Milano-Sanremo 2017, l’astuzia di Kwiatkowski

Il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky) brucia sulla “finish line” Peter Sagan (Bora Hansgrohe) che aveva fatto la corsa dal Poggio in avanti, portandosi appresso anche il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Flooors), poi terzo. Pattuglia dei velocisti a bocca asciutta, “Terminator” Sagan ancora piazzato ma vincitore morale.


La 108° edizione della Milano-Sanremo, la “Classicissima”, ha regalato spettacolo come non si vedeva da anni. Non certo per la media oraria della corsa, di soli 40,732 km/h causa vento contrario fino ad Ceriale. E nemmeno per la fuga iniziale di 10 corridori, tutti ripresi progressivamente fino a esaurire la loro azione ai piedi della salita di Costa Rainera, la mitica “Cipressa”.

Lo spettacolo lo hanno fatto l’attuale Campione del Mondo Peter Sagan (Bora Hansgrohe), il Campione del Mondo 2014 Michal Kwiatkowski (Team Sky) e il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), unici a involarsi sul Poggio a -6.3 km dal traguardo.

Il detonatore della corsa lo innescava “Terminator” Peter Sagan, con una sensazionale progressione alla quale solo “Kawasaki” Kwiatkowski e il francesino Alaphilippe riusciva il ricongiungimento, non senza notevole sforzo. Il terzetto guadagnava ben presto 10” sugli inseguitori, anche perché in discesa Sagan disegnava traiettorie di altissima scuola, seguite in tutto e per tutto dagli altri due. Un’azione, quella dello slovacco, che mandava all’aria tutti i piani di allineamento delle squadre per i propri velocisti. Roba che non si vedeva da anni, qui alla Sanremo.

Si arrivava così sull’Aurelia, con Sagan che riceveva ben pochi cambi dai compagni avversari, dovendo così sobbarcarsi quasi tutto il lavoro di traino. Ai -500 metri, il classico gesto con il gomito dello slovacco non trovava appoggio, e “Terminator” era così costretto a tessere una volata lunghissima.

”Kwiato” rimaneva saggiamente nella scia lunga di Sagan, dalla quale usciva di potenza ai – 50 metri. “Terminator” tentava un disperato colpo di reni ma doveva accontentarsi dell’ennesimo piazzamento, addolcito tuttavia dalla consapevolezza di avere offerto un’azione memorabile. Vincitore morale.

Julian Alaphilippe si accontentava del terzo posto, felice comunque perché conscio di avere dato il massimo. Bravo, lui che non è un velocista ma piuttosto un passista scalatore.

Dietro di loro, si scatenava la bagarre per il quarto posto, appannaggio di Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin), che ricordiamo vincitore della Sanremo 2014. E se guardiamo l’ordine di arrivo, ai primi 20 posti troviamo solo nomi blasonati. Non per niente la Milano-Sanremo è una delle cinque “Classiche Monumento” del ciclismo.

Michal Kwiatkowski è il primo corridore polacco a vincere la Milano-Sanremo. “Dopo le edizioni del 2013 e 2014, dove ero stato sfortunato, vincere la Milano-Sanremo è una sensazione incredibile.” – ha detto “Kwiato” subito dopo avere tagliato il traguardo – “Ringrazio i miei compagni di squadra. Hanno fatto un lavoro incredibile oggi. Non mi aspettavo l’attacco di Sagan sul Poggio. È andato all’attacco mantenendo una velocità elevatissima. Poi mi sono concentrato solo sul mio sprint finale. Non posso credere di aver battuto Sagan!”.

Ordine d’arrivo
1) Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
2) Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
3) Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
4) Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin
5) Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
6) Arnaud Demare (Fra) FDJ
7) John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
8) Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
9) Elia Viviani (Ita) Team Sky
10) Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott
11) Magnus Cort Nielsen (Den) Orica-Scott
12) Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
13) Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
14) Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
15) Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli
16) Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
17) Ben Swift (GBr) Team UAE Emirates
18) Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
19) Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
20) Marco Canola (Ita) Nippo-Vini Fantini
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I dieci protagonisti della fuga iniziale: Nico Denz (Ag2r La Mondiale), Mattia Frapporti (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), William Clarke, Tom Skujins (Cannondale-Drapac), Ivan Rovny (Gazprom-Rusvelo), Alan Marangoni (Nippo-Fantini), Umberto Poli (Novo Nordisk), Federico Zurlo (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier-Selle Italia).

DICHIARAZIONI
Il vincitore della corsa, Michal Kwiatkowski, ha dichiarato in conferenza stampa: “In ogni classica è meglio avere diverse carte da giocare. Dopo la Cipressa il gruppo era cosi grande che pensavo avesse il 95% di chance per un arrivo in volata. Sul Poggio, quando ha attacato Sagan, è stato Elia [Viviani] a darmi la sveglia, dicendomi via radio che voleva che lo inseguissi. Probabilmente, sono in una posizione migliore rispetto al resto del gruppo per correre contro Sagan perchè abbiamo gareggiato insieme sin da juniores. La metà del gruppo pensa che Sagan sia di un altro pianeta, io credo sia battibile. È stato impressionante sul Poggio ma indossando la maglia iridata era nella peggiore delle situazioni. Alaphilippe ed io abbiamo messo pressione su di lui perché avevamo i nostri velocisti dietro. Sapevo dall’anno scorso che vincere attaccando da solo era impossibile, seguendo Sagan lo sarebbe diventato. Ho lasciato un piccolo buco dietro di lui per fargli lanciare la volata da molto lontano. Sono davvero contento per come sono andate le cose”.

Il secondo classificato, Peter Sagan ha detto: “Ho dato tutto il mio meglio per provare a vincere la Milano-Sanremo, grazie alla mia squadra che ha lavorato duro per portarmi nel finale. Mi hanno tenuto fuori dai guai. In questa corsa è importante evitare le cadute. Sono andato davvero vicino a cadere sulla linea d’arrivo! Lo spettacolo è importante per chi guarda la gara. Credo siano rimasti tutti felici. Il mio attacco sul Poggio è stato istintivo. Ci ho provato. Mi sono accorto di essere rimasto solo, poi [Julian] Alaphilippe [portandosi dietro Kwiatkowski] mi ha raggiunto e siamo scesi fortissimi. Credo che anche la discesa sia stata speciale. È stato un bello spettacolo”.

Il terzo classificato, Julian Alaphilippe, ha commentato: “Sono stato battuto da corridori fortissimi, sono contento di essere arrivato terzo alla mia prima Milano-Sanremo. Ci sono andato vicino ma non ho rimpianti. Alla fine avevo dato tutto ed ero senza gambe. Quando ha attaccato Sagan l’ho seguito a tutto gas sul Poggio, lui andava fortissimo. Ho dovuto riprenderlo prima della cima ed ho provato a recuperare qualcosa in discesa, ma anche lì per stargli dietro non ho potuto mollare un attimo! Negli ultimi due chilometri non ho tirato per due ragioni: dovevo riprendermi ed il mio velocista era alle spalle. Noi correvamo per Gaviria. Oggi non posso che essere soddisfatto e spero di vincere questa gara un giorno”.


– Sito web ufficiale Milano-Sanremo


—— FOTOGALLERY ——









































Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © La Presse (D’Alberto, Ferrari) – © Bettini photo – © TDW Sport

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