Rose Psycho Path 3 – 27.5”

Analisi tecnica e test approfondito per questa mountain bike dalle prestazioni di vertice ma dalla grande fruibilità. Progettata per i nervosi tracciati Cross Country, riesce ad assecondare la guida saettante coniugandola con una grande stabilità e precisione nelle traiettorie.


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Ogni volta che ci capita di provare una Rose rimaniamo affascinati dalla capacità del costruttore di imprimere ad ogni bici una sua personalità ben precisa che, definita in fase di progetto, viene tradotta con la tipica precisione tedesca nelle caratteristiche di guida.

Il nome della bici in prova si è rivelato azzeccatissimo per un prodotto capace di trasformare i vostri percorsi abituali in un vortice di emozioni e divertimento di guida. Psycho Path appunto!

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La nostra Psycho Path arriva, come la vostra, tramite corriere in uno scatolone enorme ma comunque facile da maneggiare e trasportare. Aperto lo scatolone basta montare i pedali, raddrizzare il manubrio (quando lo fate ricordate di sedervi sul tubo orizzontale mentre stringete la serie sterzo), regolare l’altezza della sella e la distanza delle leve dei freni dal manubrio ed il gioco è fatto.

Questo metodo di trasporto mette in condizione qualsiasi biker, anche privo di competenze meccaniche, di poter utilizzare immediatamente la sua nuova bici con pochi, pochissimi interventi.

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Telaio e forcella
Il telaio è in carbonio ad alto modulo e, nella taglia M da noi provata, ha un peso dichiarato di 1,2 Kg ed è dotato di passaggi cavo interni per trasmissione meccanica ed elettronica. Rigido e reattivo, grazie anche al perno passante per il mozzo posteriore, offre una geometria da cross-country perfetta per le competizioni ma adatta anche ad un impiego più turistico.

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Il retrotreno molto compatto rende la guida divertente anche se nervosa e ciò richiede un maggior dispendio di energie, in particolare sulle lunghe percorrenze. Energie che però vengono risparmiate grazie alla facilità di guida sui terreni più sconnessi. D’altra parte la Psycho Path è costruita per il fuoristrada e non per i trasferimenti su asfalto. Il carro posteriore ci ha stupito per la sua rigidità sui terreni meno sconnessi che si trasforma in una grande capacità di assorbimento non appena il terreno diventa più accidentato.

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La Rock Shox SID è una forcella collaudatissima che ben si sposa con l’impostazione della Psycho Path. La sua capacità di assorbimento e la rigidità torsionale, grazie anche all’asse passante da 100×15 mm, infondono sicurezza in discesa. Abbastanza sensibile alle regolazioni richiede un po’ di sperimentazione per arrivare al migliore set-up ma si adatta facilmente alle preferenze di ogni biker.

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Geometrie
Le quote geometriche della Psycho Path parlano il linguaggio delle corse. Triangolo anteriore allungato e carro posteriore compatto, angoli sterzo e sella tendenzialmente chiusi per esaltare maneggevolezza e reattività.

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Un telaio progettato per le competizioni che, alla prova dei fatti, si è dimostrato adatto anche ad un impiego meno esasperato dove le grandi doti di maneggevolezza e reattività danno un gran gusto nella guida anche ai meno smaliziati. Le taglie previste di serie sono tre: S, M e L, andando a soddisfare la gran parte delle esigenze dell’utente.

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Allestimento
Rose Italia ci ha fornito in prova una Psycho Path 3, versione top di gamma, montata con il meglio di ogni singolo produttore. Gruppo completo Shimano XTR 1X, con corona da 34 denti e pacco pignoni 11-40. Forcella Rock Shox SID con escursione 100 mm, perfetta per questa mountain bike. Manubrio, attacco e reggisella Ritchey WCS Trail, sella Selle Italia SLR, ruote Mavic Crossmax SL Pro UST 27.5″ e gomme Schwalbe Thunder Burt LiteSkin da 2.1”.

Tutti i componenti sono stati scelti allo scopo di contenere il peso totale della bici ma anche le masse rotanti. I 9 Kg netti, senza pedali, spariscono letteralmente una volta in movimento e la bici diventa una naturale appendice del biker.

Il catalogo Rose offre quattro differenti versioni della Psycho Path, oltre alla 3 in prova. Due sono mirate a contenere il prezzo di acquisto, con una base di partenza più economica per futuri upgrade. L’altra, la più prestigiosa, monta il gruppo Shimano XTR Di2 elettronico.

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Sintesi dei test
– Altezza e peso del tester: 176 cm, 71 kg (senza abbigliamento)
– Bici in prova: taglia M (tutti i dettagli nella scheda tecnica a fondo pagina)
– Periodo della prova: dal 20 Gennaio al 21 Febbraio 2016
– Uscite effettuate: 14
– Tempo totale di percorrenza: 32h.11min (uscita più lunga: 4h.35min)
– Distanza percorsa: 476 km (uscita più lunga: 58 km)
– Dislivello in salita: 7.960 metri (uscita con maggior dislivello: 1.015 metri)
– Percorsi effettuati: Brianza collinare (percorso della “Marathon bike”), triangolo lariano e Monte Canto. Salite con pendenze variabili oltre il 22%. Condizioni tipicamente invernali con terreno bagnato e strato di fango più o meno profondo su terreno indurito dal freddo.

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Rilevazioni effettuate
Queste nostre misurazioni integrano la tabella delle geometrie.
• Misura del telaio in prova: M (per biker di altezza 173-182 cm)
• Altezza movimento centrale: 303 mm
• Interasse: 1.095 mm
• Peso rilevato bici completa: 9.00 kg (senza pedali)
• Peso copertone: 415 gr
• Peso ruote dichiarato: 1.470 gr (ant. 665, post. 805)
• Peso ruote in ordine di marcia: 3.035 gr – ant. 1.293, post. 1.742 (inclusi dischi freno, copertoni di serie, lattice e pacco pignoni)

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Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.


Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Assorbimento asperità
Star5
• Comfort
Star5
• Direzionalità I° (mantenimento traiettoria, stabilità)
Star7
• Direzionalità II° (rapidità nel cambio di traiettoria, maneggevolezza)
Star7
• Equilibrio ciclistico
Star6
• Finiture telaio
Star6
• Forcella (rigidità, precisione, prestazioni globali)
Star6
• Reattività nei rilanci
Star7
• Rigidità laterale telaio (rigidità torsionale)
Star7
• Smorzamento vibrazioni
Star6
• Tolleranza verticale telaio (“compliance”)
Star6

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La nostra prova
Salita
Segnatevi le salite sul vostro GPS perché dureranno pochissimo. Le prestazioni in salita, accentuate dai rapporti cortissimi, sono sorprendenti. La trazione è consistente, una base solida sui cui costruire velocità con accelerazioni improvvise. Le perdite di aderenza al posteriore sono molto rare e causate più dal terreno, sassi e radici bagnate o coperte di fango, che dalla geometria del telaio. Nelle salite più ripide la tendenza all’innalzamento della ruota anteriore è limitata e facilmente controllabile con piccoli spostamenti sulla sella. I rapporti montati sono così agili che siamo ricorsi al pignone da 40 denti solo sulle pendenze più estreme, oltre il 20%. La sensazione è di avere sempre una riserva di prestazioni e questo rende la guida divertente e pronta all’attacco dei compagni di uscita o degli avversari in gara.

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Discesa
Buon divertimento! La Psycho Path scende piantata sulla ruota anteriore trasmettendo sicurezza. La forcella richiede un po’ di sperimentazione per trovare la giusta taratura ma poi ingoia qualsiasi asperità e permette di sentire bene il terreno su cui passa la ruota anteriore. Le traiettorie sono percorse con germanica precisione e i cambi di direzione improvvisi sono facilitati dalla geometria del telaio, o meglio, dalla personalità della bici, studiata per offrire grande maneggevolezza. Mentre la ruota anteriore passa sopra qualsiasi ostacolo senza impuntarsi la posteriore ha una certa tendenza a sbattere contro gli ostacoli più alti o squadrati ma, una volta abituati a questo comportamento, ci si rende conto che non pregiudica né la velocità né la stabilità. La Psycho si esalta nel misto stretto mentre nei curvoni veloci richiede una certa attenzione nella scelta della traiettoria. Il limite di aderenza, facilmente percepibile, si traduce in un vantaggio per i biker più esperti e in un’ottima scuola per chi vuole migliorare le sue prestazioni in discesa.

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Singletrack
La Psycho Path è fatta per una guida filante e si esalta nel misto stretto, nei sentieri tra le piante, nelle serie di curve ravvicinate e nei tornanti, in salita e in discesa, dove sembra di poter girare in un fazzoletto facendo perno sulla ruota anteriore. La stabilità, nei tratti più veloci e rettilinei, è buona. La geometria del telaio della Psycho Path richiede una guida nervosa a tutte le velocità, che si fa apprezzare sullo sterrato. Nei lunghi trasferimenti su asfalto non vedrete l’ora di incontrare una curva per scatenare la belva.

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Valutazione componenti
Per il gruppo completo Shimano XTR 1X non servirebbero commenti. Fluido, preciso e veloce nelle cambiate. La potenza dei freni garantisce grande modulabilità dell’azione frenante e lo sforzo sulla leva è limitato. La scelta dei rapporti è votata alla salita ma, grazie al programma di personalizzazione Rose, è possibile tararla facilmente sulle proprie esigenze, scegliendo la corona con dentatura più confacente alle necessità. Nel caso approfittate della disponibilità e competenza dell’importatore italiano.

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Il peso contenuto delle ruote Mavic abbinato a una più che buona rigidità si sposa alla perfezione con la personalità della Psyco Path.

La forcella Rock Shox Sid richiede un breve periodo di sperimentazione per trovare la pressione più adatta al proprio peso e sfruttare tutta la corsa disponibile.

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Ottima la scelta di manubrio e attacco, di quest’ultimo non abbiamo gradito le viti di serraggio rivolte contromarcia, che rendono difficoltoso l’inserimento della chiave esagonale e la rotazione della chiave dinamometrica.

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Le gomme sono il componente che ci ha lasciato le maggiori perplessità. Le Schwalbe Thunder Burt sono leggere e scorrevoli pur mantenendo un buon livello di aderenza. La tassellatura ridotta le rende più adatte ai terreni asciutti e privi di asperità ma non si sono comportate male sui nostri percorsi test abituali e anche nel fango ci hanno permesso una buona velocità di avanzamento. La loro propensione alle forature è impressionante anche se, latticizzate allo stato dell’arte dall’importatore, non hanno mai perso nemmeno 1 psi. In pratica fanno bene il loro lavoro, anche se le nostre preferenze vanno a profili più aggressivi e tasselli più pronunciati.

Abbiamo voluto estendere il test montando le Vittoria Mezcal G+ (2.25” ant. e 2.1” post.), gomme che compensano l’aggravio di peso con i vantaggi in scorrevolezza e tenuta in curva permessi dal Grafene contenuto nella loro mescola, e che hanno portato le prestazioni complessive ad un livello ancora più alto.

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Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.

Non abbiamo ancora deciso se considerare inconvenienti i 32 fori che la gomma posteriore presentava alla fine del test. Sommati ai 5 dell’anteriore si sarebbero potuti trasformare in qualche camminata fuori programma se il lattice contenuto nei copertoni non avesse sigillato ogni foro alla perfezione.

Malgrado questa propensione delle gomme ad attirare spine e rocce taglienti, non abbiamo registrato alcuna perdita di pressione su entrambe le gomme sia durante le uscite sia nei giorni successivi.

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Scheda tecnica
Telaio: Rose Psycho Path carbon, compatibile con gruppi meccanici ed elettronici Di2
Forcella: Rock Shox SID, corsa 100 mm, asse passante 15 mm, comando remoto bloccaggio escursione, cannotto in carbonio 1.5”-1.1/8”
Serie sterzo: FSA
Curva manubrio: Ritchey WCS Trail, alluminio, rise 5 mm, larghezza 720 mm
Attacco manubrio: Ritchey WCS Trail, alluminio, inclinazione 0°, frontalino alluminio, diametro conchiglia 31.8 mm, attacco forcella 1.1/8”, estensione 100 mm
Comandi e leve freno: Shimano XTR XC 1×11 speed
Freni: Shimano XTR XC, dischi Ice Tech, diametro 180 mm ant. – 160 mm post.
Cambio: Shimano XTR M9000 GS
Guarnitura: Shimano XTR M9000, corona 34 denti, pedivelle 175 mm
Movimento centrale: Shimano XTR M9000
Pignoni: Shimano XTR M9000, 11 speed, scalati 11-40
Catena: Shimano XTR HG900 11 speed
Reggisella: Ricthey WCS Trail, alluminio, diametro 27.2 mm, offset 15 mm
Sella: Selle Italia SLR, carrello CrMo
Ruote: Mavic CrossMax SL Pro 27.5 UST – mozzi con asse passante 15 mm ant., 12×142 post.
Coperture: Schwalbe Thunder Burt LiteSkin 27.5”x2.1” latticizzate
Misure disponibili: S, M, L
Prezzo di listino: 3.689,73 euro (+32 euro per spedizione in Italia)


– Sito web Rose bike Italia


—— FOTOGALLERY ——

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Articolo e foto a cura di Sergio Doria

Foto in action: © Chiara Casiraghi (Tech-Cycling)

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