Selle San Marco Aspide Supercomfort Racing

La nostra analisi tecnica e il test stagionale per una delle nuove selle “Supercomfort” 2017 di Selle San Marco. Questa Aspide, con imbottitura in gel, offre prestazioni da gara unite a comfort superlativo e grande versatilità. Lo scafo può essere scelto in versione Narrow oppure Wide.


Progettata nell’anno 2000, la sella Aspide non è mai tramontata nel catalogo dell’azienda vicentina Selle San Marco, che ne ha sviluppato i concetti di base nel tempo, aggiornando materiali e dettagli senza modificarne il carattere di sella ergonomica e leggerissima. La gamma Aspide, 100% Made in Italy, si arricchisce nel 2017 con la nuova linea Supercomfort, aventi un canale di scarico più ampio e una imbottitura in schiuma a densità variabile Biofoam più generosa, per garantire una comodità ancora maggiore. Due i modelli Aspide Supercomfort, il Dynamic, con carrello in manganese, e il Racing della nostra prova, con carrello in Xsilite e imbottitura addizionale in gel poliuretanico. In comune hanno lo scafo in nylon rinforzato al carbonio e il rivestimento in tessuto sintetico Microfeel. L’unica colorazione disponibile per queste selle è quella nera.

Per effettuare la scelta della sella, Selle San Marco propone DiMA Selector, applicazione online che in cinque rapidi step, basati sui parametri di input forniti dall’utente (età, sensibilità alla pressione, struttura corporea, dislivello sella-manubrio e stile di pedalata), determina la tipologia e il modello di sella a lui più adatta.

Nel nostro caso, i parametri che abbiamo inserito con il DiMA Selector hanno prodotto il risultato di una sella Aspide Supercomfort con scafo “Narrow”, cioè stretto, la cui seduta misura 132 mm utili (per lo scafo “Wide”, cioè ampio, la seduta è di 142 mm).

Materiali e caratteristiche
Dotata di uno scafo composto da nylon e fibre lunghe di carbonio, per contenere il peso e massimizzare rigidità e durata, la Aspide Supercomfort si presenta con una forma “waved”, cioè ondeggiante, per offrire offre una seduta ergonomica e, grazie all’imbottitura in schiuma Biofoam e strato di gel poliuretanico da 4 mm a memoria di forma, estremamente confortevole anche per le lunghissime distanze. E’ una sella definita “open”, con scafo scavato per coadiuvare la circolazione sanguigna e alleggerire la pressione nella zona prostatica, garantendo sempre e comunque il perfetto sostegno nelle diverse fasi della pedalata.

Il carrello è in lega Xsilite, ad alta percentuale di silicio, con particelle di titanio e carbonio. Leggero, resistente e inossidabile, è lavorato con tecnologia “stealth” per garantire la massima resistenza contro gli stress da fatica. La sezione tonda da 7 mm rende questa Aspide Supercomfort molto versatile e adattabile a qualunque morsetto reggisella.

La porzione massima del carello per effettuare lo spostamento sella è di 60 mm, che si riducono a 50 qualora si voglia restare entro i limiti della zigrinatura. Non sono moltissimi, ma in linea di massima potrebbero bastare.

Il rivestimento superiore della Aspide Supercomfort Racing è in tessuto sintetico Microfeel, traspirante e molto resistente allo sfregamento. Costituito al 60% da poliuretano e al 40% da rayon, presenta la traforatura e una finitura antiscivolo. L’unico colore previsto di serie è il nero.

Rilevazioni effettuate
• Peso rilevato: 206 grammi
• Lunghezza scafo: 277 mm
• Larghezza massima scafo: 132 mm
• Altezza scafo (dal bordo inferiore alla sommità): 27 mm
• Sezione carrello: 7 mm
• Segmento utile carrello: 50 mm (zigrinata) fino a un massimo di 60 mm
• Distanza massima carrello-scafo: 26 mm
Prezzo di listino: 149,50 euro

Sintesi dei test
Altezza e peso del tester: 180 cm, 70 kg (senza abbigliamento)
Periodo della prova: dall’8 Dicembre 2016 al 29 Gennaio 2017
Uscite effettuate: 14 (8 in bici da corsa, 6 in MTB)
Tempo totale di percorrenza: 45h.07min (uscita più lunga: 5h.55min)
Distanza percorsa: 1.034 km (uscita più lunga: 139 km)
Percorsi effettuati: (MTB) nella Brianza collinare, in stile Cross Country, con salite brevi o di medio sviluppo. Fondo tipico della stagione, talvolta con fango superficiale e terreno viscido. (BDC) misti, tra la Brianza, il Triangolo Lariano e le valli bergamasche. Fondo stradale sovente umido o brinato.

Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
• Ergonomia
• Finiture
• Grip del rivestimento
• Impermeabilità rivestimento
• Qualità complessiva rivestimento
• Rapidità di asciugatura rivestimento
• Resistenza rivestimento allo sfregamento
• Versatilità di utilizzo
Star7
Star7
Star6
Star7
Star5
Star6
Star5
Star6
Star6

La nostra prova
Selle San Marco colloca la Aspide Supercomfort tra le selle adatte all’utilizzo stradale, ma le performance che abbiamo potuto rilevare la rendono idonea anche per l’offroad (MTB, Ciclocross e Gravel), con l’unico inconveniente di qualche schizzo di fango che potrebbe passare dalla scanalatura centrale. A nostro parere il suo aspetto elegante e la sua grande comodità non vietano alla Aspide Supercomfort di essere scelta per un utilizzo “urban” (fixie, commuter, city bike).

L’ampio spazio tra scafo e carrello consente facili operazioni di montaggio su qualsiasi reggisella. La lunghezza utile del carrello non è molta, arrivando al massimo a 60 mm, tuttavia consente alla maggior parte dei ciclisti di trovare una regolazione soddisfacente.

Il profilo “wave”, ondeggiante, della Aspide Supercomfort, accoglie e sorregge perfettamente il bacino del ciclista, che ha solo l’obbligo di scegliere preventivamente le dimensioni ideali dello scafo, per non incorrere in ovvi fastidi. L’ampia scanalatura centrale, ridisegnata e ampliata rispetto alle versioni precedenti, scarica interamente la pressione nella zona prostatica, portando il comfort ai massimi livelli.

Lo scafo della Aspide Supercomfort non cede sotto carico, ma la sua forma ergonomica è tra le migliori che si possano desiderare, regalando una seduta molto comoda anche sulle lunghe percorrenze. L’imbottitura in schiuma Biofoam a densità variabile viene qui coadiuvata da uno strato di 4 mm di gel poliuretanico, rendendo la seduta confortevole oltre l’immaginabile per una sella a vocazione “racing” come questa.

Le ali laterali non creano alcun impedimento alla pedalata, consentendo la migliore efficacia del gesto atletico e facilitando gli spostamenti lungo la superficie. Sufficientemente ampio e confortevole l’appoggio della Aspide Supercomfort nella zona del puntale, dove occorre talvolta accomodarsi per superare le pendenze più ripide.

Il rivestimento sintetico Microfeel si è dimostrato impeccabile per la resistenza allo sfregamento, anche in presenza di fango. Offre un ottimo grip in tutte le situazioni, e ha il pregio di non intralciare gli spostamenti lungo la sella. La traforatura raccoglie facilmente i detriti fangosi, ma non impregna l’imbottitura e si lava facilmente. I tempi di asciugatura rientrano nella ragionevole norma.

Ottime le finiture della Aspide Spercomfort, che oltre a risultare esteticamente gradevoli permettono una buona facilità di pulizia, anche nella zona inferiore dello scafo, dove fango e sporcizia sono fattori inevitabili. E’ sufficiente un getto d’acqua per togliere la maggior parte dello sporco, spugnetta e spazzolino per completare l’opera.

Qualità globali e prestazioni collocano la Aspide Supercomfort Racing nella fascia alta di questo tipo di prodotti, pur non raggiungendo il top per intrinsechi motivi strutturali. E’ comunque una sella in grado di soddisfare quanti desiderino un prodotto “racing” per forma, dimensioni e peso, offrendo una comodità insuperabile tra le selle di questa tipologia.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.


— FOTOGALLERY —











– Sito web Selle San Marco


Articolo e foto a cura di Roberto Chiappa

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