Pirelli PZero Velo 700x25c

Test di 6 mesi per questi copertoncini racing, la cui mescola a base di nano-molecole SmartNet Silica™ ha offerto prestazioni di altissimo livello in termini di aderenza e scorrevolezza su qualsiasi fondo stradale, anche sdrucciolevole, oltre a un ottimo assorbimento delle asperità. L’inverno riduce però le loro performance.


Presentati in anteprima mondiale a metà giugno 2017, dopo due anni di sviluppo, i clincher Pirelli PZero Velo sono concepiti per le competizioni su strada, con l’obiettivo di massimizzare scorrevolezza, aderenza, maneggevolezza, durata del battistrada e resistenza alle forature. La gamma PZero Velo è articolata su tre modelli, tutti in versione clincher per camera d’aria: PZero Velo (per le competizioni su strada, caratterizzato da una banda laterale argento, modello oggetto della nostra recensione), PZero Velo TT (Time Trial, con banda laterale rossa) e PZero Velo 4S (4 Season, con banda laterale blu, mescola performante anche alle basse temperature e protezione antiforatura anche nella carcassa).


I tre modelli di copertoncini Pirelli PZero Velo

Le mescole dei Pirelli PZero Velo sono preparate in Romania, seguendo le rigorose indicazioni della casa madre italiana, quindi inviate a un terzista in Francia, dove gli pneumatici vengono materialmente prodotti e spediti nei magazzini di stoccaggio Pirelli.

Caratteristiche
Le caratteristiche di questi PZero Velo erano già state descritte nel nostro articolo inerente alla presentazione ufficiale, qui le riassumiamo brevemente. La mescola dei PZero Velo, composta da 22 elementi, è a base di SmartNet Silica™, molecola di silice dalla forma allungata, che aumenta scorrevolezza e direzionalità dello pneumatico. La sua estrema elasticità riduce la generazione di calore e la resistenza al rotolamento. La sua affinità chimica con l’acqua migliora le prestazioni sul bagnato. Il reticolo molecolare delle nano-particella di SmartNet Silica™ aumenta la protezione contro le forature senza appesantire la struttura dello pneumatico, prolungandone anche la durata.

Per il profilo e la costruzione dei nuovi PZero Velo, Pirelli ha utilizzato la tecnologia ICS (Ideal Contour Shaping), ottimizzando l’impronta a terra del copertoncino in termini di tenuta, stabilità, reattività e controllo in qualsiasi situazione.

Il disegno del battistrada è stato realizzato mediante tecnologia FGD (Functional Groove Design), di derivazione moto Superbike. Angoli, profondità e distanza delle scolpiture sono stati studiati per ottimizzare le prestazioni in termini di deflusso dell’acqua, di tenuta su asciutto e bagnato, di durata, di feeling di guida, di comfort e aderenza. Il disegno dei battistrada richiama quello di un lampo e presenta angoli molto stretti nella parte mediana, con una decisa apertura verso i lati, a tutto vantaggio del drenaggio dell’acqua, della scorrevolezza e del consumo uniforme della gomma. La sua progressiva profondità migliora la durata nel tempo, la reattività e il controllo della risposta dello pneumatico, anche in condizioni di piega estrema. Occorre ricordare che se la mescola di uno pneumatico è l’elemento che garantisce il grip chimico al suolo, la scolpitura garantisce quello meccanico, anche nel caso di copertoncini stradali.

Scheda Tecnica
• Peso rilevato: 200 grammi
• Carcassa: 127 TPI in nylon
• Mescola: SmartNet Silica™
• Cerchietto: kevlar pieghevole
• Tubeless: no (utilizzo con camera d’aria)
• Larghezza rilevata: 26.8 mm (montaggio su cerchio in alluminio largo 20 mm, profilo 22.6 mm, pressione 6 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Altezza rilevata: 26 mm (larghezza cerchio 20 mm, senza carico verticale, pressione 6 bar)
• Spessore centrale del battistrada da noi rilevato: 2.6 mm
• Senso di rotazione: direzionale, indicato da una freccia
• Pressione consigliata: da 6.0 a 7.7 bar (87-110 psi)
• Misure disponibili: 700x23c, 700x25c, 700x28c
Prezzo di listino: 42.90 euro (700x23c, 700x25c), 44.90 euro (700x28c)

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.


Sintesi del Test
• Distanza complessiva percorsa: 3.286 km
• Periodo di utilizzo: da inizio Luglio a fine Dicembre 2017
• Temperature di esercizio: da +36°C a -3°C
• Percorsi effettuati: lunghe salite e discese, con fondi stradali anche rovinati, qualche settore sterrato compatto. Fondi stradali estivi prevalentemente asciutti, occasionalmente bagnati causa temporali montani. Autunno e inverno con strade viscide o brinate
• Set-up del tester: peso corporeo 70 kg (senza abbigliamento), peso bicicletta 7.5 kg (pedali inclusi), pressione di esercizio pneumatici da 6.0 a 6.5 bar

Sulle strade estive e invernali
Abbiamo provato il PZero Velo nella sezione da 25 mm, accoppiandolo a una camera d’aria da 105 grammi e montandolo su un cerchio in alluminio avente larghezza 20 mm. La facilità di montaggio di questo copertoncino è sensazionale quando la temperatura ambientale supera i +15°C, tanto da riuscire a montarlo e smontarlo senza attrezzi. Tra +15°C e +10°C occorre qualche sforzo in più. Sotto i +10°C la mescola si indurisce ulteriormente e per effettuare questo tipo di operazioni occorre un levagomme. La precisione costruttiva è comunque impeccabile.

Torturati per più di 3.200 km nell’ultimo semestre 2017, dal livello del mare al Passo dello Stelvio, su afose colline e gelide vallate, nella calura estrema e sulla brina invernale, con qualunque condizione di asfalto, abbiamo raccolto preziose informazioni circa il loro utilizzo, tanto da tracciarne un identikit a due facce, entrambe comunque positive. Nonostante per le stagioni fredde Pirelli consigli il modello PZero Velo 4S, abbiamo ugualmente voluto provare questa versione racing PZero Velo con tutte le temperature meteo riscontrabili nelle zone del centro-nord Italia.

Estate
I 200 grammi esatti da noi rilevati rendono i PZero Velo reattivi alle accelerazioni e ai cambi di ritmo. La loro morbida mescola garantisce eccelsa aderenza, ma anche una sensazionale scorrevolezza. Quanto ai limiti di piega, si possono raggiungere livelli da “supermotard”. Queste notevolissime prestazioni non vengono meno neppure sui fondi viscidi o bagnati, la mescola del PZero Velo si adatta perfettamente alle condizioni ambientali cui è sottoposta durante la stagione estiva, consentendo anche una guida “sporca”, con bruschi cambi di direzione, senza incorrere in spiacevoli perdite di aderenza, asciutto o bagnato che sia. Buonissima la loro trazione posteriore, anche sul viscido, e perfetta l’aderenza in frenata, situazione in cui riescono a scaricare l’energia cinetica senza scomponimenti. I PZero Velo si fanno apprezzare anche per la loro grande capacità di assorbire le asperità del fondo stradale, consentendo una guida molto più rilassata e meno dispendiosa dal punto di vista energetico.

Autunno e Inverno
Con la progressiva discesa delle temperature d’esercizio, calano un pochino anche alcune prestazioni di questi eccellenti copertoncini. Il freddo, si sa, contrae i corpi, facendo loro perdere buona parte dell’intrinseca elasticità. E i PZero Velo non si sottraggono a questa semplice legge della fisica. Abbiamo posto l’ottimale limite prestazionale in corrispondenza di temperature ambientali di +9°C, valore al di sotto del quale abbiamo rilevato un seppur modesto degrado delle performance mostrate invece quando la colonnina di mercurio sale in doppia cifra. Con il freddo occorre maggiore cautela, una guida più dolce, l’asfalto non consente al copertoncino di entrare in temperatura e con le manovre al limite si entra in zona rischio. In presenza di asfalto asciutto e pulito, ancorché freddo, si può osare ancora molto, mentre quando l’asfalto è bagnato, viscido o addirittura brinato è consigliata una certa accortezza, evitando anche le accelerazioni fuorisella in salita per non incappare in perdite di aderenza. Ma si tratta di situazioni veramente estreme per una bici da corsa. Le stagioni invernali non inficiano invece la scorrevolezza dei PZero Velo, risultata sempre eccellente. Molto buono anche il loro consumo, che dopo poco più di 3.200 km appare allineato ai 6.000 km dichiarati dalla Casa milanese quale durata media del posteriore, logicamente quello più soggetto a usura.


– Sito web Pirelli Veloworld


— FOTOGALLERY —


La parte interna dei copertoncini PZero Velo





Lo stato di usura del copertoncino posteriore dopo 3.286 km


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Roberto Chiappa e Sergio Doria)

2 commenti

  1. Buongiorno, io non sono stato cosi fortunato…dopo solo 150 km si è presentata una crepa e non un taglio, longitudinalmente sul copertone posteriore di circa 4 cm.
    Smontando lo pneumatico, sul tallone si presentavano innumerevoli taglietti, come se lo stesso avesse una consistenza burrosa. non mi è mai capitata una cosa simile prima e ne ho cambiati di copertoncini. Ahimè non sono l’unico leggendo recensioni qua e la’….non credo di usarli mai più.

    • Roberto Chiappa

      Ciao Massimo,
      il tuo problema dipende sicuramente dalla procedura di stoccaggio della mescola. Questa viene prodotta in Romania, quindi trasferita in Francia per la lavorazione. Basta poco per alterarne le proprietà chimiche e meccaniche. Aria troppo secca o troppo umida, troppo caldo o troppo freddo. Le ragioni possono essere tante, tutte significative.
      Mi spiace davvero, io sto utilizzando nuovamente i PZero Velo da fine Aprile e sono ancora in ottimo stato.
      Giusto però, nel tuo caso, orientarsi verso altri prodotti.
      Comunque sia, ti auguro buone pedalate !!

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