97° Giro d’ltalia, Arredondo fa il pieno

Tre GPM e la vittoria di tappa sono il bottino odierno di Julian Arredondo (Trek Factory Racing). Il Giro parla sempre più colombiano, con il secondo posto di Fabio Duarte e la supremazia in classifica di Quintana e Uran. Buona prova di Ivan Basso, cede Evans che scende al nono posto, Aru si avvicina al podio.

Diciottesima tappa, 171 chilometri da Belluno al Rifugio Panarotta, arrivo in salita. Tutti si attendevano l’attacco al capoclassifica Nairo Quintana (Movistar Team). Invece il colombiano ha corso intelligentemente sulle ruote dei suoi più immediati inseguitori, controllando la corsa da padrone. In attesa della cronoscalata di domani, 26.8 km sul Monte Grappa, che con ogni probabilità stabilirà sostanzialmente il vincitore del Giro.

Una tappa, quella odierna, che ha visto una fuga di otto uomini poco prima della salita verso Passo San Pellegrino. Otto uomini che diventano quattordici, e li declamiamo tutti non solo per dovere di cronaca, ma anche perché tra di loro abbiamo rivisto volentieri alcuni campioni protagonisti delle edizioni del Giro di qualche anno fa. Julian Arredondo (Trek Factory Racing), Dario Cataldo (Team Sky), Edoardo Zardini (Bardiani-CSF), Emanuele Sella (Androni Giocattoli), Franco Pellizotti (Androni Giocattoli), Philip Deignan (Team Sky), Ivan Rovny (Tinkoff-Saxo), Thomas De Gendt (Omega Pharma-Quick Step), Tim Wellens (Lotto Belisol), Ivan Basso (Cannondale), Fabio Andres Duarte Arevalo (Team Colombia), Alberto Losada Alguacil (Team Katusha), Matteo Rabottini (Neri Sottoli-Yellow Fluo), Martijn Keizer (Belkin Pro Cycling Team).

Il manipolo accumulava un vantaggio di 7’35” sul gruppo maglia rosa, controllato dagli uomini Movistar, fino ai piedi dell’ultima salita, quando qualcuno pagava lo sforzo, staccandosi inevitabilmente.

Tra i 14 merita un elogio Ivan Basso (Team Cannondale), che correva stringendo i denti e dando fondo a tutto ciò che la sua attuale condizione atletica gli consentiva, sforzo che gli valeva il settimo posto. Un vero professionista, da applaudire per l’impegno. Come lui stesso ammetteva, quest’anno non è ancora riuscito a trovare la condizione desiderata. Noi lo sapevamo e lo abbiamo più volte scritto, ma la sua non è certo una colpa, anzi. Elegantemente signorile nel dichiarare le cose come stanno, senza cercare alibi.

Atri due fuggitivi degni di nota sono Emanuele Sella e Franco Pellizotti (Androni Giocattoli), sempre assieme e autori di splendidi rilanci in salita. Pellizotti andava a cogliere un ottimo quarto posto, Sella pagava dazio sull’ultima salita, chiudendo 30esimo.

I tre GPM odierni hanno visto un solo dominatore, Julian Arredondo, che in tal modo consolidava la propria leadership nella classifica degli scalatori. Il colombiano inseguiva da tempo una vittoria di tappa. L’ha trovata, meritatamente. Sull’ultima salita se ne andava in progressione, senza avversari in grado di impensierirlo. Ci provava il connazionale Fabio Duarte, ma doveva accontentarsi del posto d’onore.

Nel gruppo maglia rosa succedeva poco. Quintana e Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step) si marcavano a uomo senza regalarsi centimetri. Cadel Evans (BMC Racing) perdeva terreno e chiudeva al 21esimo posto a 4’24” da Arredondo, débâcle che lo faceva scendere alla nona posizione della Generale. Fabio Aru (Astana Team) aveva un bel guizzo ai 300 metri e rosicchiava qualche secondo agli avanti in classifica, portandosi a ridosso del podio. Domenico Pozzovivo (AG2R La mondiale), Pierre Rolland (Team Europcar) e Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) limitavano i danni.

Ordine d’arrivo

1 Julian David Arredondo (Col) Trek Factory Racing
2 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
3 Philip Deignan (Irl) Team Sky
4 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
5 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani-CSF
6 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma-Q.Step
7 Ivan Basso (Ita) Cannondale
8 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
9 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
10 Nairo Alexander Quintana (Col) Movistar Team
11 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma-Quick Step
12 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
13 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
14 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
15 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
16 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
17 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
18 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
19 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
20 Wout Poels (Ned) Omega Pharma-Quick Step
04.49.51
00.00.17
00.00.37
00.01.20
00.01.24
00.01.38
00.01.43
00.01.59
00.02.43
00.02.46
st
00.02.49
st
st
00.02.54
00.03.02
00.03.08
00.03.17
st
00.03.48

Classifica Generale

1 Nairo Alexander Quintana (Col) Movistar Team
2 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma-Quick Step
3 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
4 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
9 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
11 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
12 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
13 Ivan Basso (Ita) Cannondale
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
15 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
16 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
17 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
18 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
19 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
20 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
77.58.08
00.01.41
00.03.29
00.03.31
st
00.03.52
00.04.32
00.04.37
00.04.59
00.08.33
00.15.58
00.19.18
00.21.25
00.25.16
00.27.04
00.28.15
00.29.53
00.39.18
00.40.42
00.41.38

Link alle classifiche: Maglia RosaMaglia RossaMaglia AzzurraMaglia Bianca

Domani tappa decisiva, una dura cronoscalata individuale di 26.8 km da Bassano del Grappa fino alla cima dell’omonimo Monte. I primi 8 km sono pianeggianti, ideali per le bici da Time Trial vere e proprie, con ruote lenticolari e quant’altro. Poi si sale. Vedremo chi sceglierà la bici da crono, oppure quella tradizionale. Oppure entrambe, con un rapido cambio ai piedi dell’ascesa.

Sarà probabilmente l’ultima possibilità per Rigoberto Uran di riacciuffare la maglia rosa che conquistò proprio nella crono individuale dei vini. Vedremo se saprà ripetere il “numero” fatto a Barolo. Il favorito, anche qui, resta però Quintana. Occhi puntati anche su Fabio Aru, è in condizione e ha corso fin qui con grande acume tattico. Sul Monte Grappa potrebbe prenotarsi il posto su un meritato podio finale.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Bettini photo, TDWSport

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