100° Giro d’Italia, Asiago brinda con Pinot

Il francese Thibaut Pinot (FDJ) si aggiudica meritatamente la penultima tappa del Giro, con una voltata ristretta assieme a cinque atleti dei primi sei in classifica. Tom Dumoulin (Team Sunweb) perde soltanto 15” e nella crono individuale di domani potrebbe ribaltare a proprio favore il verdetto finale.


Pordenone-Asiago, 190 km, ultime salite di questo Giro N.100. Ritmo elevato fino dai primi metri, al km 15 partivano Dylan Teuns (BMC), Tom-Jelte Slagter (Cannondale-Drapac), Matthieu Ladagnous (FDJ), Dries Devenyns (Quick-Step Floors), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Filippo Pozzato (Wilier Triestina-Selle Italia), che si aggiudicava il GPM di Ca’ del Poggio, prima asperità di giornata.

La lunga salita del Monte Grappa, 24 km al 5.3% con punte all’11%, veniva affrontata dai sei battistrada con 7’30” sul gruppo Maglia Rosa. La Katusha-Alpecin però non ci stava e apriva il fuoco, polverizzando rapidamente il vantaggio degli uomini al comando, che saltavano uno dopo l’altro sotto le sferzate della squadra tedesca, nella quale Robert Kiserolvsky rimaneva volentieri in prima linea.

Al GPM di Cima Grappa scollinava per primo Devenyns, appena più indietro Teuns, con 2’30” sugli inseguitori, tutti uniti per controllarsi a vicenda, ma con ritmi sempre molto alti. La discesa e il tratto pianeggiante verso Valstagna non mutavano comunque il gap tra il gruppo Maglia Rosa e la coppia di testa.

La musica cambiava sull’ultima salita di giornata, che era anche l’ultima di questo Giro, quella verso Foza, 14 km al 7%, molto regolare. Devenys si staccava quasi subito, dietro saliva in cattedra Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) sulla cui ruota si metteva Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), e i due guadagnavano una quindicina di secondi sul gruppo Maglia Rosa.

Poco dopo scattava Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) portandosi appresso Nairo Quintana (Movistar Team), mentre Tom Dumoulin (Team Sunweb) e gli altri big di classifica procedevano regolarmente senza strappi . A metà salita, Thibaut Pinot (FDJ) si produceva in un bellissimo forcing solitario e andava a recuperare la coppia Nibali-Quintana.

Dylan Teuns alzava bandiera bianca a -4 km al GPM di Foza, conquistato da Domenico Pozzovivo davanti a Zakarin, ma appena dietro venivano ripresi dal terzetto Nibali-Quintana-Pinot, con Dumoulin & Co a circa 20”. La modesta discesa verso Gallio non cambiava granché nel distacco, perché l’olandese poteva contare sul lavoro di uomini di classifica come Adam Yates (Orica-Scott), Bob Jungels (Quick-Step Floors) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo).

Il quintetto davanti si giocava così il successo di tappa, con l’ulteriore obiettivo di incrementare il vantaggio in classifica nei confronti di Dumoulin. Pozzovivo partiva per primo ai -250 metri, Zakarin tentava una effimera replica, Quintana non accennava mossa, Nibali ci metteva grande cuore ma le gambe erano quelle che erano. Così, in una volata tra “finiti”, aveva la meglio Thibaut Pinot, l’unico dei cinque con un briciolo di brillantezza muscolare. Successo meritato per il francese, il secondo per il suo Paese in questo Giro, che vede successi di tappa di ben 12 nazionalità differenti, record assoluto.

Tom Dumoulin terminava a 15” dal gruppetto di testa, limitando i danni e rinviando il verdetto finale alla prova contro il tempo di domani, che lo vede favorito.

Ordine d’arrivo
1) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
2) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
3) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
5) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
6) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
7) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
8) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
9) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
10) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
11) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
12) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
13) Omar Fraile (Spa) Dimension Data
14) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
15) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
16) Philip Deignan (Irl) Team Sky
17) Enrico Battaglin (Ita) Team Lotto NL-Jumbo
18) Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team
19) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
20) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
Time
04:57:58
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00:00:15
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00:00:20
00:02:35
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00:04:17
00:04:18
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Con la sola cronometro individuale da disputare, la classifica si accorcia incredibilmente ancora di più, coperta da una fitta coltre di incertezza. Pronostico apertissimo, Dumoulin favorito ma, se vincerà, sarà roba di 5-10 secondi. E occhio a Pinot.

Classifica Generale
1) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
2) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
3) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
4) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
9) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
10) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
11) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
12) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
13) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
14) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
15) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
16) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
17) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
18) Mikel Landa (Spa) Team Sky
19) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
20) Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
Time
90:00:38
00:00:39
00:00:43
00:00:53
00:01:15
00:01:30
00:03:03
00:06:50
00:07:18
00:12:55
00:16:58
00:17:58
00:21:13
00:23:33
00:26:19
00:35:14
00:35:57
00:36:02
00:37:55
00:57:00

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Terza vittoria in un grande giro per Thibaut Pinot dopo Porrentruy 2012 e l’Alpe d’Huez 2015 al Tour de France. È il primo atleta francese che vince una tappa di montagna al Giro da quando Charly Mottet vinse al Passo Pordoi nel 1990 su Gianni Bugno. Era il 2 giugno 1990, quattro giorni dopo la nascita del corridore della FDJ.
• Questa è stata la 64esima vittoria di tappa per i corridori francesi al Giro.
• Le crono finali più serrate nella storia del Giro alla vigilia dell’ultima tappa disputata a cronometro: nel 2012 (finale a Milano, 28,2 km), Joaquim Rodriguez aveva un vantaggio di 31″ su Ryder Hesjedal (Giro vinto da Hesjedal); nel 2009 (finale a Roma, 15,5 km), Denis Menchov aveva un vantaggio di 20″ su Danilo Di Luca (Giro vinto da Menchov); nel 2008 (finale a Milano, 28,5 km) Alberto Contador aveva un vantaggio di 4″ su Riccardo Riccò (Giro vinto da Contador); nel 1981 (finale a Verona), Giovanni Battaglin aveva un vantaggio di 39″ su Giuseppe Saronni e 50″ su Tommy Prim (Giro vinto da Battaglin).
• Nel 1984 c’erano 1’21” tra la maglia Rosa Laurent Fignon e Francesco Moser: quest’ultimo ribaltò la classifica, rifilando 2’24” al francese sui 42 km di gara tra Soave e Verona.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Nairo Quintana (Movistar Team)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Mikel Landa Meana (Team Sky)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Adam Yates (Orica-Scott)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Thibaut Pinot, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Fino ai 3 km dall’arrivo ho solo pensato a guadagnare tempo in classifica, da lì in poi ho pensato che avrei potuto vincere. Non è facile vincere una tappa quando si corre per la Generale e questa era la mia ultima opportunità. Non credo sia comunque abbastanza aver guadagnato 25″ su Tom Dumoulin. La crono di domani è adatta alle sue caratteristiche ma io farò del mio meglio per limitare i danni ed ottenere il miglior risultato possibile.”

La Maglia Rosa, Nairo Quintana, ha dichiarato: “Sono felice per la tappa di oggi. C’è stata una bella battaglia con gli altri rivali in Generale. Era importante non perdere tempo su di loro, anche se volevo guadagnarne. Non ne ho preso quanto ne volessi su Tom (Dumoulin) ma non potevamo fare più di così. Ora giocherò le mie carte andando a tutta domani.”

— Tappa N.21 —
Monza-Milano: 28 km – cromometro individuale

Dopo 3.548 km costellati da una miriade di GPM, il Giro si deciderà negli ultimi 28 km perfettamente pianeggianti della cinta milanese. Un giro dell’Autodromo di Monza, poi via verso Piazza Duomo. Il favorito è Tom Dumoulin, specialista delle prove contro il tempo. Ma a questo punto la specializzazione conta poco. Vincerà chi avrà ancora un briciolo di energia nelle gambe, il cuore per tirarla fuori e la testa per andare ancora oltre.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Spada)

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