a qualsiasi sportivo di prendere coscienza degli effetti che le normali attività (ritmo sonno/veglia, l’alimentazione) hanno sulla sua prestazione, di conoscere in tempo reale la capacità del suo organismo di sopportare un carico allenante e di ottimizzare il rapporto tra tempo impegnato e risultati.

Spesso per ottenere dei giorni verdi basta modificare di poco lo stile di vita. La prima scoperta in genere è che dormire almeno un’ora in più ha un effetto positivo, segnarsi gli alimenti che ci risultano pesanti (non serve evitarli, basta mangiarli nei momenti in cui sappiamo di non aver bisogno della migliore prestazione) è un secondo passo verso il traguardo della luce verde.

Dopo qualche mese il nostro amatore impara a comportarsi meglio con il suo organismo, ad averne maggiore cura e a raggiungere con sempre maggior frequenza il verde. Quando poi comprende che il verde rappresenta una situazione di benessere psicofisico oltre che una migliore prestazione tutto diventa più facile perché si andrà alla ricerca del verde come condizione positiva e piacevole.

Una volta raggiunto il verde come facciamo a integrarlo con il programma di allenamento o con il calendario di uscite?

MDA – SuperOp permette di ottimizzare il tempo che dedichiamo agli allenamenti in funzione dei risultati che vogliamo ottenere.

Per spiegare meglio possiamo fare qualche esempio anche se a titolo indicativo? Sabato e domenica ho in programma due uscite lunghe ma sabato mattina sono rosso. Come mi comporto?

MDA – Dopo aver fatto un’analisi delle giornate precedenti per capire se ci sono state altre anomalie (come ad esempio un momento di stress lavorativo o una cura antibiotica) che possono aver influito sulla mia condizione posso scegliere di riposare almeno il sabato oppure uscire lo stesso ma evitando qualsiasi sforzo eccessivo per provare ad essere meglio la domenica. Tenendo sempre presente che con il rosso puoi uscire lo stesso ma se esageri puoi fare un danno perché riduci le capacità dell’organismo di lottare contro la malattia.

Giovedi invece il lavoro e gli impegni mi concedono solo un’ora ma è una giornata perfetta per pedalare e sono verde, sono ad un buon livello di preparazione. Esco o mi mangio le mani pensando all’occasione persa?

MDA – E’ vero che per un ciclista un’uscita inferiore alle due ore serve a poco ma è sempre meglio cercare di non sprecare un verde. In meno di due ore posso fare 1 ora a tutta, un allenamento breve ma intenso, senza uscire di casa posso fare 15/30 minuti a grande intensità sui rulli ma se il tempo è proprio poco bastano 5 minuti di riscaldamento e poi 15 minuti di potenza aerobica massimale. Si può ottenere uno stimolo cardiovascolare importante con effetti benefici sulla prestazione generale.

Questo esempio ovviamente si applica solo ad individui ben allenati, NON è un metodo per costruire una prestazione impegnando poco tempo.

Oggi invece sono giallo, ho in programma una uscita con gli amici, ci saranno i soliti scatti, le volatine, quello dello sprint in salita. Vado a tutta o riposo?

MDA – Giallo indica che la prestazione dell’organismo è un po’ compromessa, qui la decisione è in mano all’individuo che, una volta imparato ad ascoltarsi, sarà in grado di decidere se fare un po’ di più o un po’ di meno in base al percorso, agli impegni nei giorni successivi. Quando sei giallo sai che se si chiude la vena e non vuoi lasciar scappare nessuno probabilmente il giorno dopo sarai rosso, se questo non influisce sulla tua vita o sull’obiettivo che vuoi raggiungere direi che puoi spingere a tutta. Se sei giallo il giorno della granfondo che hai scelto come obiettivo puoi puntare al risultato sapendo che nei giorni successivi ci sarà spazio per recuperare.

Questi esempi sembrano molto calzanti, hai un consiglio finale?

MDA – Certo, gli esempi che vi ho fatto sono tutte situazioni reali, nello sport non si inventa niente, nemmeno gli esempi.

La base per ottenere qualsiasi risultato è una condizione di benessere psicofisico che permette al nostro motore interno di lavorare al meglio. SuperOp aiuta lo sportivo ad essere maggiormente consapevole della sua condizione e alla fine serve per andare un po’ più forte divertendosi di più.

Se avete altre domande o volete approfondire qualche tema specifico potete chiamare lo staff SuperOp, il numero di telefono è 0522-302247 (Lun-Ven h. 9.00-17.00) oppure, se avete una domandina veloce, mandate un messaggio WhatsApp al numero 373-7031934.

La Redazione di Tech-Cycling ringrazia il Professor Marco De Angelis per il tempo dedicato a questa interessante dissertazione.


Il sito internet ufficiale è www.super-op.com

Distributore ufficiale e informazioni per il pubblico:
Wellness & Wireless Srl
Via Fratelli Cervi, 80
42124 – Reggio Emilia
www.wellnessandwireless.com


Articolo a cura di Sergio Doria

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