Parte oggi il 68esimo Tour de Romandie

Un prologo e cinque tappe attraverso al Svizzera romanda, fino al 4 Maggio, per onorare vincitori e vinti, ma anche stabilire gerarchie e valutare intenti dell’ormai prossimo Giro d’Italia.

Si inizierà con una breve cronometro individuale di 5.57 km ad Ascona, sulla riva settentrionale del Lago Maggiore.
Poi la tappa N.1, la più lunga di questo Tour, 203.6 km da Ascona a Sion, passando da Domodossola e valicando i 2.000 metri del Simplonpass.
Da Sion si arriverà a Montreux per la tappa N.2, buona per fughe da lontano, con 166.5 km e due GPM di 3 categoria nella seconda metà di giornata.
Tappa N.3 da Le Bouveret ad Aigle, 180.2 km con 4 GPM di 1 categoria, l’ultimo dei quali a 15 km dal traguardo. Può succedere di tutto.
Quarta tappa da velocisti, con un circuito point-to-point di 174 km attorno a Friburgo.
Infine la quinta e ultima frazione, un’altra crono individuale, questa volta di 18.5 km nel centro di Neuchâtel.

Il dettaglio delle tappe

Prologo: Ascona – Ascona, 5.57 km
Tappa 1: Ascona – Sion, 203.6 km
Tappa 2: Sion – Montreux, 166.5 km
Tappa 3: Le Bouveret – Aigle, 180.2 km
Tappa 4: Fribourg – Fribourg, 174 km
Tappa 5: Neuchâtel – Neuchâtel, 18.5 km

Presenti e assenti
E’ un Tour de Romandie che vede al via molti nomi importanti, pur senza un pronostico certo. E’ la gara di rifinitura per il Giro d’Italia, oppure il primo approccio – cui solitamente fa seguito il Giro del Delfinato – alla preparazione del Tour de France.

In ottica Giro d’Italia, un corridore da tenere sott’occhio qui al Romandia è il colombiano Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step), un po’ in ombra nella prima parte di questa stagione ma desideroso di mettere le mani sulla maglia rosa, che l’anno scorso vide soltanto dal secondo gradino del podio.

Il nostro Ivan Basso (Team Cannondale) è un altro che è al Romandia per preparare il Giro. Ci si augura che il varesino possa esprimersi su livelli più alti di quelli espressi nel recente Giro del Trentino, dove ha combinato pochissimo.


Chris Froome, vincitore del Romandia 2013

Molto più nutrito il lotto di chi corre il Romandia con lo sguardo al Tour de France. A iniziare da Chris Froome (Team Sky), che quest’anno ha corso pochissimo per problemi vari (schiena, infezione polmonare), disertando anche la Liegi di domenica. Vedremo in quali condizioni si presenterà ad Ascona, dato che nessuno è in grado di valutare l’attuale stato di forma del keniano bianco.

Discorso simile anche per il compagno di squadra Richie Porte, che rientra qui al Romandia dopo una lunga pausa agonistica per problemi respiratori, che gli hanno fatto slittare la preparazione per il Giro d’Italia, costringendolo al forfait per virare sul Tour de France come spalla di Froome.

Qui al Romandia ci sarà anche il nostro Vincenzo Nibali (Team Astana), con tutta la squadra accanto a lui per sincronizzare i meccanismi e le strategie di gara per il Tour de France. Lo “Squalo dello Stretto” ha preferito disertare la Campagna del Nord in favore di un più piacevole clima in quel di Tenerife, con due settimane in altura al cospetto del Pico de Teide. Il Nibali visto alla Liegi, dove ha lavorato in massima parte per il suo compagno Enrico Gasparotto, ha i mezzi per fare bene anche qui in Svizzera, anche se non si tratta del suo principale obiettivo stagionale.

Mirino puntato sul Tour de France anche per gli americani Tejay Van Garderen (BMC Racing) e Andrew Talansky (Team Garmin Sharp), che comunque non disdegnerebbero affatto una vittoria nel Romandia.

Vittoria che potrebbe arridere a uno degli atleti più in forma del momento, il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quick Step), terzo alla Liegi e sempre molto consistente nelle Classiche del Nord.

Il Team Orica GreenEdge metterà in mostra una sorpresa, che ha il volto e il talento del quasi 28enne Nino Schurter, pluri-titolato nella Mountainbike – dove ha vinto tutto – che ha voluto cimentarsi con la specialissima stradale in questo Tour de Romandie. Per lui, che è di Chur, nel Canton Grigioni, è quasi la gara di casa. Amatissimo in patria, avrà dalla sua il sostegno del pubblico. E’ un vero fenomeno, da osservare attentamente. Non vincerà, ma potrebbe lasciare il segno.

Tra gli assenti illustri troviamo Mark Cavendish (Omega Pharma-Quick Step), impegnato a polverizzare allo sprint gli avversari al Giro di Turchia (27 Aprile – 4 Maggio) in cui ha vinto le prime due tappe.

Mancherà Sir Bradley Wiggins (Team Sky), che diserterà anche il Giro d’Italia in favore di quello della California (11-14 Maggio).

Non ci sarà il colombiano Nairo Quintana (Movistar Team), in ritiro training sulle Ande per preparare il Giro d’Italia, che in pratica sarà la sua prima vera gara di questo 2014.

E non sarà al via nemmeno Andy Schleck (Trek World Racing) per un ginocchio malconcio e il morale in frantumi.

Intanto il breve prologo odierno dovrebbe essere territorio di caccia per Tony Martin (Omega Pharma-Quick Step), il re delle cronometro.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: TDWSport

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