B’Twin elettrica Original 700

Test di questa city-bike elettrica, biammortizzata, rivelatasi comodissima e redditizia nei percorsi filanti, anche dal profilo ondulato e con percorrenze medio-lunghe. Baricentro un po’ alto, ripartizione dei pesi ed erogazione del motore premiano la guida nei tratti ad ampio respiro, ma non agevolano l’utilizzo nel misto stretto e nel traffico cittadino in genere.


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Dei cinque modelli di city-bike elettriche b’Twin, questa Original 700 è l’unica a essere dotata di un telaio biammortizzato, soluzione tecnica che assicura un alto grado di comfort di marcia anche in presenza di fondi sconnessi, come purtroppo capita di trovare sempre più spesso nelle nostre città.

Il vantaggio principale di una e-bike, bicicletta a pedalata assistita, è il risparmio energetico di chi pedala. A parità di sforzo fisico, si possono dunque percorrere distanze maggiori, mentre per quanto riguarda la velocità di punta a carico del motore occorre considerare il limite massimo di 25 km/h imposto dal legislatore. Non aspettatevi dunque di salire su una e-bike pretendendo le performance di uno scooter elettrico.

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Scheda tecnica
Telaio: lega di alluminio serie 6000, full-suspended con leveraggio a tre punti sul tubo piantone, snodo sui foderi obliqui del carro posteriore
Ammortizzatore posteriore: molla e olio, regolabile nel precarico, escursione alla ruota 60 mm
Serie sterzo: diametro 1.1/8”, calotte con sfere libere, serraggio con dado e controdado filettati
Forcella: alluminio 6061, steli da 1”, sistema ammortizzante a elastomeri e molla, escursione 60 mm, non regolabile, cannotto in acciaio filettato da 1.1/8”
Curva manubrio: lega di alluminio, low-rise (semi-rialzato), larghezza 560 mm, diametro centrale 1.1/8”
Attacco manubrio: in acciaio, estensione 100 mm, orientabile in altezza, inclinazione da 0° a +60°
Comandi cambio: Sram X.3 (3×7 speed)
Leve freno: Tektro per v-brake
Freni: Tektro v-brake
Deragliatore: Shimano
Cambio: Sram 3.0
Guarnitura: Shimano, corone 48-38-28, pedivelle 172.5 mm
Pedali: flat, gabbia in alluminio con catarifrangenti
Movimento centrale: Shimano, perno quadro
Pignoni: Shimano 7 speed, scalati 14-16-18-20-22-24-28
Catena: Shimano 7 speed
Reggisella: lega di alluminio, diametro 29 mm
Sella: b’Twin ErgoFit System con imbottitura in schiuma di poliuretano
Ruote: mozzi in alluminio 36 fori, cerchio da 28” in alluminio doppia parete, raggi in acciaio, nipples in ottone, quick release anteriore e perno passante posteriore con innesto cavi nel motore
Coperture: b’Twin, misura 700×42, cerchietto in acciaio
Camere d’aria: b’Twin in butile, misura 700×35-43, valvola Schrader
Batteria: ioni di litio con elementi sferici Samsung, 24V 10Ah, 250W in propulsione e 180W in trasmissione finale, garantita per 500 cicli di ricarica completa
Motore: brushless, alloggiato nel mozzo posteriore, coppia erogata 30 Nm, tre livelli di erogazione gestibili mediante trip computer Geonaute al manubrio
Accessori di serie: campanello, luce anteriore alogena e posteriore con lampadina a incandescenza alimentate direttamente dalla batteria, parafanghi, catarifrangenti alle ruote e sui pedali, stampella laterale, portapacchi (limite di carico 15 kg)
Misure disponibili: M, L
Peso rilevato: 26.8 kg (taglia L)
Portata massima: 100 kg
Garanzia: a vita su telaio, manubrio e attacco manubrio
Prezzo di listino: 999,95 euro

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Analisi globale
La Original 700 ha un robusto telaio in lega di alluminio serie 6000 (lega composta da alluminio, magnesio e silicio) e viene proposta in due taglie: la “M” con ruote da 26” e la “L” con ruote da 28”. Identici tra le due misure gli allestimenti e l’equipaggiamento di serie.

La linea estetica della Original 700 appare sobria e snella, nonostante le grandi ruote da 28” e la batteria collocata nel portapacchi posteriore. Ben accessoriata con tutto ciò che serve per muoversi in ambito urbano (luci, catarifrangenti, campanello), viene mossa da una unità propulsiva situata nel mozzo posteriore, la cui gestione avviene tramite trip computer Geonaute situato sul lato sinistro del manubrio.

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La batteria da 24V, facilmente sfilabile dal portapacchi e il cui fissaggio nella struttura è demandato a una pratica serratura di sicurezza con chiave, deve essere ricaricata con il trasformatore in dotazione. Per giungere a una ricarica completa occorrono circa 6 ore.

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Nella zona posteriore della batteria si trova l’indicatore del livello di ricarica, con cinque led luminosi, ciascuno dei quali simboleggia il 20% di carica. B’Twin consiglia di effettuare una ricarica completa ogni 3 mesi, a prescindere dal livello di utilizzo della batteria. Il miglior rendimento si ottiene dopo il quinto ciclo di ricarica. La batteria è garantita per 500 cicli, valore sufficientemente ampio da non destare preoccupazioni anche tra coloro che fanno un uso intensivo della e-bike.

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Batteria e motore collocati nel retrotreno sbilanciano un po’ la ripartizione dei pesi della Original 700. La ruota anteriore è libera di muoversi con agilità, ma dietro si avverte parecchio peso, non facile da gestire nelle manovre da fermo o quando si inclina la bicicletta. E’ noto che la maneggevolezza migliori con la centralizzazione e l‘abbassamento delle masse, quindi motore a livello di movimento centrale/pedivelle e batteria sul trave obliquo. Nella Original 700 si è voluto badare soprattutto al comfort, dotandola di sospensioni anteriori e posteriori, ma la collocazione dell’ammortizzatore davanti al tubo piantone sottrae inevitabilmente spazio all’applicazione di altre soluzioni tecniche.

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Il trip computer nelle varie modalità di esercizio

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Il trip computer al manubrio consente di scegliere tre livelli di assistenza propulsiva elettrica, attivabili premendo il tasto “Mode”. Il primo livello fornisce una spinta fino a circa 17 km/h, il secondo prosegue fino a circa 22 km/h, il terzo arriva al limite previsto dei 25 km/h. Oltre questa velocità il motore si disinnesta, così come si disinserisce quando si azionano i freni o si smette di pedalare. Dal trip computer si comandano le luci, con l’anteriore alogena che garantisce un buon fascio di luminosità in ampiezza e distanza. Sul display del trip computer sono riportati anche il livello di carica della batteria e i dati relativi alla distanza totale (odometro) o a quella parziale (trip), selezionabili alternativamente premendo il tasto più in alto dei tre, che serve anche per accendere e spegnere il device.

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Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.


Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Autonomia di percorrenza
Star5
• Comfort
Star7
• Equilibrio ciclistico
Star3
• Erogazione motore
Star3
• Finiture (telaio, componenti)
Star5
• Forcella (prestazioni globali)
Star3
• Maneggevolezza
Star3
• Sospensione posteriore (prestazioni globali)
Star5
• Stabilità ciclistica
Star6


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La prova su strada
Abbiamo ricevuto una b’Twin Original 700 in taglia “L”, adatta a persone di statura compresa tra 172 e 185 cm (la taglia “M” è consigliata per stature da 155 a 171 cm). Il nostro test si è articolato su due settimane di intenso utilizzo quotidiano, in questo periodo invernale, nel traffico cittadino milanese e sulle strade extraurbane dei comuni limitrofi.

In sella alla Original 700 in taglia “L” ci si trova piuttosto in alto, per le ruote da 28” ma soprattutto per l’altezza del movimento centrale, posto a 352 mm dal suolo. Il che non agevola mettere il piede a terra in caso di arresto. Il baricentro alto, inoltre, non premia la maneggevolezza e le manovre negli spazi stretti. Quando invece si riesce a distendere la pedalata nei tratti filanti, la Original 700 appare molto ben impostata, con sospensioni decisamente comode, in grado di assorbire tutto quanto passa sotto alle ruote, assistite da pneumatici di sezione tale, 42 mm, da consentire anche di avventurarsi su qualche sterrato compatto senza ripercussioni negative sulla guida.

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La forcella è piuttosto morbida in affondamento e un po’ pigra nella velocità di ritorno, cosa comprensibile poiché si tratta di una unità ammortizzata a molla ed elastomero, del tutto priva di regolazioni. Ovviamente esente da manutenzione ordinaria, flette un po’ torsionalmente sotto carico, caratteristica probabilmente riscontrabile solo in questa versione con ruote più grandi. Crediamo infatti che la Original 700 in taglia “M”, con ruote da 26”, in virtù delle minori masse rotanti non debba soffrire di questo fenomeno.

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L’ammortizzatore posteriore si comporta bene, dando una buona progressività al carro posteriore. Regolabile solo nel precarico, agendo sulla ghiera superiore, è protetto da un manicotto in neoprene, che lo preserva dai detriti provenienti dal terreno (schizzi di acqua, fango, ecc).

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Il motore ha una erogazione piuttosto bizzarra. Denuncia un ritardo di circa 1.8” sia nell’innesto iniziale sia nel disinserimento finale. Se in partenza il ritardo non crea apprensioni, quando si desidera rallentare occorre considerare questa curiosa latenza, perché il motore continua a erogare potenza per circa 1.8” anche quando si smette di pedalare o si azionano i freni.

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Al ritardo sopra descritto si somma la curva di erogazione, fin troppo rapida in avvio, per poi appiattirsi e rimanere lineare fino ai limiti delle tre modalità. Con il primo livello di assistenza elettrica, quello meno esuberante e quindi più risparmioso, si arriva quasi subito a 15 km/h, cosa che potrebbe imbarazzare la guida negli spazi stretti e nel caotico traffico cittadino. Anche il secondo e terzo livello denunciano la stessa erogazione iniziale, chiaramente con una distensione maggiore nelle rispettive velocità previste.

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L’autonomia di percorrenza di 40 km dichiarata da b’Twin è da considerarsi come un valore medio. Nel peggiore dei casi, quello di maggior consumo, con erogazione motore al terzo livello e luci costantemente accese, nei percorsi perfettamente pianeggianti si percorrono circa 25 km. Nelle migliori condizioni, con erogazione in prima modalità e luci spente, si arriva tranquillamente a 80 km. L’autonomia si riduce sensibilmente nel caso di percorrenze in salita, ambito peraltro nel quale la Original 700 non eccelle, in quanto il motore non sembra abbastanza potente per affrontare salite con pendenze maggiori del 6%. I cavalcavia e le salitelle urbane non la mettono certo in crisi, ma sulle salite più lunghe e un pochino più ripide emergono i limiti dell’unità elettrica da 24 Volt. Da non dimenticare che l’autonomia della batteria diminuisce in presenza di basse temperature. La rapportatura 3×7 di cui è dotata la Original 700 consente comunque di affrontare pendenze superiori al 6%, a patto di un maggiore sforzo fisico sui pedali.

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Benché equipaggiata da freni v-brake, la frenata è apparsa sufficientemente potente e modulabile. Gli spazi di arresto si allungano inesorabilmente in condizioni di bagnato, ma rimangono pur sempre entro valori accettabili. Occorre invece prestare attenzione alle frenate in discesa, dove il peso complessivo della bici costringe a esercitare maggiore forza sulle leve freno.

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Comodo e funzionale l’attacco manubrio orientabile in altezza, con inclinazione da 0° a 60°. Impossibile non trovare l’assetto ideale.

All’insegna della praticità anche la possibilità di sfilare agevolmente la batteria dal portapacchi posteriore, per poterla mettere in carica nei pressi di una presa elettrica.

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La luce anteriore alogena garantisce un’ottima visibilità notturna, sia in ampiezza sia in profondità. Tuttavia il fardello dei cavi anteriori interferisce con il faretto, oscurandolo parzialmente durante le manovre di svolta verso destra.

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Gli spinotti di collegamento della batteria con l’unità motrice e la porta d’ingresso del caricabatteria

I collegamenti elettrici e la batteria non hanno dato segno di inconvenienti in presenza di pioggia o fondo bagnato. Per il lavaggio della bicicletta e di tutti i componenti non occorrono particolari precauzioni, se non quella di evitare getti di acqua ad alta pressione nei meccanismi soggetti a lubrificazione, sugli spinotti e negli interstizi della batteria.


—— FOTOGALLERY ——

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Alcuni dettagli del telaio in alluminio

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Tubo sterzo, attacco manubrio e cavalletto laterale

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La biella di rinvio dell’ammortizzatore e il fulcro di rotazione dei foderi bassi del carro

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Un dettaglio del freno v-brake posteriore e i cavi di collegamento della batteria verso il motore

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Guarnitura e deragliatore anteriore

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Il mozzo anteriore con 36 raggi e il pacco pignoni posteriore a 7 rapporti

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Il cambio posteriore e il grande mozzo che ospita l’unità motrice elettrica

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I comandi “trigger” 3×7 che azionano deragliatore anteriore e cambio posteriore

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La comoda sella e i pedali “flat” con gabbia in alluminio

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Il comando cambio destro, con il campanello, e un dettaglio del battistrada degli pneumatici

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è un marchio distribuito da


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Roberto Chiappa e Sergio Doria)

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