97° Giro d’ltalia, “der neue Kaiser” Kittel firma il bis

Straordinario Marcel Kittel, che incenerisce gli avversari con un’azione esplosiva negli ultimi metri. Per lui seconda vittoria consecutiva, nel giorno del suo 26esimo compleanno. Maglia rosa che non cambia padrone. Domani trasferimento in Italia.

Perdonateci l’accostamento, magari irriverente e forse ancora acerbo, ma dopo il celebre “Kaiser Jan” – ci riferiamo a Ullrich – la Germania trova un altro imperatore del pedale, certamente meno efficace in salita e a cronometro rispetto a Ullrich, ma assolutamente mortifero allo sprint, dove ricorda un po’ il Cipollini dei tempi migliori, incontenibile e devastante.

Con una squadra, la Giant-Shimano, raramente in grado di lavorare fino in fondo per lui, Marcel Kittel riesce ancora una volta a caricarsi sulle spalle la fase centrale e soprattutto quella finale dello sprint, lottando come un leone nella gabbia dei gladiatori velocisti. A farne le spese, questa volta, l’inglese Ben Swift (Team Sky) e i nostri Elia Viviani (Cannondale) e Davide Appollonio (AG2R La Mondiale), letteralmente sverniciati in poche decine di metri, quando la vittoria sembrava alla loro portata.


I protagonisti della fuga iniziale

Una tappa, quella odierna di 187 km da Armagh a Dublino, che ha vissuto un copione simile a quella precedente, con una fuga da lontano ripresa a pochi km dall’arrivo. E ancora una volta tra i protagonisti dell’azione a lunga gittata troviamo l’olandese Maarten Tjallingii (Belkin), accompagnato da Yonder Godoy (Androni), Miguel Angel Rubiano Chavez (Colombia), Gert Dockx (Lotto Belisol) e il nostro Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli-Yellow Fluo). L’ultimo a resistere agli assalti del plotone era proprio Cecchinel, ripreso ai -7 km.

Bravi ancora una volta gli uomini Cannondale a ricucire lo strappo e a portare Viviani agli ultimi 400 metri, quelli decisivi, del lungo rettilineo d’arrivo. A quel punto Kittel, con la maglia rossa di leader della Classifica a Punti, si trovava in sesta posizione, ma negli ultimi 100 metri con un guizzo felino usciva dalla ruota di Ben Swift e lo annichiliva brutalmente, regalandosi un meritatissimo successo per festeggiare il compleanno. Imperiale.

Tappa disturbata da vento e pioggia, ma che nel finale ha trovato anche un po’ di sole. Qualche caduta di troppo, vento e asfalto viscido applicati a strade talvolta strette non hanno aiutato la regolare marcia del numeroso gruppo. A terra, tra gli altri, anche i nostri Enrico Gasparotto (Astana), Michele Scarponi (Astana) e Damiano Cunego (Lapre-Merida).

La maglia rosa rimane addosso all’australiano Michael Matthews (Team Orica GreenEdge), contentissimo di portarla in Italia, un suo sogno. Che ora è realtà.
Domani giorno di riposo, o meglio di trasferimento aereo da Dublino a Bari, dove martedi partirà la quarta tappa del Giro d’Italia, pianeggiante e ancora adatta agli “uomini-jet”. Non ci sorprenderemmo se a vincere fosse nuovamente “der neue Kaiser” (il nuovo imperatore) Marcel Kittel.

Ordine d’arrivo

1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano
2 Ben Swift (GBr) Team Sky
3 Elia Viviani (Ita) Cannondale
4 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
5 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
6 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
7 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
8 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
9 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
10 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
11 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
12 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
13 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
14 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani-CSF
15 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol
16 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
17 Alex Petacchi (Ita) Omega Pharma-Quick Step
18 Daniele Colli (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
19 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
20 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia
04.28.43
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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Bettini photo

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