99° Giro d’Italia, tappa regina a Esteban Chaves, maglia rosa a Steven Kruijswijk

La 14esima tappa riscrive completamente la Classifica Generale attraverso i 5.400 mdsl dei 6 passi dolomitici di giornata. Astana in percussione sul Giau, Nibali all’attacco sul Valparola, Movistar in affanno, Chaves e Kruijswijk riprendono Darwin Atapuma il fuggitivo, volata slow-motion a quattro assieme a Georg Preidler, esultano Chaves e Kruijswijk.


La tappa regina fa saltare tutte le gerarchie di classifica ben oltre le attendibili previsioni. Il menu del giorno recitava 210 km, 5.400 metri di dislivello, 6 GPM. Roba per stomaci di ferro e gambe d’acciaio. Al 45esimo km si formava una fuga composta da 37 corridori, tra i quali Georg Preidler (Team Giant-Alpecin), Darwin Atapuma (BMC) e Kanstantsin Siutsou (Dimension Data), che saranno protagonisti anche nel prosieguo.

Al primo GPM, il Pordoi, Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) incamerava il bottino pieno per consolidare la Maglia Azzurra degli scalatori. Il secondo GPM, Passo Sella, vedeva invece transitare davanti a tutti David López (Team Sky), mentre sul terzo e sul quarto, il Passo Gardena e il Campolongo, era la volta di Rubén Plaza (Orica-GreenEdge) a prendersi i punti per la Classifica dei GPM, mentre si ritirava Ryder Hesjedal (Trek-Segafredo) a causa di problemi di stomaco.

Giro d'Italia 2016

Sulla quinta salita di giornata, il Passo Giau, riecheggiavano i tamburi di guerra dell’Astana, che non tardavano a mietere vittime, la più illustre delle quali era la Maglia Rosa Andrey Amador (Movistar Team), in evidente debito di energie. Il gap con i fuggitivi, sempre più sgranati dalle pendenze, era a quel punto di circa 5’. Il ritmo imposto risultava troppo elevato anche per Bob Jungels (Etixx-Quick Step) e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), sfibrato dal pesante lavoro di gregariato svolto fino a quel momento. Poco prima del GPM, Darwin Atapuma, Georg Preidler e Kanstantsin Siutsou superavano Rubén Plaza e si involavano nella discesa, con l’azione dell’Astana che riduceva lo svantaggio a poco meno di 4 minuti.

Giro d'Italia 2016

Sulla salita del Passo Valparola, lo “squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) andava all’attacco, mentre il suo fido gregario Michele Scarponi, oggi più che mai straordinario, si faceva da parte. L’azione del messinese provocava la resa di Alejandro Valverde (Movistar Team), ma non quella del “colibrì” Esteban Chaves (Orica-GreenEdge) e del sorprendente “olandese volante” Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo), che dava sfoggio di grane condizione. Nibali era costretto a rallentare, vedendo involarsi Chaves e Kruijswijk alla caccia di Atapuma, sbarazzatosi nel frattempo della compagnia di Siutsou e Preidler.

Sul GPM di Passo Valparola scollinava per primo Atapuma, seguito a 30” dalla coppia Chaves- Kruijswijk alla quale si agganciava Preidler, mentre Siutsou perdeva sempre più terreno e veniva riassorbito da Nibali, staccato di ulteriori 30”. Atapuma entrava per primo a La Villa e affrontava il “Muro del Gatto” tra inneggianti ali di folla. Ma a 2 km dal traguardo il colombiano della BMC accusava la fatica, e su di lui piombavano i tre inseguitori.

Volata a quattro, ormai senza più gambe. Il più rapido era Esteban Chaves, che conquistava una tappa leggendaria, la sua prima al Giro (su due partecipazioni). Appena dietro Steven Kruijswijk, battuto sì ma con l’onore di indossare la Maglia Rosa, per la prima volta in carriera. Disappunto per Georg Preidler, che aveva lanciato per primo la volata, e sconforto per Darwin Atapuma, che aveva accarezzato l’idea di un epico trionfo in solitaria. Dietro di loro, Nibali riusciva a contenere in 37”, seguito da Siutsou. Poi tutti gli altri, con distacchi da paura.

Ordine d’arrivo

1) Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
2) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
3) Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
4) Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team
5) Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
6) Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data
7) Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
8) Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
9) Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
10) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
11) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
12) Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
13) Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
14) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
15) Sebastian Henao (Col) Team Sky
16) Mikel Nieve (Spa) Team Sky
17) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
18) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
19) Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
20) Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
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Classifica Generale completamente ridisegnata. Mentre i riflettori erano puntati su Nibali e Valverde, Kruijswijk irrompe a fari spenti sulle salite dolomitiche del Giro, andando a indossare una Maglia Rosa che secondo noi potrebbe perdere solo sulle Alpi piemontesi. Nibali è secondo a 41”, ma deve anche guardarsi le spalle da Esteban Chaves, il cui stato di forma è sembrato crescente. Corazzata Movistar affondata, al resto dei contendenti la gloria di tappa. Per il titolo ritentare l’anno prossimo, grazie.

Classifica Generale

1) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
2) Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
3) Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
4) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
5) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
6) Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
7) Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
8) Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
9) Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data
10) Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
11) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
12) Bob Jungels (Lux) Etixx-Quick Step
13) Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
14) Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team
15) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
16) Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
17) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
18) Sebastian Henao (Col) Team Sky
19) Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
20) Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling
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– Link alle Classifiche

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo)
• Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida: Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Bob Jungels (Etixx-Quick Step)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa, Esteban Chaves, in conferenza stampa: “Grazie a tutti per essere venuti. L’Orica-GreenEdge è stata come una famiglia per me dal momento in cui ho firmato il contratto. Tempo fa ho sofferto di un grave infortunio al braccio e un dottore mi ha detto che non sarei mai più andato in bici. Ecco perché l’ho alzato dopo il traguardo. Quest’anno il mio compagno Mathew Hayman ha vinto la Parigi-Roubaix proprio dopo essersi rotto un braccio. Ho sempre sognato di vincere una tappa al Giro. È un sogno aver vinto la tappa regina sulle Dolomiti. È troppo presto per dire se io sia un favorito per la vittoria finale o meno”.

La nuova Maglia Rosa, Steven Kruijswijk: “Questa giornata per me è meravigliosa. Ci speravo un po’, ero vicino alla Maglia Rosa. Significa tantissimo per me. Questo è il mio sesto Giro, amo questa corsa perché amo le salite. L’anno scorso me la giocavo con Contador, Aru e Landa sulle montagne nella terza settimana, ma avevo perso molto tempo nei giorni prima. Ho perso solo dieci secondi da Nibali nell’ultima crono. Se domani dovessi perderne altrettanti significherebbe che sarei ancora in Maglia Rosa, anche se sinceramente spero di guadagnarne nonostante la stanchezza”.

La Maglia Bianca, Bob Jungels: “Stavo abbastanza bene, ma è stato una giornata durissima, qualcosa che non avevo mai affrontato prima. Nella penultima salita non sono riuscito a stare davanti e sono andato del mio passo. Sono contento di avere ancora la Maglia Bianca e non sono lontanissimo in Generale, anche se mi ci vorrà un po’ per recuperare da questa tappa di montagna. Non vinci il Giro al primo anno in cui partecipi. Devi imparare a conoscere le salite, sono durissime. Spero di tornare per fare sempre meglio”.

La Maglia Azzurra, Damiano Cunego: “Oggi forse è stata la prima tappa durissima del Giro d’Italia. Ho corso anche per vincerla, non solo per la Maglia Azzurra. Ho pagato i cambi di ritmo fisicamente e mentalmente, quindi ho cambiato obiettivo ed ho puntato alla maglia. Sto bene ma il livello è elevatissimo”.

— Tappa N.15 —

Cronometro individuale di 10.85 km, con i primi 2 km in falsopiano. I restanti sono all’8.3% di pendenza media, con una punta all’11%. Dopo le fatiche di oggi, la cronoscalata non dovrebbe stravolgere la classifica, ma potrebbe dilatare o accorciare i distacchi. Nibali deve inseguire l’olandesone, che è apparso in gran spolvero, ma deve guardarsi le spalle dal piccolo colombiano, che sulle pendenze dell’Alpe di Siusi appare favorito.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © Getty Images Sport – © TDW Sport – © ANSA (Peri/Di Meo/Zennaro)

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