Mille km con le Mavic Ksyrium Elite 2016

Test di 1.000 km per queste ruote tubeless-ready che hanno dimostrato tutte le buone qualità declamate da Mavic. Benché non dedicate all’utilizzo professionale, soddisfano pienamente le esigenze degli amatori agonisti. Molto positivo il riscontro dei copertoncini Mavic Yksion Pro Griplink e Powerlink 700×25, forniti di serie con il wheelset.


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Presentate sul nostro web-magazine all’inizio di Maggio, abbiamo ricevuto queste nuove ruote Mavic Ksyrium Elite 2016 per un test approfondito, da noi condotto nell’arco di un paio di mesi per oltre 1.000 km, su tutti i tipi di terreno, inclusi alcuni settori di sterrato sassoso e strade bianche. Mille km non sono probanti per valutarne l’affidabilità nel tempo, ma sono più che sufficienti per giudicare le qualità prestazionali, che in tal caso si sono rivelate di ottimo livello.

Già disponibili presso la rete di vendita, le Mavic Ksyrium Elite in versione 2016 presentano alcune interessanti migliorie rispetto all’omologo modello precedente.

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Un particolare del foro valvola, con etichetta che identifica il montaggio, e della giuntura interna SUP del cerchio

Cerchi
La larghezza interna del cerchio è ora di 17 mm, ossia 2 mm in più rispetto a prima. Quella esterna arriva a 23 mm. Ne deriva una minore resistenza al rotolamento (dichiarato un guadagno del 13%), un aumento nel comfort e nel volume di aria a disposizione (+18%). I nuovi cerchi in lega di alluminio Maxtal (più leggera e resistente del 30% rispetto alla lega convenzionale 6106) hanno un peso dichiarato di 405 grammi, sono più leggeri di 50 grammi grazie all’utilizzo della tecnologia brevettata “ISM 4D”, che lascia attorno ai nipples il materiale strettamente necessario per garantire resistenza meccanica, leggerezza e affidabilità. Conseguentemente anche il disegno del cerchio è stato rinnovato, con una nuova pista frenante “UB Control” (Usiné Brut Control) lavorata CNC. I nipples in alluminio sono integrati seguendo la tecnologia “Fore”: la gola del cerchio è filettata per ricevere i nipples, risultando così più rigido del 20% e quindi più resistente alla fatica. In canale interno del cerchio, invece, non è forato ma chiuso, consentendo il montaggio di copertoncini tubeless o la latticizzazione di quelli per camera d’aria. Come da tradizione Mavic, i cerchi sono giuntati mediante procedimento SUP (Soudé Usiné Process), che effettua una saldatura ad arco del cerchio, lavorandola poi per renderla più liscia, ottenendo quindi un migliore bilanciamento della ruota. Rivisti nelle forme anche i profili, da 24 mm (anteriore) e 26 mm (posteriore, asimmetrico).

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Mozzi
Ridisegnate le flange del mozzo anteriore, più leggere e più rigide. I mozzi, entrambi con corpo e perno in alluminio, scorrono su cuscinetti sigillati a cartuccia “QRM+” a doppia tenuta e classe di precisione C3, dotati di sistema di microregolazione dell’attrito interno. La ruota libera del mozzo posteriore sfrutta la tecnologia “FTS-L” (Force Transfer System Light), mediante la quale l’area di contatto tra il cricchetto e il corpo del mozzo viene rinforzata da due inserti in acciaio inossidabile, così da permettere la realizzazione del corpo del mozzo in alluminio.

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Raggi
La ruota anteriore ha 18 raggi a testa diritta disposti radialmente, con profilo aerodinamico, sfinati a doppio spessore. Posteriormente si contano invece 20 raggi, anch’essi a testa diritta e profilo aerodinamico, allacciati con sistema “Isopulse”, ossia radiale lato sinistro e incrociati in seconda lato ruota libera.

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Battistrada differente per i copertoncini Yksion Pro Griplink (sopra) e Yksion Pro Powerlink (sotto)
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Copertoncini
Questo wheelset, per il quale abbiamo rilevato un peso di 1.552 grammi, viene venduto con gli specifici copertoncini Mavic Yksion Pro 700×25, nella duplice versione Griplink anteriore e Powerlink posteriore, aventi scolpitura del battistrada differenziata e direzionale. Dotati di mescola soffice, con carcassa a 127 TPI e cerchietto pieghevole in kevlar, sono ottimizzati in funzione della destinazione d’uso. L’anteriore Griplink, con protezione centrale antiforatura in kevlar, offre grande tenuta in tutte le situazioni, incluse quelle con pioggia. Il posteriore Powerlink, con banda centrale antiforatura in nylon, va invece alla ricerca della bassa resistenza al rotolamento. La loro pressione massima consigliata è di 7.7 bar. Sono coadiuvati da una camera d’aria leggera e di buona qualità, con valvola Presta in alluminio la cui lunghezza di 48 mm ben si adatta al profilo dei cerchi.

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Corredo
Con le ruote, nel package di serie, i due quick-release, le due chiavi multifunzione (tiraraggi, levagomme, regolazione mozzi), l’anello distanziale per il montaggio di un pacco pignoni a 9-10 velocità (il corpetto di serie ospita le 11 velocità) e il manuale d’uso redatto in ben 30 lingue.

Prezzo di listino
Il prezzo di listino delle Mavic Ksyrium Elite 2016 complete è di 639 euro.

Rilevazioni effettuate
• Peso ruota anteriore (senza quick-release, copertoncini e camere d’aria): 680 gr
• Peso ruota posteriore (senza quick-release, copertoncini e camere d’aria): 872 gr
• Peso copertoncino anteriore Yksion Pro Griplink: 198 gr
• Peso copertoncino posteriore Yksion Pro Powerlink: 206 gr
• Peso camera d’aria: 86 gr ciascuna
• Lunghezza valvola camera d’aria: 48 mm
• Larghezza interna cerchio: 17 mm
• Larghezza esterna cerchio: 23 mm
• Altezza pista frenante: 9.5 mm


Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Direzionalità
Star6
• Finiture
Star6
• Prestazioni in frenata
Star6
• Prestazioni sul bagnato
Star6
• Reattività
Star5
• Resistenza al vento laterale
Star6
• Rigidità laterale
Star6
• Rigidità torsionale
Star6
• Robustezza strutturale
Star6
• Tolleranza verticale (“compliance”)
Star4
• Versatilità di utilizzo
Star7

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La prova dei mille
Poco più di 1.000 km nell’arco di un paio di mesi, su tutti i tipi di terreno (anche sterrati sassosi), con fondi sdrucciolevoli per la polvere o viscidi per la pioggia, salite lunghe e progressive oppure corte e ripide. Un test a tutto campo per queste Mavic Ksyrium Elite 2016, che hanno dimostrato una versatilità di utilizzo veramente straordinaria. Potendo ospitare pneumatici fino a 32 mm di sezione, incontrano pienamente anche le esigenze di ciclocrossisti e gravel-bikers che desiderassero cimentarsi nel turismo a lungo raggio, senza preclusioni di pavimentazione stradale né particolari limiti di peso (Mavic le garantisce fino a 120 kg).

Mille km percorsi senza inconvenienti né alcuna necessità di intervento di manutenzione, fosse anche per un banale allentamento del quick-release. Ruote perfette, raggi ancora con la tensione originaria, cuscinetti dei mozzi scorrevoli come fossero nuovi. Unico segno di usura, il battistrada dei copertoncini Yksion Pro, con il Powerlink posteriore già quasi a mezzo servizio. Cosa del tutto normale, visto il livello prestazionale offerto da questi pneumatici.

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Il peso complessivo di 1.552 grammi rilevati non può evidentemente collocare queste Ksyrium Elite nella fascia di utenza professionale. Tuttavia, caratteristiche tecniche e prestazioni riscontrate le rendono appetibili a un pubblico molto ampio, che va dai semplici cicloturisti agli amatori agonisti che desiderino una ruota di buon livello, affidabile e performante in qualsiasi condizione.

La massa inerziale di queste ruote è ben distribuita lungo l’intera circonferenza. Copertoncino, camera d’aria e cerchio sono sufficientemente leggeri per garantire una buonissima reattività, sia nelle partenze da fermo sia nei rilanci in velocità. Piuttosto semplice, quindi, “cambiare passo”, come si suol dire, alzando il ritmo e producendosi in proficue accelerazioni, pianura o salita che sia.

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Ottima la rigidità laterale, anche sull’anteriore, dove la raggiatura radiale potrebbe teoricamente innescare flessioni. Ma questi raggi Mavic sono robustissimi, rigidi e anche abbastanza leggeri. Ne consegue una direzionalità impeccabile, che rende precise le linee impostate e facilita i cambiamenti di traiettoria.

Di pari livello la rigidità torsionale, con la ruota posteriore perfettamente bilanciata nella tensionatura raggi, tale da trasmettere a terra tutti i watt espressi al ciclista. In tal senso, la raggiatura Isopulse fa il proprio dovere.

In frenata le ruote rimangono granitiche, non provocando squilibri di sorta. Il trasferimento di carico viene perfettamente assecondato dalla ruota anteriore. La pista frenante lavorata CNC si è dimostrata sincera e affidabile anche in condizioni di pioggia, garantendo spazi di arresto appena più lunghi rispetto a condizioni di asciutto.

Cerchio più largo e copertoncini con sezione da 25 mm offrono un buon comfort di marcia, anche sui fondi off-road, consentendo pressioni di esercizio degli pneumatici più basse. La rigidità strutturale delle ruote rimane comunque elevata, trasmettendo perfettamente la morfologia del fondo stradale e favorendo pertanto la giusta sensibilità di risposta nella guida. Essendo perfettamente chiusa la gola del cerchio, le Ksyrium Elite possono montare copertoncini tubeless (con l’ausilio del lattice), così come copertoncini tradizionali per camera d’aria resi tubeless, cioè latticizzati senza supporto della camera d’aria, preferibili da chi predilige una risposta più morbida sui fianchi dello pneumatico.


La struttura del Griplink (a destra) e del Powerlink (a sinistra)

I copertoncini Yksion Pro di serie sono indubbiamente votati alle prestazioni di punta, tipicamente racing. Il grip offerto dalla loro mescola, tendenzialmente morbida, è eccellente anche sui fondi viscidi. Notevole il limite di piega che si riesce a raggiungere sull’asciutto. Molto buono l’assorbimento delle asperità, anche grazie all’elasticità delle camere d’aria in butile. Validissimo complemento alle performance delle ruote, gli Yksion Pro hanno lo svantaggio di un rapido consumo del battistrada soprattutto, logicamente, al posteriore. Ma si tratta di un neo assolutamente tollerabile, visto l’utilizzo al quale sono destinati.

Scheda tecnica
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— FOTOGALLERY —


La particolare struttura Maxtal dei cerchi Mavic Ksyrium Elite


Un dettaglio dei cuscinetti a cartuccia sigillata QRM+


La ruota libera è rinforzata mediante il sistema FTS-L (Force Transfer System Light)

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Mavic_logo_2015

– Sito web Mavic


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Roberto Chiappa (Tech-Cycling) – © Mavic

6 commenti

  1. Ciao, bella recensione. Avete avvertito differenze rispetto al 23mm? E’ possibile montare un 23mm su questi cerchi?

    • Roberto Chiappa

      Ciao Alessandro,
      ti ringraziamo per il tuo apprezzamento inerente al nostro articolo, facciamo sempre del nostro meglio.

      Con un cerchio avente canale esterno da 23 mm è sempre possibile montare copertoncini da 23 mm, mentre è sconsigliato l’utilizzo di misure più piccole, in quanto tenderebbero a stallonarsi dal cerchio.
      Un copertoncino da 25 mm possiede circa il 14% in più di volume d’aria rispetto al suo pari da 23 mm, il che lo rende più confortevole, più assorbente sui terreni accidentati. L’impronta a terra cambia poco, +1 mm effettivo, quindi la scorrevolezza è molto simile tra 23 e 25 mm.
      Montato su questi cerchi Mavic, con un 25 mm si ha un ottimo controllo in curva, anche sul bagnato, e sulle sconnessioni in genere.
      Personalmente sono anni che utilizzo pneumatici da 25 mm, quando la tendenza era ancora quella di “smagrire” le sezioni per privilegiare la scorrevolezza. Ma con il progresso tecnologico delle mescole, si è giunti a sezioni più larghe pur mantenendo ottimi livelli di scorrevolezza.

      Per qualsiasi approfondimento, restiamo a disposizione.

      Sportivi saluti, e buone pedalate !! 🙂

  2. Salve, bella recensione. Da possessore di una coppia di Ksyrium Elite 2011, che uso ancora oggi con grande soddisfazione, non posso che essere contento di sapere che la Mavic continua a perfezionarli con successo.
    Mi sorgono diversi dubbi, però, sull’effettiva possibilità della ruota di montare tubeless, come ad esempio gli Schwalbe Pro One:
    – sul sito Mavic non mi sembra si faccia menzione del fatto che i cerchi siano TR, nè sul sito Schwalbe sono citate tra quelle predisposte;
    – il canale del cerchio non ha una scanalatura centrale tale da poter ospitare i talloni del tubeless, la sede della valvola non è preparata a questo scopo e probabilmente neanche la spalla lo è.
    Sapete se effettivamente qualcuno le ha provate con tubeless e se sono stati riscontrati inconvenienti nell’uso?
    Grazie per il vostro lavoro

    • Roberto Chiappa

      Ciao Enzo,
      i cerchi di queste Mavic possono ospitare senza problemi copertoncini tubeless, benchè non abbiano il bordo sagomato come tanti altri cerchi dichiarati TR.
      Logicamente, occorre aggiungere 30-40 ml di lattice, che oltre a riparare eventuali piccole forature garantisce anche la migliore aderenza dei copertoncini alla spalla del cerchio.
      Non le abbiamo ancora provate con pneumatici tubeless, ma abbiamo provato altri cerchi simili senza problemi.
      Chiaramente, la valvola da installare deve essere per tubeless, indipendentemente dal fatto che il cerchio non abbia una svasatura specifica come su taluni modelli.

      Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.

      Un saluto e un augurio di buone pedalate !!

  3. salve ho trovato molto interessante l’articolo.Sono possessore di una coppia di mavic ksyrium pro limited 2016 con all’attivo circa 2000km.Volevo capire bene come utilizzare la chiave in dotazione qrm+ per regolare i cuscinetti nelle 2 opzioni: massima fluidità e ogni condizione meteo(notizia sito mavic)in quanto le istruzioni non sono chiare.Potreste fare un video esplicativo? grazie

    • Ciao Francesco,
      purtroppo le ruote non sono più in nostro possesso, le abbiamo restituite al termine della prova.
      Tuttavia le operazioni per regolare il serraggio dei mozzi sono molto semplici.
      In dotazione hai le due chiavi nere multifunzione. Sulla semi-circonferenza di ognuna di esse sono presenti 4 rivetti, che si accoppiano con i forellini presenti sulle coppette di schermatura dei mozzi.
      Appoggiando le chiavi sulle coppette, in modo che i rivetti vadano ad accoppiarsi con i forellini, si otterrà una morsa che potrà essere allentata (girando una o entrambe le chiavi in senso antiorario) oppure serrata (girando in senso orario).
      Logicamente, se ti accorgi che il mozzo presenta un certo gioco solo da una parte, stringi solo quel lato. Oppure se è troppo “legato”, allenta solo quello.
      Per effettuare questa operazione sul mozzo posteriore dovrai quasi certamente togliere il corpetto ruota libera. Per l’anteriore invece non c’è problema.
      A disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, ti inviamo i nostri più sinceri saluti e un augurio di buone pedalate !!

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