Strade Bianche, Tiesj Benoot sorprende tutti

Gara d’altri tempi, impresa d’altri tempi. Il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal) sbaraglia tutti i possibili favoriti e centra solitario la sua prima vittoria sulle Crete senesi. Con lui sul podio un ottimo Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e uno strepitoso Wout Van Aert (Veranda Willem’s Crelan).


Vogliamo analizzare questa 12esima edizione delle “Strade Bianche” partendo dal podio. Tiesj Benoot (Lotto Soudal) è un 23enne belga indicato come astro nascente del ciclismo fiammingo. All’esordio tra i professionisti, nel 2015, giunse 5° al Giro delle Fiandre. E’ uno dei pochi ad avere corso in manica corta, con calzoncini e senza guanti. Romain Bardet (AG2R La Mondiale), già più conosciuto a livello internazionale, è specialista delle corse a tappe. Ottimo scalatore, provetto discesista, il 26enne francese punta quest’anno alla Boucle. Terzo gradino per uno che di podi ne ha conquistati già tanti nonostante i suoi 23 anni. Si tratta del belga Wout Van Aert (Veranda Willem’s Crelan), bi-campione del Mondo di ciclocross. Uno che il fango se lo mangia come fosse budino, ma che mai prima d’ora si era cimentato in una gara da 5 ore su 184 km, lui abituato ad andare a tutta per 70-80 minuti, non di più. Non lo hanno fermato neppure i crampi sull’ultimo strappo in città, prima di scendere in Piazza del Campo. Da notare che la somma delle età dei tre fa 72.

Partita sotto la pioggia, che in seguito si manifestava solo a intermittenza, la gara degli uomini si è accesa a 60 km dal traguardo, quando Romain Bardet si staccava dal gruppo inseguitore per andare a riprendere un drappello comprendente tra gli altri Alejandro Valverde (Movistar Team), sempre molto pimpante nelle sue azioni, Greg Van Avermaet (BMC), il vincitore dell’anno scorso Michal Kwiatkowski (Team Sky), il tri-campione del Mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e Wout Van Aert.

Quando tutti pensavano a un rientro tranquillo di Bardet, il transalpino li smentiva allungando ulteriormente, portandosi appresso il solo Van Aert. I due accumulavano una 20ina di secondi di vantaggio, mentre dal gruppo inseguitore usciva in avanscoperta la coppia belga formata da Tiesj Benoot e Pieter Serry (Quick-Step Floors).

Bardet e Van Aert mantenevano il comando e incrementavano il margine fino a 35” ai -30 km. Ma a quel punto Benoot, valutate le difficoltà di Serry nella rincorsa al duo di testa, prendeva l’iniziativa e decideva di provare il ricongiungimento con la coppia davanti. Cosa che sorprendentemente gli riusciva in meno di 10 km.

Il terzetto così formatosi si dava cambi regolari, mentre alle loro spalle non c’era accordo né probabilmente la forza per ricucire lo strappo. Tutti i big, seppur bagnati fradici, si vedevano dunque costretti a rimanere a bocca asciutta.

Per nulla domo, Benoot allungava sull’ultima salita sterrata, ai -12 km, e senza alcujn segno di cedimento andava a raccogliere i meritati applausi in una gremitissima Piazza del Campo. Dietro di lui Bardet e Van Aert, poi un sempre tenace Alejandro Valverde, cui forse è mancata la convinzione di entrare nell’azione decisiva ai -60 km. Quinto, e primo degli italiani, Giovanni Visconti (Bahrain-Merida). Da notare i notevoli distacchi tra i corridori al traguardo, giunti praticamente uno alla volta. Quasi come in una granfondo amatoriale.

Ordine d’arrivo
1) Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
2) Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
3) Wout Van Aert (Bel) Veranda’s Willems Crelan
4) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
5) Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
6) Robert Power (Aus) Mitchelton-Scott
7) Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
8) Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
9) Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors
10) Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
11) Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
12) Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
13) Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo
14) Gianni Moscon (Ita) Team Sky
15) Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
16) Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
17) Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
18) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
19) Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale
20) Valentin Madouas (Fra) FDJ
Time
05:03:33
00:00:39
00:00:58
00:01:25
00:01:27
00:01:29
00:01:42
00:02:08
00:02:11
00:02:16
00:03:05
00:03:22
00:04:03
00:04:08
00:04:10
00:04:14
00:04:41
00:04:55
00:05:12
00:05:14

DICHIARAZIONI
Il vincitore della Strade Bianche, Tiesj Benoot, ha dichiarato in conferenza stampa: “Stavo ancora molto bene dietro a Van Aert e Bardet e sapevo che c’era una bella sezione di sterrato in arrivo. È stato piuttosto divertente che il mio DS mi abbia detto di attaccare quando avevo già deciso di farlo… Quando Serry tirava, la velocità rallentava troppo. Mi sono ricordato che due anni fa la spaccatura decisiva è stata fatta sul tratto di Colle Pinzuto [con 19,4 km da percorrere]. Quando ho colmato il divario, sapevo di essere il più forte, altrimenti non avrei chiuso 30″ a due uomini. Una volta da solo, ho mantenuto un bel distacco, era solo il caso di proseguire senza incidenti meccanici o forature. Sono felice che la mia prima vittoria da pro siano le Strade Bianche. È una delle classiche più belle. La mia prima volta qui sono giunto ottavo ed ho twittato che avrei fatto meglio in futuro. Sono anche venuto qui in vacanza con la mia ragazza. Mangiando un gelato in piazza del Campo ho sentito meno tensione di oggi… Sono orgoglioso di aver vinto ma sentirmi chiamare eroe è un po’ troppo”.

Il secondo classificato della Strade Bianche, Romain Bardet, ha detto: “Questa era la mia prima esperienza nelle classiche, a parte la Liegi-Bastogne-Liegi e l’Amstel Gold Race. Quest’inverno ho detto alla squadra che volevo correrle tutte, comprese le fiamminghe sul pavé, ma mi hanno risposto che prima dovevo cominciare con le Strade Bianche. Questo è veramente il tipo di ciclismo che mi piace. Correre davanti è il mio stile preferito ma qui può accadere di tutto. Non bisogna mai mollare e nel finale i corridori più forti staranno nella prima parte della corsa. Oggi, [Tiesj] Benoot era sicuramente il più forte di tutti. Ho corso al mio passo. Ho avuto un problema meccanico sul tratto più difficile ed è stato duro recuperare. Sono comunque riuscito ad andare davanti. Con Van Aert siamo andati forte. Mi è veramente piaciuta questa corsa. Sicuramente voglio tornare per vincerla”.

Il terzo classificato, Wout Van Aert, ha dichiarato: “Sono stato più vicino alla vittoria di quello che pensavo prima di prendere il via ma ho sofferto tanto nel finale. Ho fatto bene a muovermi con Romain Bardet quando era ancora lontana la linea d’arrivo. Ma negli ultimi 50 chilometri mi è mancato lo zucchero. Ero completamente morto. Avevo solo il podio in mente, sono felice di averlo centrato. Questo è un grande punto di partenza per la mia carriera da corridore di classiche di primavera. Non mi aspettavo di andare così forte su strada. Devo godermi questo podio al livello più alto in assoluto. Il mio obiettivo è già raggiunto, è già super. Qualsiasi cosa arrivasse di buono nelle prossime classiche quest’anno sarebbe un bonus. Tornerò alle Strade Bianche per migliorare questo terzo posto in futuro”.


—— FOTOGALLERY ——


















































Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © LaPresse (Ferrari, Paolone) – © Bettini photo

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