101° Giro d’Italia, tutto quello che non ti aspetti

La fuga parte, la fuga arriva. Sul traguardo in salita di Prato Nevoso vince il tedesco Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors) davanti ad altri 11 compagni di sortita. I big si controllano a vicenda, ma negli ultimi 2 km Simon Yates (Mitchelton-Scott) perde terreno dai suoi immediati inseguitori. Domani giornata decisiva per le sorti della Maglia Rosa.


Ecco ciò che non era mai accaduto finora a questo Giro. Fuga iniziale di 12 corridori, tutti senza velleità di classifica, il gruppo Maglia Rosa concede il tacito benestare e si accontenta di arrivare, con i big che si controllano a vicenda. Ma nel finale accade il secondo fatto inedito al Giro, la Maglia Rosa Simon Yates (Mitchelton-Scott) non riesce a replicare a un affondo di Chris Froome (Team Sky), Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) e Tom Dumoulin (Team Sunweb), vale a dire il quarto, il terzo e il secondo in classifica. Ed è la prima volta che Yates mostra segni di affaticamento. Giornata storta, o energie esaurite? Lo scopriremo nella durissima tappa di domani, con arrivo sullo Jafferau, sopra Bardonecchia.

Giornata che prevedeva 196 km con circa 2.000 mdsl tra Abbiategrasso (MI) e Prato Nevoso (CN). Fuga corposa innescata dopo la provincia pavese da 12 corridori: Davide Ballerini e Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), Cristoph Pfingsten (Bora-Hansgrohe), Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Vyacheslav Kuznetsov (Katusha-Alpecin), Jos Van Emden (Lotto NL-Jumbo), Marco Marcato (UAE-Emirates), Giuseppe Fonzi e Alex Turrin (Wilier Triestina-Selle Italia), Boy Van Poppel (Trek-Segafredo), Maximilian Schachmann e Michael Morkov (Quick-Step Floors).

Lontani dalle posizioni di classifica che contano, i 12 prendevano il largo, con un vantaggio di 16’ a Mondovì (CN), ai piedi della salita finale, dove il gruppo dei fuggitivi, come previsto, si sfilacciava. Negli ultimi 9 km rimanevano davanti Cattaneo, Schachmann, Pfingsten e Ruben Plaza, ai -4 km si staccava Pfingsten, Ruben Plaza perdeva anch’egli terreno ma riusciva a rientrare sulla coppia Cattaneo-Schacmann ai -2 km. Sull’ultima curva Maximilian Schachmann allungava di potenza e scriveva il proprio nome nell’Albo d’Oro di questo 101° Giro d’Italia.

Calma piatta tra i big fino ai -4 km, quando partiva Richard Carapaz (Movistar Team) alla ricerca del riscatto in ottica Maglia Bianca, indossata da Miguel Angel Lopez (Astana) che rispondeva da par suo. Ci provava allora anche Tom Dumoulin, ma Pozzovivo, Yates e Froome non concedevano spazio.

Ai -2 km Froome rilanciava, si aggregavano Dumoulin e Pozzovivo ma non Yates, incapace di cambiare ritmo. Evidentemente la stanchezza del girono prima si è fatta sentire nelle gambe del levriero inglese, che concludeva concedendo 28” ai tre. Dumoulin riusciva così a dimezzare il proprio svantaggio in classifica, risultato francamente inatteso in una tappa come quella odierna.

Ordine d’arrivo
1) Max. Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
2) Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
3) Mattia Cattaneo (Ita) Androni-Sidermec
4) Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
5) Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
6) Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
7) Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
8) Jos van Emden (Ned) Lotto NL-Jumbo
9) Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
10) Davide Ballerini (Ita) Androni-Sidermec
11) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
12) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
13) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
14) Chris Froome (GBr) Team Sky
15) Wout Poels (Ned) Team Sky
16) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
17) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
18) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
19) Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
20) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
Time
04:55:42
00:00:10
00:00:16
00:01:10
00:01:26
00:01:36
00:01:52
00:03:22
00:03:29
00:05:09
00:10:48
00:11:03
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00:11:07
00:11:23
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00:11:31
st

La Classifica Generale si accorcia paurosamente nelle prime quattro posizioni, con Dumoulin che vede nel mirino la Maglia Rosa di Simon Yates. Miguel Angel Lopez scavalca Rohan Dennis (BMC) e consolida la propria leadership nella Classifica di Miglior Giovane.

Classifica Generale
1) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
2) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
3) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
4) Chris Froome (GBr) Team Sky
5) Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
6) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
7) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
8) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
9) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
10) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
11) George Bennett (NZl) Lotto NL-Jumbo
12) Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
13) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
14) Carlos Betancur (Col) Movistar Team
15) Wout Poels (Ned) Team Sky
16) Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
17) Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
18) José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
19) Sergio Henao (Col) Team Sky
20) Max. Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
Time
75:06:24
00:00:28
00:02:43
00:03:22
00:04:24
00:04:54
00:05:09
00:05:54
00:05:59
00:07:05
00:07:06
00:07:45
00:09:04
00:09:28
00:09:40
00:09:53
00:10:03
00:16:30
00:18:02
00:26:25

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Prima vittoria in un Grande Giro per Maximilian Schachmann, il terzo tedesco a vincere in un arrivo in salita al Giro d’Italia dopo Rudi Altig a Rocca di Cambio nel 1966 e Udo Bolts a Pila nel 1992. È la 35a vittoria per la Germania al Giro, la prima in questa edizione, e porta a 190 il totale delle vittorie della Germania nei Grandi Giri (87 al Tour e 68 alla Vuelta).
• Ora le nazioni vincitrici in questo Giro sono 10 (Australia, Belgio, Colombia, Ecuador, Germania, Irlanda, italia, Olanda, Regno Unito, Slovenia).
• Ruben Plaza è andato vicino al suo primo successo al Giro: finora ha vinto tre tappe nei Grandi Giri: due alla Vuelta (Alcala de Henares 2005; Cercedilla 2015) ed una al Tour (Gap 2015).
• Primo podio in una gara WorldTour per Mattia Cattaneo, terzo all’arrivo.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Elia Viviani (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Simon Yates (Mitchelton-Scott), indossata da Giulio Ciccone (Bardiani CSF)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Maximilian Schachmann ha dichiarato: “Sapevamo che probabilmente sarebbe stata una buona giornata per una fuga, anche se finora non ne era andata nessuna. I primi nove attaccanti sono partiti presto. Devo dire grazie a Michael Morkov che mi ha portato dentro, siamo stati gli ultimi due ad entrare. Sapevo di avere gambe abbastanza buone, quindi ho cercato di portare a casa la vittoria in modo sicuro. Ho provato a conservare energia per gli ultimi metri prima del traguardo. Sapevo che gli ultimi 2 km erano adatti a me. Non mi sono fatto prendere dal panico quando [Ruben] Plaza ci ha raggiunto. È un corridore esperto ma ho pensato che si sarebbe staccato di nuovo. Con questa vittoria sono già molto vicino al top del ciclismo mondiale. È una parte piacevole della mia carriera, so che sarà più difficile in futuro”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Oggi era una tappa da ultimo sforzo esplosivo, che non è il mio forte. Dopo la prima accelerazione di Tom Dumoulin l’ho guardato per cercare di capire come stava. Quando è partito la seconda volta non sono riuscito a colmare il divario. Ero stanco. Va bene così. Non ho alcun rimpianto per aver speso molte energie fino a questo punto del Giro perché è quello che dovevo fare. Se non avessi gareggiato così aggressivamente prima sarei dietro a Dumoulin. Ho raccolto quasi cinquanta secondi di abbuoni, che è più del mio vantaggio in Generale. Oggi non sono andato bene solo per un chilometro, sono ancora al comando e le prossime due tappe di montagna sono molto più adatte a me”.

— Tappa N.19 —
Venaria Reale – Jafferau: 185 km – dislivello 4.500 metri

La tappa di domani, 185 km da Venaria Reale allo Jafferau, sarà determinante per fissare le gerarchie in classifica. Se l’olandese riuscirà a rosicchiare ulteriore terreno sull’inglese, se non addirittura a superarlo, è altamente probabile che possa rivincere il Giro. Noi però crediamo che Yates possa resistere e magari incrementare anche il proprio vantaggio. Comunque vada, sarà una tappa imperdibile.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Alpozzi)

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