Giro delle Fiandre, Niki Terpstra olandese volante

L’olandese Niki Terpstra (Quick-Step Floors) interpreta al meglio lo spartito della “Ronde” e sciorina una sinfonia solitaria a 19 km dal traguardo che non ammette repliche. Dietro di lui un volitivo Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Un po’ in ombra i favoriti. Buono l’esordio in questa gara di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida).


Ha vinto il migliore, colui che ne aveva di più e che ha colto il momento giusto per sferrare l’attacco risultato poi vincente. L’olandese Niki Terpstra (Quick-Step Floors) ha scritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della Ronde van Vlaanderen, edizione 102, lui che comunque era già salito sul podio fiammingo nel 2015, quando giunse secondo, e nel 2017, terzo. E rompe il digiuno olandese alla Ronde che durava da 32 anni, (Adrie Van Der Poel, 1986).

Ronde il cui percorso di 260 km ricalcava fedelmente quello dell’anno scorso, nel quale tornava il Muur van Geraardsbergen, conosciuto anche come Muro di Grammont. In totale 18 muri e 5 settori di pavé. Partenza da Anversa, sotto un cielo molto nuvoloso che dispensava anche qualche goccia di pioggia, e clima ventoso e freddo, tipicamente belga.

Andatura molto sostenuta fin dai primi metri che soffocava ogni timido tentativo di fuga. Ci volevano 70 km per vedere la prima sortita, con un gruppo di 12 corridori senza capitani di ventura, tra i quali il nostro Filippo Ganna (Team UAE Emirates). Lo squadrone Quick-Step governava i ritmi, così si arrivava ai -40 km con ben poche certezze sullo sviluppo della corsa. Davanti c’erano Dylan van Baarle (Team Sky), Sebastian Langeveld (EF Education First-Drapac) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo).

Sul Kruisberg, ai -30 km, Sonny Colbrelli (Team UAE Emirates) accelerava portandosi appresso Zdenek Stybar (Quick-Step Floors), Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), sui quali rinveniva Vincenzo Nibali (Team UAE Emirates). Niki Terpstra percepiva il pericolo e andava a ricucire in un amen, portandosi poi al comando del drappello inseguitore dei tre fuggitivi. Nibali saltava sulla ruota dell’olandese ma doveva abdicare in un falsopiano asfaltato, dove il ritmo di Terpstra era eccessivo per le possibilità del messinese.

Poco prima dell’Oude Kwaremont, Terpstra riprendeva i tre al comando, ormai sgranati dalle fatiche, e proseguiva a ritmo martellante, senza mostrare segni di cedimento, guadagnando una 30ina di secondi su Pedersen e altrettanti su un gruppetto di prime punte (Sagan, Van Avermaet, Gilbert, Stybar, Naesen, Benoot, Van Aert).

Sagan allungava solitario sul Paterberg, ma resosi conto di non riuscire a rosicchiare metri a Terpstra rientrava nei ranghi. Gli altri rimanevano compatti ma nonostante i cambi non guadagnavano nulla sull’olandese, apparso veramente in giornata di grazia.

Terpstra andava così a vincere in solitaria questa 102^ edizione della Ronde van Vlaanderen, aggiungendo alla sua bacheca di successi, tra cui la Paris-Roubaix 2014, anche questa mitica Classica Monumento. Un trionfo meritatissimo, lui che a 33 anni può essere considerato a buon diritto uno dei grandi delle Classiche del Nord. E domenica lo rivedremo alla Paris-Roubaix.

Dietro Terpstra, un combattivo Mads Pedersen, danese di 22 anni, nel 2016 vincitore della Paris-Roubaix Under23, bravo a resistere al rientro del gruppo inseguitore, regolato da Philippe Gilbert che rimpinguava ulteriormente il bottino Quick-Step sul podio fiammingo. E poi gli altri battuti, tra i quali vorremmo elogiare Wout Van Aert (Team Veranda’s Willem Crelan), qui nono, stella del ciclocross mondiale subito accesasi nel firmamento stradale dei pro.

Positivo l’esordio di Vincenzo Nibali in questa difficilissima corsa, disputata a un ritmo infernale senza un attimo di pausa per prendere fiato, da lui conclusa al 24° posto. Subito dopo il traguardo, lo “Squalo dello Stretto” dirà di avere avuto la sensazione di essersi trovato in una lavatrice. Dalla quale, comunque, a nostro parere è uscito indenne, senza farsi centrifugare. Non è la sua gara, ma ha dato pur sempre prova di carattere.

Ordine d’arrivo
1) Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
2) Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
3) Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors
4) Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
5) Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
6) Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
7) Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
8) Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
9) Wout Van Aert (Bel) Veranda’s Willems Crelan
10) Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
11) Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
12) Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
13) Sep Vanmarcke (Bel) EF-Drapac
14) Timo Roosen (Ned) Lotto NL-Jumbo
15) Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ
16) Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
17) Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
18) Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
19) Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
20) Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
Time
06:21:25
00:00:12
00:00:17
00:00:20
00:00:25
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00:01:09
00:01:13
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Ronde van Vlaanderen femminile, suona ancora l’inno olandese

Festa tutta olandese anche al Giro delle Fiandre femminile, disputatosi al mattino, con la campionessa olimpica Anna Van Der Breggen (Team Boels-Dolmans) che andava in fuga ai-27 km e trionfava infliggendo 1’08” alla connazionale e compagna di squadra Amy Pieters, brava a vincere la volata per la piazza d’onoresi davanti a un’altra olandese, precisamente Annemiek van Vleuten (Team Mitchelton-Scott). Per l’Olanda un vero tripudio che sarà ricordato a lungo. Prima delle italiane Marta Bastianelli (Team Alè Cipollini), 13esima a 1’48”.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – TDW Sport

1 Commento

  1. Mauro Di Fabrizio

    NiKi Terpstra al Giro delle Fiandre, ha saputo lavorare di giustezza e ha colpito al momento opportuno.

    Prestazione Eccellente.

    Mauro Di Fabrizio

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