Abbiamo provato per tre mesi in ambito “urban cycling” la TA+TOO, unica sella avente il rivestimento superiore separabile dallo scafo. Pratica, comoda, molto “fashion & trendy”, personalizzabile in una vasta gamma di colori, si rivolge a un pubblico dinamico e brillante che sa come distinguersi.
Premiata con il “Red Dot Design Award 2015” e presentata da Selle Royal nei primi mesi di quest’anno, la sella TA+TOO ha catturato l’attenzione per via dello schema realizzativo assolutamente originale: la parte inferiore dello scafo è classicamente ancorata al carrello e al reggisella della bici, mentre la scocca del rivestimento superiore si innesta facilmente a sbalzo, e altrettanto facilmente può essere rimossa.
In questo modo diventa facilissimo personalizzare i colori, coordinandoli con quelli della bicicletta. Selle Royal consente di scegliere tra due colorazioni della base dello scafo (bianco oppure nero), due della zona laterale (anche in questo caso bianco oppure nero), mentre per il rivestimento superiore si può effettuare la scelta tra sei colori Chrome in tinta unita (nero, bianco, arancio, rosso, lime, blu) e tre colorazioni Vintage (marrone, grigio-marrone, verde salvia), oppure scegliere tra una gamma di colori applicabili a disegni illustrati in edizione limitata in soli 100 esemplari. La personalizzazione della sella TA+TOO può essere effettuata attraverso lo speciale configuratore presente sul sito dedicato.
La parte inferiore dello scafo, stabilmente ancorata al reggisella
Oltre all’aspetto estetico della personalizzazione, la separazione dello scafo della sella TA+TOO garantisce una certa sicurezza contro possibili furti, atti vandalici o danni causati da intemperie. La facile rimozione della parte superiore evita infatti tutti questi spiacevoli inconvenienti.
Materiali e caratteristiche
Sella 100% Made in Italy, la TA+TOO ha scafo in Rilsan, un poliamide derivato dall’olio di ricino, e carrello in acciaio inossidabile, dal diametro tondo di 7 mm, trattato mediante un particolare processo chimico denominato “OxE”. La parte più interna dell’imbottitura è in schiuma di poliuretano a cellule chiuse e densità differenziata, mentre quella superiore può essere scelta tra il Royal Gel, lo Slow Foam fit (schiuma di poliuretano e neoprene) o il più confortevole 3D Skingel, che garantisce un assorbimento degli urti più efficace del 40% rispetto a qualsiasi altro materiale specifico per le imbottiture.
La linea della TA+TOO è armonica e abbastanza snella, chiaro segno di come sia indirizzata verso un’utenza mediamente giovane e dinamica. Una sola la dimensione dello scafo, 272×164 mm. Non sarebbe male avere a disposizione due o tre varianti in larghezza, per adattarsi a molteplici esigenze di seduta, ma temiamo che gli investimenti tecnologici in questa direzione farebbero lievitare oltre misura il prezzo di acquisto.
La peculiarità più sorprendente di questa sella è la separazione dei due gusci. Tutto avviene ruotando il pomello situato sotto la zona di seduta dello scafo inferiore. In senso antiorario si apre, consentendo la rimozione della scocca superiore, che si sfila arretrandola. Riportandolo invece in posizione verticale alla bisettrice della sella, si blocca il meccanismo di rilascio. Sul pomello è calettata una linguetta “Security Key” che, se tolta, impedisce al meccanismo girevole qualsiasi movimento, rendendo così impossibile le operazioni di innesto o rimozione della scocca superiore.
Un particolare dell’innesto dei due gusci della TA+TOO, dopo che è stata rimossa la scocca superiore
Di alto livello le finiture della TA+TOO, eleganti e curate in ogni più piccolo particolare. Perfetto complemento per le city bike, le vintage e le trekking bike, la TA+TOO non sfigura affatto sulle bici “single speed”, anche a scatto fisso, o le eccentriche “cruiser” e altre bizzarre creazioni. Eccetto per la frangia di ciclisti agonisti, la TA+TOO si adatta magnificamente a tutte le esigenze del ciclismo urbano o turistico.
Optional della sella TA+TOO la maniglia posteriore, da scegliersi nella colorazione bianca oppure nera. Si innesta facilmente sullo scafo inferiore mediante 4 viti “torx” da 3 mm, fornite assieme alla maniglia stessa. E’ un accessorio che può servire per legare e fissare oggetti vari, oppure come appiglio per un bimbo trasportato su quelle bici dotate di seggiolino posteriore.
Rilevazioni effettuate
• Peso rilevato: 592 grammi (senza maniglia posteriore optional, il cui peso è 51 grammi)
• Lunghezza scafo: 272 mm
• Larghezza massima scafo: 164 mm
• Altezza scafo (dal bordo inferiore alla sommità): 38 mm
• Diametro carrello: 7 mm
• Segmento utile carrello: 65 mm
Prezzi di listino
• TA+TOO base (bianca o nera): 35 euro
• TA+TOO top Chrome (6 colori): 35 euro
• TA+TOO top Vintage (3 colori): 40 euro
• TA+TOO top Travel (produzione limitata): 45 euro
• Optional maniglia posteriore (bianca o nera): 9.90 euro
Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.
Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova. I valori si riferiscono alla versione da noi testata, con rivestimento in materiale 3D Skingel. Gli altri rivestimenti previsti (Royal Gel e Slow Foam fit) potrebbero avere comportamenti differenti a seconda delle loro condizioni di utilizzo.
Sulle strade
Il nostro test ha riguardato una TA+TOO con rivestimento in 3D Skingel, colorazione appartenente alla gamma Chrome e maniglia posteriore in optional. Alla base nera (costo 35 euro) si somma la parte superiore (35 euro) e la maniglia (9.90 euro), per un prezzo di listino di 79.90 euro.
L’abbiamo provata per tre mesi in ambito urbano, con utilizzo pressoché quotidiano, oltre a qualche scorreria su sterrato, dove ha evidenziato ottime doti di comfort. Sottoposta alle intemperie causate dai temporali estivi, la TA+TOO ha dimostrato buone caratteristiche di impermeabilità, anche se un pochino di acqua si è depositata negli interstizi più esterni dei due gusci, dove comunque non arreca alcun fastidio, e nei forellini del rivestimento superiore, che tendono a trattenere le piccole gocce d’acqua. Si è trattato comunque di situazioni limite, del tutto occasionali, che comunque non hanno inficiato le performance richieste a questo tipo di sella.
Il montaggio è molto semplice, il carrello da 7 mm di diametro, tondo, si adatta a tutti i reggisella comunemente usati. L’ampio spazio tra scafo e carrello facilita le operazioni meccaniche anche ai meno avvezzi. Elementare la rimozione della scocca superiore della sella, tramite apposito pomello. Più dura del previsto invece quella della linguetta “Security Key”, per la quale è consigliabile l’utilizzo di un utensile metallico, come può essere anche una semplice chiave.
La seduta della TA+TOO è decisamente comoda, la larghezza medio-grande dello scafo soddisfa la maggior parte degli utilizzatori, anche se – come abbiamo scritto più sopra – l’offerta di una triplice dimensione andrebbe a coprire esigenze ancora più ampie. L’imbottitura interna sorregge magnificamente senza cedimenti, e dopo il periodo di test non ha denunciato alcuna deformazione (il nostro test è stato condotto da una persona di 70 kg di peso, abbigliamento escluso).
Il rivestimento superiore offre un’aderenza davvero notevole a prescindere dall’abbigliamento utilizzato, sia esso cotone, sintetico o altro materiale. E ciò vale anche nel caso in cui sia bagnato, al di là della sensazione che può risultare poco piacevole. Al termine del test, non si sono evidenziati segni di usura del rivestimento, indice di ottima qualità del materiale impiegato.
Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.
– Sito web Selle Royal TA+TOO
— FOTOGALLERY —
A sinistra, la parte inferiore della sella e, nella foto qui sopra, un dettaglio del pomello di sgancio dei due gusci
Ancora un dettaglio del pomello, con la “Security Key”
La maniglia viene fissata allo scafo inferiore tramite 4 viti
Articolo e foto a cura di Roberto Chiappa