101° Giro d’Italia, il sorriso di Rohan Dennis

L’australiano Rohan Dennis (BMC) detta legge nella crono di Rovereto, l’inglese Simon Yates (Mitchelton Scott) cede solo 75” a Tom Dumoulin (Team Sunweb) e conserva tenacemente la Maglia Rosa. Bravissimo oltre ogni immaginazione Fabio Aru (UAE Emirates), sesto assoluto ma poi penalizzato per presunta scia.


Sfuggitagli per un’inezia la breve crono di apertura a Gerusalemme, Rohan Dennis (BMC) si prende meritatamente quella di Rovereto, percorrendo in 40’ tondi tondi i 34.2 km da Trento, e risalendo al 6° posto in Classifica Generale a 5’04” dal capoclassifica, che è sempre l’inglese Simon Yates (Mitchelton Scott). Dietro Dennis, solo specialisti delle prove contro il tempo. Tony Martin (Katusha-Alpecin), 4 volte iridato a cronometro, Tom Dumoulin (Team Sunweb), campione mondiale in carica, Jos van Emden (Lotto NL-Jumbo), Chris Froome (Team Sky), che in realtà avrebbe voluto fare meglio, il suo gesto di diniego dopo il traguardo era eloquente.

Al 6° posto giungeva un sorprendente Fabio Aru (UAE Team Emirates), che evidentemente si è scrollato di dosso stanchezza fisica e mentale, ritrovando la grinta dei giorni migliori in una prova che non lo vedeva certo tra i favoriti. Un vero peccato che i giudici lo abbiano poi penalizzato di 20” per presunta scia. Sarà, ma intanto il “Cavaliere dei 4 Mori” sembra rinato, e potrebbe anche puntare a qualche successo di tappa sulle montagne amiche del Piemonte, dove è solito allenarsi.

Come da noi previsto, Simon Yates ha perso da Tom Dumoulin ciò che si attendevano i tecnici e i veri intenditori di ciclismo, cioè tra un minuto e un minuto e mezzo. I 75” lasciati sul campo dal levriero inglese sono un tributo più che ragionevole in una prova contro il tempo. Il suo margine di sicurezza in classifica è ancora consistente e le salite di giovedi, venerdi e sabato lo vedono favorito. Salvo clamorosi colpi di scena, ha il Giro in cassaforte.

Chi ha disputato una buonissima cronometro nonostante un assetto in sella poco ortodosso e a tratti scomposto è Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), segno di una condizione atletica veramente ottima, che avevamo già notato nelle prima tappe in Terra Santa. Se lo scalatore lucano si dedicasse maggiormente a cercare l’assetto migliore per le cronometro, potrebbe sicuramente puntare molto in alto. Intanto è terzo in classifica, e le montagne piemontesi potrebbero consolidare la sua posizione.

Deludente invece il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), decisamente opaco in questa cronometro. Scivola al 5°posto nella Generale, dove deve recuperare 29” a Chris Froome e 1’08” a Pozzovivo, se vuole agguantare il podio in questo Giro. Ma secondo noi il francese non ci riuscirà, non è mai apparso incisivo nei momenti clou. Se qualcuno davanti a lui in classifica non cede, rimarrà 5° o anche peggio.

Ordine d’arrivo
1) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
2) Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
3) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
4) Jos van Emden (Ned) Lotto NL-Jumbo
5) Chris Froome (GBr) Team Sky
6) Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
7) Chad Haga (USA) Team Sunweb
8) Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
9) David De La Cruz (Spa) Team Sky
10) Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
11) Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All
12) José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
13) Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
14) Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
15) Max. Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
16) Mattia Cattaneo (Ita) Androni-Sidermec
17) Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
18) Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ
19) Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
20) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
Time
00:40:00
00:00:14
00:00:22
00:00:27
00:00:35
00:00:40
00:00:47
00:00:57 (+20s)
00:01:01
00:01:04
00:01:07
00:01:08
00:01:09
00:01:12
00:01:17
00:01:24
00:01:28
00:01:31
00:01:34 (+30s)
00:01:37

Classifica Generale che vede la coppia di testa allungare ulteriormente sugli altri. Dumoulin dovrà giocarsi il tutto e per tutto, ma a nostro giudizio non ha frecce vincenti al suo arco per fermare Yates. Chris Froome ha nel mirino Pozzovivo, tra i due si profila una bella lotta. Il lucano ci sembra in condizione atletica superiore al keniano bianco, mai il distacco è contenuto e potrebbe succedere di tutto.

Classifica Generale
1) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
2) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
3) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
4) Chris Froome (GBr) Team Sky
5) Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
6) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
7) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
8) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
9) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
10) George Bennett (NZl) Lotto NL-Jumbo
11) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
12) Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
13) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
14) Carlos Betancur (Col) Movistar Team
15) Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
16) Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
17) Wout Poels (Ned) Team Sky
18) Michael Woods (Can) EF-Drapac
19) Sergio Henao (Col) Team Sky
20) José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
Time
66:39:14
00:00:56
00:03:11
00:03:50
00:04:19
00:05:04
00:05:37
00:06:02
00:06:07
00:07:01
00:07:13
00:07:33
00:08:05
00:08:56
00:09:48
00:10:03
00:10:07
00:11:42
00:14:47
00:14:51

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Prima vittoria di tappa al Giro per Rohan Dennis, il suo secondo successo in un Grande Giro dopo la tappa d’apertura del Tour 2015 a Utrecht. È la sua 4a vittoria dell’anno dopo il campionato nazionale a Gennaio, la 4a tappa dell’Abu Dhabi Tour a Febbraio; l’ultima tappa della Tirreno-Adriatico a Marzo, tutte ottenute a cronometro.
• È la prima vittoria australiana in questo Giro. Ora le nazioni vittoriose nel 2018 sono 9: Australia, Belgio, Colombia, Ecuador, Irlanda, Italia, Olanda, Regno Unito, Slovenia.
• Il Giro d’Italia è ora il Grande Giro in cui gli australiani hanno vinto più tappe: 31. Sono a quota 30 vittorie al Tour e 11 alla Vuelta.
• A 51,3 km/h questa è stata la 14a cronometro individuale più veloce nella storia del Giro. Il record di 58,874 km/h è stato stabilito nel prologo del 2001 a Pescara (Rik Verbrugghe, 7.6 km).
• Tony Martin ottiene il suo secondo podio di tappa al Giro a quasi 10 anni di distanza dal primo: fu 2° nell’ultima tappa del 2008 a Milano (1° giugno) ed è di nuovo 2° a Rovereto.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Elia Viviani (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Rohan Dennis ha dichiarato: “Speravo di dare di più agli scalatori ma la vittoria di tappa è un ottimo risultato. Volevo due vittorie a cronometro al Giro, quella di Gerusalemme mi è scappata e allora ho cercato di prendere e tenere la Maglia Rosa per alcuni giorni. Non ho mai pensato di mollare una volta persa la Maglia. Ho ancora l’obiettivo della top 10. Sono contento delle mie prestazioni. Chiunque tra i primi 10 in classifica può avere un brutta giornata, potrebbe capitare anche a me”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Questo è sicuramente il migliore risultato in una cronometro di questa distanza. Ho avuto piazzamenti migliori ma in crono brevi o prologhi adatti alle mie caratteristiche. Sono molto contento del risultato di oggi. Ho avuto frequenti aggiornamenti dei tempi degli altri, non ha cambiato nulla nel mio ritmo ma mi faceva piacere sapere come stessi andando rispetto ai miei rivali. Non mi sento molto fresco in questa fase del Giro, sono stanco e ci sono tappe difficili. Dovrò difendere invece di attaccare. Chiunque entro 10 minuti è ancora pericoloso. Al Giro succedono molte cose strane. Spero che non avrò brutte giornate finché non raggiungiamo Roma. Ho una squadra molto forte per supportarmi fino alla fine”.

— Tappa N.17 —
Riva del Garda – Iseo: 155 km – dislivello 1.300 metri

Denominata “Franciacorta Stage”, la 17esima tappa ha un profilo e una distanza che favoriranno sicuramente una fuga iniziale, e la cosa potrebbe anche andare in porto. Il gruppo dei migliori controllerà e in classifica non cambierà nulla, almeno nei quartieri alti.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Alpozzi)

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