La GF Gimondi Bianchi ricorda Marco Pantani

Nel 13° anniversario della scomparsa dell’amatissimo “Pirata” Marco Pantani, la GF Gimondi Bianchi lo ricorda al via il 10 maggio 1998, poco prima di conquistare Giro d’Italia e Tour de France. Il racconto di Stefano Garzelli, al via della GF nel 2000 e vincitore del Giro lo stesso anno. Comunicato Stampa.


Ricordando Pantani: Marco e gli altri campioni della GF Gimondi

A tredici anni dalla scomparsa del “Pirata”, il racconto di Stefano Garzelli, che nel 2000 testò il percorso della Granfondo prima di vincere il Giro d’Italia: “Gli anni con Marco, il trionfo con Bianchi e la benedizione di Gimondi: emozioni indelebili”

Sorridente, cappellino giallo indossato al rovescio, occhiali sollevati all’altezza della fronte. Accanto, Felice Gimondi: quasi una benedizione in vista degli imminenti successi. E’ così che gli appassionati della Granfondo Internazionale Felice Gimondi Bianchi, in programma il 7 maggio 2017 a Bergamo, ricordano Marco Pantani, nel tredicesimo avversario della scomparsa dell’indimenticato “Pirata”. Il 10 maggio del 1998 c’era anche Pantani alla partenza della terza edizione, a una settimana dalla partenza del “suo” Giro d’Italia e alla vigilia di una storica stagione che l’avrebbe visto trionfare – primo italiano, a 33 anni dal trionfo di Felice Gimondi – sulle strade del Tour de France, per una storica “doppietta”.

Gli organizzatori della Granfondo – intitolata quest’anno Tutto il rosa di Felice Gimondi – ricordano con un pizzico di orgoglio quella domenica di 19 anni fa. Quasi un talismano per la grande, ultima stagione di trionfi dello scalatore di Cesenatico, prima del lungo calvario che portò all’oblio e poi alla morte. Pantani sarebbe tornato, poi, a Bergamo anche nella sesta edizione disputata nel 2001, l’anno successivo alle ultime vittorie di tappa al Tour de France.


Norma Gimondi, Stefano Garzelli, Daniele De Paoli, Beppe Guerini e Felice Gimondi nei pressi del Santuario della Madonna dei ciclisti sul Colle Gallo, durante la ricognizione del 26 febbraio 2000

Fra i compagni di squadra più celebri di Marco Pantani, Stefano Garzelli ha condiviso sia le fatiche del Giro d’Italia 1998, sia la fortunata coincidenza relativa alla GF Gimondi Bianchi. Il 26 febbraio 2000, infatti, Garzelli provò il percorso della Granfondo e tre mesi dopo conquistò il Giro d’Italia, anche grazie a un “gregario” d’eccezione: lo stesso Marco Pantani. “Il sopralluogo sul percorso della GF Gimondi mi ha portato fortuna – racconta Stefano Garzelliperché, pochi mesi dopo, sono riuscito a vincere il Giro d’Italia, con Marco assoluto protagonista assieme a me e con una bicicletta Bianchi. Non dimenticherò mai il momento in cui Gimondi solleva il mio braccio, dopo che ho indossato la maglia rosa al Sestriere”.

Pantani e Garzelli sono due dei numerosi vincitori del Giro d’Italia che hanno pedalato sul percorso della Granfondo: Eddy Merckx, Vittorio Adorni, Gianni Motta, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Gianni Bugno, Tony Rominger, oltre ovviamente allo stesso Felice Gimondi. Anche altri campioni sono stati ospiti dell’evento bergamasco: Lucien Aimar, Moreno Argentin, Luigi Arienti, Dino Zandegù, Italo Zilioli.

“La Granfondo ha un percorso molto suggestivo, duro ma non durissimo. Credo che tutti i professionisti, non solo di Bergamo, hanno pedalato e conoscano salite come il Selvino e il Colle Gallo. E poi già il nome dell’evento, in sé, gli conferisce un’attrattiva particolare: fossi un appassionato di ciclismo, ci andrei a prescindere. Malgrado i successi e la fama – conclude Garzelli – Felice è rimasto umile, vero, autentico. Ecco: ci vorrebbero più Gimondi nel ciclismo”.

Come iscriversi alla Granfondo Gimondi Bianchi 2017
Tutti gli appassionati potranno iscriversi alla 21a edizione compilando l’apposito form online sul sito ufficiale della manifestazione www.felicegimondi.it, oppure presso gli uffici organizzativi di G.M.S. in Via G. Da Campione, 24/c – 24124 Bergamo (tel. +39 035.211721 – fax + 39 035.4227971).

– Sito web GF Gimondi Bianchi


Impaginazione e grafica: Roberto Chiappa

Testo e foto: © www.vitesseonline.it

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