100° Giro d’Italia, Ortisei “stars & stripes” USA

Inno statunitense per Tejay Van Garderen (BMC), vincitore sul traguardo di Ortisei davanti a Mikel Landa (Team Sky), protagonista di giornata. Nairo Quintana (Movistar) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) fanno solo il solletico a Tom Dumoulin (Team Sunweb) che controlla autorevolmente, dando prova di meritare la Maglia Rosa.


Avrebbe dovuto essere la giornata degli arrembaggi alla vetta della classifica, con 137 km e 3.900 mdsl distribuiti su 5 GPM, e invece la cima è rimasta intonsa, mirabilmente difesa da un Tom Dumoulin (Team Sunweb) apparso in ottima condizione, pari se non superiore a quella dei suoi due diretti avversari, Nairo Quintana (Movistar Team) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). La coppia ci ha anche provato, ma si è trattato di azioni effimere, non sorrette da quella superiorità atletica necessaria per affondare il colpo. La condizione paventata fin qui da Tom Dumoulin non è certo apparsa inferiore a quella dei rivali, anzi. E la tappa odierna lo ha confermato.

Giornata che si apriva subito sulla prima salita del Passo Pordoi con una fuga a quattro tra Natnael Berhane (Team Dimension Data), Joey Rosskopf (BMC Racing Team), Diego Rosa (Team Sky) e Manuele Boaro (Bahrain-Merida). Il quartetto riuscivano a guadagnare appena una trentina di secondi sugli inseguitori, che infatti riprendevano i battistrada durante la discesa su Pieve di Livinallongo, formando un gruppo di 19 elementi.

Sul secondo GPM, il Passo Valparola, transitava per primo Omar Fraile (Team Dimension Data) davanti a Mikel Landa (Team Sky), mentre i big rimanevano compatti a circa 2’. Sul Passo Gardena la banda al comando si sgretolava, a metà salita partiva Quintana ma il volo del “Condor” durava lo spazio di un minuto, perché su di lui, dopo qualche indugio, si riportava lo “Squalo” Nibali e, senza battere ciglio, la “Farfalla di Maastricht” Dumoulin li riprendeva in progressione poco prima del GPM, conquistato da Mikel Landa.

Nella discesa dal Gardena, Quintana prendeva un centinaio di metri a Nibali e Dumoulin, ma i due ricucivano ai piedi del quarto GPM, quello del Passo Pinei. Qui alzava bandiera bianca Diego Rosa, sempre con i primi fino a quel momento, mentre il suo team-mate Landa andava a prendersi l’ennesimo GPM, legittimando il possesso della Maglia Azzurra.

Non restava che l’ultima salita, quella di Pontives, per sperare in qualche ribaltone. Landa se ne andava assieme a Tejay Van Garderen (BMC Racing Team), dietro partivano decisi Thibaut Pinot (FDJ) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) portandosi appresso il ceco Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice), mentre allungavano anche Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) e gli olandesi Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo). Nibali e Quintana provavano a punzecchiare Dumoulin, ma senza costrutto, mostrando una condizione buona ma non superiore a quella dell’olandese.

Intanto davanti si accendeva la lotta per il successo di tappa. Landa e Van Garderen arrivavano appaiati all’ultima curva, ai -150 metri, ma lo statunitense era più lesto a sopravanzare il rivale, grande protagonista di giornata e ancora una volta beffato sulla finish line, dopo lo smacco di Bormio. Primo successo di tappa in un grande giro per Tejay Van Garderen, primo statunitense a vincere una tappa in questa edizione del Giro che, su 18 tappe, ha visto l’affermazione di corridori appartenenti a 12 diverse nazionalità. Un record.

Ordine d’arrivo
1) Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
2) Mikel Landa (Spa) Team Sky
3) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
4) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
5) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
6) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
7) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
8) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
9) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
10) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
11) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
12) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
13) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
14) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
15) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
16) Winner Anacona (Col) Movistar Team
17) Joe Dombrowski (USA) Cannondale-Drapac
18) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
19) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
20) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
Time
03:54:04
st
00:00:08
st
00:00:11
00:00:24
00:00:34
st
00:01:06
st
st
00:01:12
st
00:01:48
st
00:02:20
st
00:03:06
00:03:55
st

Tom Dumoulin concludeva con il medesimo tempo di Quintana e Nibali, precedendoli nell’ordine d’arrivo e ribadendo la supremazia in classifica. Dopo la tappa odierna, l’olandese ha tre quarti di Maglia Rosa cucita addosso. Non sarà facile strappargliela. Da segnalare in classifica Generale il recupero di Thibaut Pinot, ora vicinissimo al terzo posto, e il cedimento di Bob Jungels (Quick-Step Floors) che ha lasciato la Maglia Bianca ad Adam Yates (Orica-Scott).

Classifica Generale
1) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
2) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
3) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
9) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
10) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
11) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
12) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
13) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
14) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
15) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
16) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
17) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
18) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
19) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
20) Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
Time
80:00:48
00:00:31
00:01:12
00:01:36
00:01:58
00:02:07
00:03:17
00:05:48
00:07:06
00:07:34
00:07:59
00:11:16
00:12:24
00:14:08
00:14:18
00:18:07
00:25:26
00:30:27
00:30:50
00:36:49

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• 12 nazioni differenti hanno avuto almeno un vincitore di tappa in questo Giro 100: è record assoluto. Una in più del 2010
• Quella di Tejay van Garderen è la 12esima vittoria di tappa al Giro d’Italia per un corridore americano. L’ultimo era stato Taylor Phinney, vincitore del prologo a Herning nel 2012. Altri paesi con 12 vittorie di tappa al Giro sono Lussemburgo e Danimarca
• Van Garderen è il primo americano a vincere una tappa di montagna al Giro dal vincitore della Corsa Rosa 1988: Andy Hampsten, a Selvino. Anche in quell’occasione il secondo era stato un corridore spagnolo, Pedro Delgado
• Settima vittoria di tappa della BMC al Giro e secondo successo in questo Giro 100 dopo quello di Silvan Dillier a Terme Luigiane, tappa 6. È anche la prima vittoria di Van Garderen in una tappa di montagna dal Tour de Suisse a Sölden dell’anno scorso

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Tom Dumoulin (Team Sunweb)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Mikel Landa Meana (Team Sky)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Adam Yates (Orica-Scott)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Tejay Van Garderen, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Sono oramai un paio d’anni e di grandi giri che ci provo. Il mio corpo non rispondeva come volevo all’inizio del Giro. Ho fatto del mio meglio per rimanere alto di morale. Questa è la mia prima vittoria di tappa in un grande giro. È una sensazione indescrivibile, specialmente in luoghi come questi che mi sono così familiari, sono venuto qui ad allenarmi molte volte. Conoscevo tutte le salite. Non ero sicuro di poter battere Mikel Landa. È molto veloce allo sprint.”

Il detentore della Maglia Rosa, Tom Dumoulin ha dichiarato: “Nibali e Quintana controllavano solo me per provare a farmi perdere invece di vincere. Alla fine hanno solo perso tempo sui loro rivali in classifica. Se corrono così spero che perdano il posto sul podio. Se succedesse questo, a Milano sarebbe molto bello e sarei davvero contento. Sarebbe lo scenario ideale se Thibaut Pinot non recuperasse un minuto su di me. Nell’ultima salita mi sentivo davvero forte, ho voluto mostrare ai miei avversari che c’ero anche io.”

— Tappa N.19 —
San Candido-Piancavallo: 191 km – dislivello 2.950 metri

Profilo altimetrico perfetto per le fughe da lontano. Quintana e Nibali proveranno, forse, ad attaccare sull’ultima salita prima del traguardo. Ma se Dumoulin non incappa in una clamorosa e alquanto inattesa crisi, per i due ci sarà poco da fare.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Spada)

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