I Mondiali sotto il segno dei Templari

Dal 21 al 28 Settembre la cittadina spagnola di Ponferrada, celebre per il suo Castello dei Templari, ospiterà i Campionati Mondiali su strada. Sette titoli in palio per gli uomini, cinque per le donne. Apertura domenica 21 con le prove a cronometro riservate alle squadre, chiusura il 28 con la prova in linea maschile.

Ponferrada, graziosa cittadina spagnola situata nella comunità autonoma di Castiglia e León, deve il proprio nome al ponte rinforzato in ferro (Pons Ferrata) che venne costruito nel XII secolo sul fiume Sil per agevolare il cammino dei pellegrini verso Santiago de Compostela. Il borgo di Ponferrada fu donato nel 1178 all’Ordine dei Templari, che si era preso cura della sicurezza del Camino verso il santuario di Santiago de Compostela. E il Castello dei Templari dell’XI secolo è l’emblema della città, antico maniero accanto al quale sfrecceranno moderni destrieri in carbonio, pedalati da cavalieri inguainati in leggerissime tutine di lycra.

La prima giornata di gara sarà rivolta alle due Cronosquadre, prima quella femminile e a seguire quella maschile.
Tra le donne, il Team Specialized-Lululemon è in cerca del tris, con la Orica-AIS, la Giant-Shimano e la Rabo Liv pronte a tendere l’agguato vincente.
Le squadre maschili dovranno fronteggiare l’armata Omega Pharma-Quick Step capeggiata da Tony Martin, indiscusso sovrano delle prove contro il tempo. Il tracciato di 57 km è sostanzialmente pianeggiante per i primi 20 km, per diventare appena mosso fino al 35esimo. Un piccolo dente al 53esimo km potrebbe però far saltare gli schemi. Sky, Orica-GreenEdge e BMC sono pronte a tendere imboscate.


Cronosquadre Femminile


Cronosquadre Maschile


Crono individuale donne Junior


Crono individuale uomini Under23


Crono individuale uomini Junior


Crono individuale donne Elite


Crono individuale uomini Elite

Per la cronometro maschile il favorito non può che essere il tedesco Tony Martin, imperatore dal 2011, qui in cerca di uno storico poker. Appena dietro al “panzer” vediamo lo svizzero Fabian Cancellara, forse non più brillante come qualche anno fa, ma pur sempre in grado di puntare al podio alto. Speranze italiane riposte su Adriano Malori.
Tracciato insidioso, con le fatiche maggiori collocate negli ultimi 15 km. Sarà determinante non commettere errori, anche un semplice contrattempo tecnico può costare moltissimo su un percorso del genere.


Prova in linea donne Junior


Prova in linea uomini Under23


Prova in linea uomini Junior


Prova in linea donne Elite


Prova in linea uomini Elite

Un bell’anello di 18.2 km, con 306 metri di dislivello. Quattordici giri. Totale 254.8 km e 4.284 metri di dislivello complessivi. Due salite, la seconda misura 1 km con punte all’8%. Da quel GPM mancheranno 5 km all’arrivo, 4 dei quali di velocissima discesa. Un tracciato degno di un Mondiale. Quanto sarà duro, dipende dal ritmo imposto dai corridori in gara. Sono sempre le gambe a dettare i tempi. Chi ne avrà di più, come sempre accade, vincerà. Quasi impossibile indicare un favorito. I velocisti potrebbero risentire del dislivello, non sembrano nella loro situazione ideale. Gli scalatori puri, meno che meno. Questa è roba da finisseur, gente abituata a spremere l’ultima molecola di glicoceno muscolare dopo uno sforzo della durata di 254 km.

Davide Cassani, CT della Nazionale, per questa prova ha convocato 11 atleti, 2 dei quali saranno schierati come riserve. Fabio Aru (Astana), Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo), Damiano Caruso (Cannondale), Giampaolo Caruso (Katusha), Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), Alessandro De Marchi (Cannondale), Davide Formolo (Cannondale), Vincenzo Nibali (Astana), Manuel Quinziato (BMC), Giovanni Visconti (Movistar), Edoardo Zardini (Bardiani-CSF).

Squadra ben assortita, magari non roboante ma pur sempre soddisfacente in chiave iridata. Un campione affermato come Nibali e un “quasi campione” come Aru, e tanti ottimi gregari che potrebbero fare selezione tra gli avversari. In mezzo, i due giovani della Bardiani, che il Mondiale finora l’avevano solamente sognato, e che magari potrebbero regalarsi – e regalarci – un sogno.

– Sito ufficiale dei Campionati Mondiali di ciclismo 2014: www.mundialciclismoponferrada.com


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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