100° Giro d’Italia, lo Squalo riapre i giochi

Perentoria affermazione dello “Squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) sul traguardo di Bormio, in volata su Mikel Landa (Team Sky), con Nairo Quintana (Movistar Team) terzo a 12”. Tom Dumoulin (Team Sunweb) perde terreno a causa di un problema intestinale ma conserva con grande carattere la Maglia Rosa.


Era la tappa regina di questo Giro, quella più spettacolare, 222 km da Rovetta a Bormio, con il Mortirolo e il doppio Stelvio. E spettacolo è stato. Non certo sulla prima ascesa di giornata, il Mortirolo affrontato da Monno, dove Omar Fraile (Team Dimension Data) lasciava l’onore di scollinare per primo a Luis Leon Sanchez (Astana Pro Team), compagno di squadra del compianto Michele Scarponi cui era dedicata la salita. Lì i big si sono risparmiati e controllati, come era logico attendersi. Davanti, assieme a Sanchez, una quindicina di corridori, tra i quali Mikel Landa (Team Sky), Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) Andrey Amador e Winner Anacona (Movistar Team), Igor Anton (Team Dimension Data), Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice) e Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo) che ha corso stoicamente tutto questo Giro con una costola incrinata dalla caduta al Tour of Yorkshire.

Sullo Stelvio si assisteva al gioco dell’elastico tra i battistrada, mentre il gruppo Maglia Rosa rimaneva a circa 2’. Sulla Cima Coppi del Giro, con la neve a bordo strada, transitava Mikel Landa davanti a Igor Anton, Luis Leon Sanchez e Andrey Amador. Il costaricano faceva però il diavolo a quattro nella discesa su Trafoi, passando al comando delle operazioni e rimanendoci fino al fondovalle, mentre i big procedevano controllandosi gli uni gli altri a meno di 2’ dai primi.

Ma proprio dopo la discesa dallo Stelvio, Tom Dumoulin (Team Sunweb) era costretto a fermarsi a bordo strada per una impellente evacuazione intestinale che gli faceva perdere quasi un minuto e mezzo, nonostante i primi avessero rallentato per consentire il rientro in gruppo della Maglia Rosa. Tuttavia, passato il confine svizzero il gruppo di testa riprendeva a tirare, e per Dumoulin, rimasto senza compagni, la rincorsa si faceva ardua.

L’Umbrailpass, cioè il versante elvetico dello Stelvio, vedeva l’arrembaggio degli uomini di classifica, mentre Landa e Kruijswijk rimanevano davanti da soli. L’olandese però accusava ben presto la fatica di giornata e lasciava andare il basco verso la vetta. A circa 1 km dal GPM partiva secco lo “Squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), sulla cui scia si mettevano il “Condor” Nairo Quintana (Movistar Team), Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin).

Landa si prendeva anche il secondo GPM di giornata dello Stelvio svizzero, l’Umbrailpass, ma con i quattro dietro in caccia non poteva certo stare tranquillo. E infatti lo “Squalo”, mastro discesista, riprendeva il suo ex compagno all’Astana nel volgere di una decina di tornanti, mentre il “Condor” non teneva il ritmo assatanato, perdendo contatto con il duo di testa. Peggio di lui Zakarin, che litigava con ogni tornante, confermando di essere un autentico chiodo in discesa.

La “Farfalla di Maastricht” Dumoulin lottava come un leone, sostenuto solo dai numerosissimi tifosi a bordo strada, ma riusciva comunque a contenere il distacco sul GPM a meno di 2′. Intanto Nibali e Landa andavano a giocarsi la vittoria di tappa. La pulizia di guida del messinese gli consentiva di uscire più velocemente dall’ultima curva ai -150 metri, bruciando per una ruota un contrariato Mikel Landa.

Bella vittoria di Vincenzo Nibali, che rompeva il digiuno italiano in questo Giro, astinenza durata ben 16 tappe, record storico. Quintana terminava terzo a 12”, Dumoulin 13° a 2’18”, lasciando sul campo quasi tutto il proprio vantaggio nella Generale. Da segnalare l’ottavo posto di Bob Jungels (Quick-Step Floors), primo dei non scalatori, e il decimo di Thibaut Pinot (FDJ), sempre un po’ in difetto di continuità di rendimento.

Ordine d’arrivo
1) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
2) Mikel Landa (Spa) Team Sky
3) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
4) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
7) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
10) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
11) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
12) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
13) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
14) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
15) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
16) Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
17) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
18) Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
19) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
20) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
Time
06:24:22
st
00:00:12
00:00:24
00:00:34
00:01:26
00:01:35
st
st
st
st
st
00:02:18
00:05:10
00:05:17
00:05:19
00:06:07
00:06:41
st
00:07:30

La classifica, ora, si accorcia brutalmente. Senza il problema intestinale, però, crediamo che Dumoulin avrebbe perso solo pochi secondi, una trentina al massimo, dagli avversari diretti. Ma la nostra è solo una supposizione. Guardando la Generale, ci pare che la lotta per il successo finale sia limitata ai primi tre.

Classifica Generale
1) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
2) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
3) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
10) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
11) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
12) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
13) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
14) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
15) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
16) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
17) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
18) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
19) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
20) Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
Time
70:14:48
00:00:31
00:01:12
00:02:38
00:02:40
00:03:05
00:03:49
00:04:35
00:06:20
00:07:00
00:07:17
00:11:29
00:12:13
00:13:26
00:14:46
00:19:02
00:25:20
00:26:50
00:28:27
00:29:07

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Settima vittoria di tappa al Giro d’Italia per Vincenzo Nibali, tante quante Felice Gimondi, Gilberto Simoni, Ivan Basso e Giovanni Valetti, tutti vincitori di più di un’edizione della Corsa Rosa. Nibali era stato l’ultimo corridore italiano a vincere una tappa al Giro: tappa 19 a Risoul, l’anno scorso.
• Corridori di dieci differenti nazionalità hanno vinto almeno una tappa in questo Giro: Austria, Germania, Colombia, Slovenia, Svizzera, Australia, Spagna, Olanda, Lussemburgo e Italia. Solo nel 2010 ce n’era stata una in più.
• È la seconda volta che Mikel Landa si aggiudica la Cima Coppi (la montagna più alta del Giro) dopo il Colle delle Finestre nel 2015. L’anno scorso era stato Michele Scarponi a transitare per primo sul Colle dell’Agnello.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Tom Dumoulin (Team Sunweb)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Mikel Landa Meana (Team Sky)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Bob Jungels (Quick-Step Floors)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Vincenzo Nibali, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È la vittoria di un corridore completo. Dovevo essere solido dall’inizio alla fine in una tappa lunga e difficile. Ho dovuto correre da scalatore aggressivo, buon discesista ed anche da sprinter. Non pensavo di essere io a conquistare la prima vittoria di tappa per l’Italia. Sapevo che sarebbe stato molto difficile farlo oggi. Sono molto felice di aver vinto con l’aiuto della squadra. Sono arrivato veramente stanco. Adesso sono più vicino a Dumoulin nella Generale. Ci sono ancora tappe molto difficili da affrontare, ma Dumoulin ha uno cronometro dalla sua a Milano.”

Il detentore della Maglia Rosa, Tom Dumoulin ha dichiarato: “Ho avuto qualche problema. Ho dovuto prendere una pausa per un bisogno fisico. Ho iniziato a sentirmi male nella discesa dello Stelvio e ho dovuto fermarmi. Tornando in sella ho deciso di combattere e di trarre le conclusioni dopo l’arrivo. Sono ancora in Maglia Rosa ma sono soprattutto molto deluso.”

— Tappa N.17 —
Tirano-Canazei: 219 km – dislivello 3.500 metri

La salita iniziale, da Stazzona ad Aprica, è breve ma cattivella. Alimenterà la prima fuga di giornata, con i big di classifica compatti. E rimarranno uniti anche sul secondo GPM, il Passo del Tonale. Poi qualcuno tenterà l’allungo in discesa, più per saggiare la condizione del Team Sunweb che per infliggere reali distacchi alla Maglia Rosa. Sul Passo Giovo potremmo assistere a qualche timido allungo, ma con oltre 80 km di leggera salita prima del traguardo temiamo che si tratterà di semplice solletico. In definitiva, è una tappa in cui non dovrebbero registrarsi variazioni nelle posizioni e nei distacchi in classifica, perché il telescopio dei primi è puntato sui 5 GPM della giornata di giovedi.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Spada)

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