101° Giro d’Italia, Chris Froome conquista lo Zoncolan

Il keniano bianco del Team Sky torna alla ribalta domando le aspre chine dello Zoncolan, vincendo così la sua prima tappa al Giro. Simon Yates (Mitchelton-Scott) giunge secondo a 6” e incrementa ulteriormente il vantaggio in classifica. Terzo un consistente Domenico Pozzovivo (Baharain-Merida). Domani si replica sulle cime del Cadore.


La resurrezione di Chris Froome (Team Sky). Voleva vincere una tappa al Giro, per entrare nel novero dei corridori che hanno vinto almeno una tappa in tutti e tre i Grandi giri, e ci è riuscito sulla salita più difficile, lo Zoncolan, considerata la più dura d’Europa. E ha vinto alla sua maniera, con il ritmo dei giorni migliori, mulinando a 110 rpm il 34×30. Bello rivederlo vincente in questo modo.

Sapevamo, e l’abbiamo scritto, che Froome avrebbe tentato di vincere qualche tappa. Aveva perlustrato questa salita in Aprile, analizzandola metro dopo metro, per capire dove avrebbe potuto attaccare. L’ha fatto a 4 km dal GPM, aumentando la frequenza di pedalata come solo lui sa fare. E per gli altri non c’è stato più nulla da fare. Vittoria meritatissima.

L’unico a tentare di resistere è stato Simon Yates (Mitchelton-Scott), capace di limitare il gap finale a soli 6”. Forse il levriero inglese è partito con eccessivo ritardo, trovandosi costretto a recuperare 12” da Froome. Ma è difficile stabilire quale sarebbe potuta essere la mossa migliore quando in certi punti la strada si impenna al 22% e non scende mai sotto al 16%. Per Yates si è comunque trattata di una giornata positiva, perché i suoi diretti avversari sono giunti tutti dietro, con la sola eccezione di Froome che comunque rimane a 3’10” nella Generale.

Quattordicesima tappa, da San Vito al Tagliamento (PN) fino in cima allo Zoncolan, 186 km con 4.300 metri di dislivello, 1.200 dei quali concentrati negli ultimi 10 km. La fuga partiva soltanto dopo lo scollinamento sul Monte di Ragogna. Ne fanno parte Valerio Conti (UAE Team Emirates), Mads Pedersen e Laurent Didier(Trek-Segafredo), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Enrico Barbin (Bardiani CSF), Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia) e Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec). Il gruppo controllava senza concedere mai più di 4’ ai fuggitivi. Montaguti si prendeva il GPM di Avaglio, Conti quello di Passo Duron.

Al penultimo GPM, quello di Sella Valcalda Ravascletto, ai -20 km, rimanevano al comando solo Valerio Conti ed Enrico Barbin, con un risicato minuto di vantaggio. L’avvicinamento verso Ovaro limava ulteriormente il divario, e Conti era l’ultimo a essere raggiunto sulle prima rampe dello Zoncolan.

Aveva dunque inizio la mattanza tra i big. Wout Poels (Team Sky) dettava il ritmo per Chris Froome, che dava la netta sensazione di essere in giornata di grazia. Dietro, compatti, Simon Yates, Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) e Miguel Angel Lopez (Astana), mentre Tom Dumoulin (Team Sunweb), Thibaut Pinot (Grupoama-FDJ) e Fabio Aru (UAE Team Emirates) procedevano con un passo più regolare.

Il primo a rimanere attardato era Fabio Aru, ai -6 km. Che il “Cavaliere dei 4 Mori” non fosse in condizione lo si era già visto in tutte le tappe precedenti, e lo Zoncolan non è salita sulla quale elemosinare sconti. Perdevano immediato contatto anche Dumoulin e Pinot, ma senza crolli. Ai -4 km Froome innestava il frullatore e guadagnava una manciata di secondi, Yates gli rispondeva soltanto 1 km dopo, facendo l’elastico ma non riuscendo più a riacciuffare il connazionale.

Froome andava così a conquistare un meritato e prestigioso successo, che lo colloca tra i più grandi interpreti delle corse a tappe. Yates, dal canto suo, metteva altro fieno in cascina, staccando Dumoulin di ulteriori preziosi 37”, che potrebbero rivelarsi determinanti per la cronometro di martedi. Ad ogni modo il levriero inglese non va malissimo nelle prove contro il tempo, e noi non lo diamo affatto per spacciato nella crono che lo attende.

Balzo in avanti per Domenico Pozzovivo, ottimo terzo sullo Zoncolan e terzo anche nella Generale. Quarto Miguel Angel Lopez, che toglieva la Maglia Bianca di miglior giovane dalle spalle di Richard Carapaz (Movistar Team). Quinto Tom Dumoulin, in una salita a lui tutt’altro che congeniale.

Ordine d’arrivo
1) Chris Froome (GBr) Team Sky
2) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
3) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
4) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
5) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
6) Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
7) Wout Poels (Ned) Team Sky
8) Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
9) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
10) Michael Woods (Can) EF-Drapac
11) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
12) George Bennett (NZl) Lotto NL-Jumbo
13) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
14) Carlos Betancur (Col) Movistar Team
15) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
16) Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
17) Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
18) Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
19) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
20) Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
Time
05:25:31
00:00:06
00:00:23
00:00:25
00:00:37
00:00:42
00:01:07
00:01:19
00:01:35
00:01:43
00:01:48
00:01:55
00:02:00
00:02:10
00:02:17
st
00:02:23
st
00:02:35
00:02:44

Classifica Generale in cui Simon Yates rafforza ulteriormente la propria supremazia in Rosa. Gara da formichina, la sua, mettendo al sicuro giorno dopo giorno un piccolo gruzzolo di secondi. Chris Froome passa dal 12° al 5° posto, ma riesce a rosicchiare solo 10” al connazionale. Giro per lui riaperto? Noi siamo convinti di no. Pur risalendo nella Generale, l’attuale ritardo di 3.10” da Yates è ancora eccessivo per inneggiare canti di gloria. Gli servirebbero un paio di miracoli o anche tre. Vedremo domani e soprattutto martedi.

Classifica Generale
1) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
2) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
3) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
4) Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
5) Chris Froome (GBr) Team Sky
6) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
7) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
8) George Bennett (NZl) Lotto NL-Jumbo
9) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
10) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
11) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
12) Michael Woods (Can) EF-Drapac
13) Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
14) Carlos Betancur (Col) Movistar Team
15) Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
16) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
17) Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
18) Wout Poels (Ned) Team Sky
19) Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
20) Sergio Henao (Col) Team Sky
Time
61:19:51
00:01:24
00:01:37
00:01:46
00:03:10
00:03:42
00:03:56
00:04:04
00:04:29
00:04:43
00:05:11
00:05:26
00:05:33
00:05:39
00:05:42
00:05:57
00:07:30
00:07:56
00:08:26
00:08:52

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Prima vittoria al Giro per Chris Froome: ora ha vinto almeno una frazione in tutti e tre i grandi Giri (1 al Giro; 7 al Tour; 5 alla Vuelta). E’ anche la prima vittoria stagionale per Froome.
• Seconda doppietta britannica nella storia del Giro dopo la cronometro di Saltara del 2013, quando Alex Dowsett vinse e Bradley Wiggins terminò secondo. 26^ vittoria di tappa britannica al Giro: ora il Regno Unito è appaiato alla Russia al 10° posto di tutti i tempi.
• Con la Maglia Rosa vestita da Yates dopo la 14^ tappa, la Gran Bretagna ha ora collezionato 150 maglie da leader nei tre Grandi Giri (15 al Giro; 89 al Tour; 46 alla Vuelta). La 15^ Maglia Rosa porta la Gran Bretagna a livello della Colombia al 12° posto di tutti i tempi (4 per Rigoberto Uran, 9 per Nairo Quintana, 1 per Esteban Chaves e 1 per Fernando Gaviria). L’ultima maglia Rosa colombiana fu vestita da Nario Quintana l’anno scorso all’ultima tappa.
• Simon Yates è al suo quarto piazzamento a podio quest’anno: vincitore sul Gran Sasso e ad Osimo e secondo sull’Etna e sullo Zoncolan.
• Domenico Pozzovivo registra il suo quarto piazzamento a podio di tappa dopo la vittoria a Lago Laceno nel 2012, il secondo posto a Passo Fedaia nel 2008 ed il terzo posto a Sestola nel 2014.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Elia Viviani (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Chris Froome ha dichiarato: “Sono davvero contento per la vittoria di oggi soprattutto dato l’inizio difficile in questo Giro ma voglio essere realistico: sono ancora in ritardo di 3’10”. Ci sono corridori molto forti davanti a me. Simon [Yates] sta facendo un Giro incredibile. Nell’ultimo chilometro ho pensato che mi avrebbe preso, ha più scatto di me, quindi avergli resistito rende questa vittoria speciale. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato in questa prima parte difficile della corsa e hanno tenuto alto il morale. Non mi è mai venuto in mente di ritirarmi dalla gara. Rimarrà una vittoria memorabile in cima allo Zoncolan che è una delle montagne più importanti qui in Italia. Conoscere la salita mi ha aiutato. I tifosi sono stati fantastici. Grazie mille a tutti i tifosi, rendono la corsa ancora più speciale”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Sono felice ma non del tutto. Ho provato a vincere la tappa ma non sono riuscito a riprendere Chris [Froome] nel finale, allo stesso tempo ho guadagnato sugli altri avversari della generale. Come previsto i distacchi non sono stati enormi ma sono contento del vantaggio su Tom [Dumoulin] e tutti gli altri. Non ho potuto seguire Froome perché ha attaccato al momento giusto con un’accelerazione molto forte e il traguardo era ancora lontano. Ho preferito salire con il mio passo anche perché il distacco non era molto grande. Ho cercato di riprenderlo nel finale ma non ci sono riuscito: va bene così, ho fatto del mio meglio”.

— Tappa N.15 —
Tolmezzo – Sappada: 176 km – dislivello 4.000 metri

Dopo le tossine dello Zoncolan, una altra giornata con il naso all’insù. Si scaleranno il Passo della Mauria (8.8 km al 4.4%), il Passo Tre Croci (7.9 km al 7.3%), il Passo di Sant’Antonio (8.3 km al 7.5% ma punte al 15%) e il Costalissoio (3.8 km all’8.8%), salite che abbiamo pedalato anche noi l’anno scorso in occasione della ricognizione per la 3Epic Cycling Road. L’arrivo sul traguardo di Sappada è comunque in costante salita, con punte al 9%. Assisteremo probabilmente a una prima azione interlocutoria sul Passo di Sant’Antonio, poi a un attacco sul Costalissoio e a un arrivo a Sappada a ranghi sgranati. E siamo convinti che Yates possa incrementare ancora il proprio vantaggio.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Alpozzi)

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