Met Manta

Test approfondito e analisi tecnica per questo casco di alta gamma dal peso minimale, dotato di sofisticate soluzioni aerodinamiche, design all’avanguardia e prestazioni molto elevate. Progettato per le ruote veloci del ProTour, soddisfa pienamente anche le esigenze del più classico degli amatori.


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Parallelamente al casco MET Rivale abbiamo condotto il test di questo MET Manta, più leggero e più aerodinamico. Apparentemente simili tra loro nelle forme, Manta e Rivale differiscono tuttavia per schema progettuale, peso (solo 197 grammi rilevati per il Manta in misura “M” contro i 220 grammi del Rivale) e ovviamente prezzo al pubblico (200 euro di listino del Manta contro i 130 del Rivale).

Il casco MET Manta appartiene all’ultima generazione di caschi aero stradali che, dotati di elevata efficienza aerodinamica, permettono un considerevole risparmio energetico, sacrificando sull’altare della velocità una parte della loro capacità di raffreddamento della testa. Come il Rivale, anche il Manta è stato testato dai professionisti del Team Dimension Data all’interno della Galleria del Vento del Politecnico di Milano.

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Costruito mediante procedimento “in moulding” (la calotta esterna in policarbonato viene applicata a caldo alla componente interna in polistirene EPS ad alta densità, per rendere il casco più resistente agli urti e dissipare lungo l’intera struttura le forze derivanti dall’impatto), il Manta ha l’imbottitura interna in schiuma di poliuretano a spessore differenziato, rivestita da tessuto Coolmax anallergico. La superficie di contatto dell’imbottitura è pari al 50% della circonferenza cranica, limitando in tal modo la sudorazione.

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La ritenzione posteriore è affidata al pratico sistema bidimensionale “Safe-T Advanced”, la cui culla bascula verticalmente su 4 posizioni, mentre la rotellina esegue aggiustamenti orizzontali pari a 2 mm per ogni click.

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La chiusura è demandata alla classica fibbia in PVC anti-scalzamento, con serraggio a clip, mentre le cinghie di ritenzione “Airlite”, più aerodinamiche e leggere del 15% rispetto allo standard comunemente impiegato, presentano le fibbie di serraggio “cam divider”, efficacissime nel mantenere la propria regolazione.

Aerodinamica
Le forme del Manta sono frutto di un accurato studio aerodinamico volto a migliorare sia la penetrazione aerodinamica dell’insieme testa-casco sia il raffreddamento della stessa ottimizzando e sfruttando al meglio i flussi d’aria interni.

La parte anteriore ha la funzione di separare l’aria che incontra “tagliando” il flusso e facendolo scorrere attorno al casco per ridurre al minimo turbolenze e drag (il trascinamento fluidodinamico dell’aria) mentre la parte posteriore è studiata per controllare i vortici che naturalmente si formano in quest’area, riducendo ulteriormente il drag, e sfruttarli per estrarre l’aria calda prodotta dalla testa.

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In parallelo i progettisti hanno studiato l’aerodinamica interna posizionando strategicamente delle aperture – 4 frontali e 2 laterali – per creare un flusso d’aria interno che circonda il capo partendo dalla fronte fino alla zona dietro alle orecchie. Sulla sommità della calotta è presente una settima apertura dalle forme più sofisticate. Tecnicamente è chiamata presa d’aria sommersa o NACA e la sua funzione è quella di aspirare aria, aumentandone la velocità, senza “sporcare” il flusso d’aria che le passa sopra. Questa feritoia si occupa di raffreddare la parte posteriore della testa e di spingere l’aria calda all’esterno attraverso le aperture posteriori.

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Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
Star7
• Facilità di manutenzione (pulizia, ecc)
Star7
• Finiture
Star7
• Imbottitura interna I (morbidezza)
Star6
• Imbottitura interna II (smaltimento sudore)
Star7
• Regolazioni I (facilità di esecuzione)
Star7
• Regolazioni II (capacità di mantenimento)
Star7
• Ventilazione
Star5

La prova su strada
Il Manta si fa subito notare per il suo peso piuma, i 197 grammi rilevati dalla bilancia della redazione sono davvero pochi. La calzata è ottima e la calotta avvolge la testa in modo uniforme senza stringere da nessuna parte. La compatibilità con la maggior parte degli occhiali è ottima, non abbiamo rilevato interferenze anche se la distanza tra la parte finale delle astine e il casco è minima.

Le regolazioni del sistema di ritenzione, identiche al Rivale, sono rapide e intuitive e in pochi minuti si ottiene il set-up definitivo.

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Come la maggior parte dei prodotti studiati per un uso professionale, bastano poche pedalate per dimenticarsi di indossare il Manta ma, grazie alle temperature rigide di fine inverno e al fatto di non indossare il sottocasco termico, abbiamo potuto sperimentare “sulla pelle” i flussi d’aria che passano intorno alla testa.

Ci sono voluti parecchi chilometri, e un sostanziale aumento di velocità, per rendersi conto del lavoro aerodinamico svolto dal Manta: la sensazione più evidente è un aumento del comfort, spariscono le turbolenze nella zona posteriore e l’insieme testa/casco dà la netta impressione di attraversare l’aria senza resistenza.

Queste sensazioni si traducono in realtà con il passare dei chilometri, rendendosi anche conto di muoversi con minore fatica e di non utilizzare più alcuni muscoli del collo per “tirare avanti” il casco. MET dichiara un risparmio di 10 Watt a 50 Km/h, velocità riservata ai professionisti, ma anche ad andature più consone ad un amatore il vantaggio è apprezzabile e il risparmio di energia tangibile.

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Per valutare le capacità di areazione e raffreddamento della testa dobbiamo tenere presente che il Manta ha una superficie di appoggio al capo più ampia rispetto agli altri caschi e, per scelta costruttiva, la fascia centrale della fronte dalla zona degli occhi fino alla sommità del capo (3 cm di larghezza per 10 cm di lunghezza) non viene areata. Malgrado queste scelte progettuali i flussi d’aria interni sono capaci di garantire un buon raffreddamento della testa e non abbiamo mai sofferto il caldo o rilevato aumenti considerevoli della sudorazione del capo. A qualsiasi velocità si può avvertire il movimento dell’aria attorno alla testa.

Ovviamente non siamo al livello di un classico casco areato e la temperatura esterna, nel periodo in cui si è svolto il test, non ha mai superato i 22°C. Dato che i flussi d’aria sono in funzione della velocità, probabilmente nel periodo estivo un ciclista che in salita viaggia a velocità moderata potrebbe preferire il classico casco areato.

Il nostro test proseguirà nei prossimi mesi per acquisire dati e sensazioni con temperature estive, da comunicare ai nostri lettori. Aggiornamento test nel periodo estivo: con temperature attorno ai 27°C e umidità prevalente, il Manta garantisce una buona ventilazione laddove le velocità rimangano superiori a 25 km/h. Con temperature che toccano i 30°C, per disporre di un raffreddamento sufficiente si è costretti a non scendere sotto i 32 km/h.

Il Manta, progettato per i professionisti, si è rivelato un ottimo prodotto adatto anche alla maggior parte degli amatori. La marginale capacità di raffreddamento può essere un limite nel periodo estivo, ma rivelarsi un vantaggio nelle mezze stagioni oppure sotto la pioggia o nelle lunghe discese dai passi alpini dove il meteo cambia di continuo.

Le sue prestazioni velocistiche e le caratteristiche aerodinamiche ne fanno una scelta obbligata per chi vuole ottimizzare il dispendio energetico.


Ad un prezzo indicativo di listino di 200 euro, sostanzialmente allineato ai competitor, il MET Manta viene fornito completo di borsa portacasco. Omologato EN 1078 per la normativa europea CE, per l’australiana AU e per la statunitense CPSC, il Manta è prodotto in due taglie, M (54-58 cm) e L (59-62 cm), e in quattro colorazioni diverse, tra le quali anche quella utilizzata in gara dai professionisti del Team Dimension Data.

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Tra gli optional troviamo l’imbottitura frontale in Gel O2, ipoallergenica e antibatterica, che abbiamo avuto modo di provare e che riteniamo decisamente più comoda e indifferente al sudore rispetto a quella di serie (quest’ultima più adatta al periodo invernale). Il prezzo di listino di questa imbottitura in gel è di 9 euro.

Sicurezza passiva
Per aumentare la visibilità è possibile applicare, sopra il rotore di regolazione del sistema di ritenzione Safe-T Advanced, la luce Met USB Led, a illuminazione fissa o intermittente. Visibile da 500 metri di distanza, è dotata di sensore che la fa accendere e spegnere automaticamente al variare delle condizioni di luce. Ha un’autonomia di 4 ore in modalità lampeggiante ed è ricaricabile tramite presa USB. Pesa 13 grammi. Il prezzo di questo accessorio, 39 euro, può sembrare elevato, ma ha il vantaggio di essere compatibile con tutti i prodotti Met e Bluegrass.

– Sito web MET Helmets

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Articolo a cura di Sergio Doria

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria e Roberto Chiappa) – © MET Helmets
Video: © MET Helmets

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