100° Giro d’Italia, chi sarà al via e chi avrebbe voluto esserci

All’indomani delle 4 “wild card” assegnate da RCS Sport per il 100° Giro d’Italia, vediamo quali potrebbero essere i protagonisti, stante le dichiarazioni di chi ha messo il Giro tra gli obiettivi stagionali. Amarezza per l’esclusione dalla corsa, dopo quella del 2016, per il Team Androni Giocattoli e il Team Nippo-Vini Fantini.


C’è grande attesa nell’ambiente dei pro per la 100esima edizione del Giro d’Italia, che partirà il 5 maggio da Alghero per concludersi il 28 maggio a Milano. Molti capitani delle 18 squadre World Tour, aventi diritto acquisito di partecipazione, hanno già dichiarato di puntare alla vittoria, che mai come quest’anno appare incerta, divisa tra almeno 5 contendenti di prim’ordine, tre dei quali già vincitori di un Grande Giro.

Chi avrebbe voluto essere al via
Analizzando gli inviti che RCS Sport ha diffuso ieri, sorge qualche perplessità e sicuramente molta amarezza per non trovare al via del Giro due importanti formazioni Professional Continental di casa nostra, peraltro già escluse l’anno scorso dalla Corsa Rosa. Un bis negativo che non ci saremmo attesi, né se lo sarebbero aspettato il Team Androni Giocattoli e il Team Nippo-Vini Fantini, squadre invitate alle Strade Bianche (4 marzo), alla Tirreno-Adriatico (8-14 marzo) e alla Milano-Sanremo (18 marzo), ma non al Giro, per il quale RCS Sport ha preferito il Team Bardiani-CSF, il CCC Sprandi Polkowice, il Team Gazprom-Rusvelo e il Team Wilier Triestina-Selle Italia.

Le scelte di RCS Sport sono insindacabili, non esprimiamo giudizi di merito ma, da parte nostra, spiace non vedere al via da Alghero atleti come Egan Bernal (Team Androni Giocattoli), colombiano classe 1997 di cui si dice un gran bene, o come Damiano Cunego (Team Nippo-Vini Fantini), che pure un Giro l’ha vinto, nel 2004, da outsider e gregario di Gilberto Simoni, o come i suoi compagni di squadra Alan Marangoni, Ivan Santaromita e Julian Arredondo, sempre capaci di animare le corse regalando spettacolo.

Il Giro nel mirino
Alcuni capitani della squadre World Tour hanno già dichiarato di schierarsi al via di questo 100° Giro d’Italia con l’intenzione di portarsi a casa il Trofeo Senza Fine. La dea della vittoria. Nike, sorriderà soltanto a uno dei contendenti. Alla luce delle difficoltà altimetriche di questa edizione, potrebbero esserci non poche sorprese e clamorosi ribaltoni in classifica, contribuendo ad aumentare l’interesse verso questa splendida corsa.

Fabio Aru (Astana Pro Team)
Il “cavaliere dei 4 Mori” è carico come una molla e non lo nasconde affatto. Le prime tre tappe si disputeranno sulla Terra natia, e anche se non sembrano adatte alle sue caratteristiche atletiche c’è da scommettere che darà l’anima per tentare di vestire la Maglia Rosa nella sua Sardegna. Se poi riuscirà a portarla anche sul podio finale di Milano, non lo sappiamo. E’ ancora presto per formulare percentuali di vittoria, occorre attendere il prosieguo della stagione agonistica, in cui può accadere di tutto. Però Fabio ci sarà, e dopo la conquista della Vuelta a España 2015 potrebbe anche puntare a una memorabile Corsa Rosa.

Esteban Chaves (Team Orica-Scott)
Il team australiano non ha ancora sciolto le riserve di partecipazione al Giro di “Mister Sorriso” Chaves, che dal canto suo farebbe qualsiasi cosa pur di schierarsi in griglia il 5 maggio. Sarebbe un peccato non vederlo all’opera su salite che sono il suo pane quotidiano, lui che tra l’altro è cresciuto agonisticamente a Bergamo, nel Team Colombia di Claudio Corti. Il suo podio 2016 è una garanzia di spettacolo per tutti i tifosi e gli appassionati.

Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo)
L’allampanato olandese ha sfiorato il successo l’anno scorso, quando da perfetto sconosciuto aveva quasi messo in cassaforte il risultato pieno. La fortuna gli ha però voltato le spalle nella discesa del Colle dell’Agnello, e quest’anno il Tulipano vorrebbe riscuotere il credito verso la Dea bendata, con tanto di interessi. Il Team Lotto NL-Jumbo ha dichiarato di volere allestire una squadra valida per supportarlo nelle salite, proteggendolo maggiormente anche in discesa.

Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team)
Lo “squalo dello Stretto” partirà con il pettorale N.1, forte del successo 2016. La quarta tappa scalerà le pendici dell’Etna, suo parco giochi preferito. La quinta terminerà praticamente nel cortile di casa, a Messina, e Vincenzo darà sicuramente il massimo per arrivarci in Rosa. E indubbiamente un campione tra i più accreditati per la vittoria finale, ma bisognerà vedere quali saranno i suoi scudieri, perché in un Giro duro come questo del centenario sarà fondamentale viaggiare il più possibile coperti, dando fondo alle energie soltanto dove serve.

Nairo Quintana (Movistar Team)
E’ notizia di questi giorni la volontà di tentare la doppietta Giro+Tour, numero più riuscito ad alcuno dal 1998, ad opera del “Pirata” Marco Pantani. Il “Condor” colombiano ama nascondersi volentieri sulle pendici andine, disertando gli appuntamenti agonistici di contorno, per volare in picchiata sulle prede più grosse. Non sappiamo se sarà al via della Tirreno-Adriatico, ma di sicuro sarà al Giro. In che condizioni atletiche, è ovviamente presto per dirlo. Ma se saranno buone, il “Condor” è un bruttissimo cliente per tutti.


– Sito web ufficiale del Giro d’Italia


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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